Chi non ricorda le dichiarazioni della Sindaca che annunciava la nuova gestione degli scavi di Nora? Una gestione che avrebbe dovuto dare una “svolta epocale” in termini di innovazione e qualità dei servizi per un sito archeologico tra i più importanti del Mediterraneo. A sentire il tenore dell’annuncio diffuso sui social, in tv e sulla stampa, sembrava quasi che il sito fosse stato abbandonato a se stesso nei decenni precedenti.
Purtroppo i frutti di tanto entusiasmo sono stati molto lontani dalle attese che, in primis, la Sindaca auspicava. L’incarico del Comune di Pula affidato ad un legale in seguito alla richiesta di risarcimento da parte della società che era subentrata alla COPTUR, storica cooperativa di Pula che ha operato sul sito e nel Museo Archeologico “Patroni” per tanto tempo, la dice tutta sugli esiti di tanta euforia.
Se con la società subentrata alla COPTUR si è creato un contenzioso da dipanare nelle aule di un tribunale, evidentemente, non ci sembra che tutto sia filato così liscio. E per tale motivo ci chiediamo come mai si è deciso di nominare un legale solo il 7 febbraio, e non alle prime avvisaglie del contenzioso.
Sulla travagliata vicenda della gestione del sito archeologico di Nora, c’è inoltre da segnalare la sconsiderata dichiarazione dell’Assessore alla Cultura Zucca che, in piena gara d’appalto per l’affidamento della gestione, e in totale contrasto con qualsiasi criterio dettato dal buonsenso, annunciava sulla stampa un non meglio precisato “cambio di gestione”, fondato su un ragionamento che non siamo in grado di conoscere, né di interpretare. Tale dichiarazione, prontamente smentita il giorno dopo (evidentemente su consiglio di qualche benpensante), certifica, purtroppo, lo spericolato dilettantismo di chi ci amministra, unito alla “leggerezza” con cui considerazioni di tale delicatezza, fondate sul nulla, vengono divulgate.
Ciliegina sulla torta dei grandi cambiamenti conseguenti alla “nuova”gestione del sito sono stati i contenziosi con i dipendenti dovuti agli aspetti contrattuali lontani dall’essere risolti.
Tra gli “aspetti migliorativi” decantati dall’Amministrazione per dare nuova linfa vitale al sito, dobbiamo inoltre ricordare la temporanea chiusura degli scavi il mese di settembre, in piena stagione turistica, con il personale che, gioco forza, ha dovuto lavorare volontariamente per sopperire alle inadempienze dell’Amministrazione. Il grande senso di responsabilità che ciascuno degli operatori ha messo in campo, ha evitato una chiusura più prolungata, che avrebbe accentuato un danno d’immagine da aggiungere agli innumerevoli altri che l’Amministrazione Comunale ha collezionato in questi anni. Tra i tanti, basti ricordare quelli recenti del 2019, derivanti dalla pulizia delle spiagge partita in piena estate, dalla programmazione dell’Estate Pulese condotta all’insegna dell’improvvisazione, dal servizio della Polizia Locale ridotto ai minimi storici per la mancanza di personale operante, da una gestione dei parcheggi a pagamento affidata a due ditte diverse…….e via discorrendo.
Per amor di patria evitiamo di rievocare l’epopea, impantanata nelle sabbie mobili dopo i roboanti annunci (come da prassi consolidata), della “Fondazione Pula Cultura Diffusa” che avrebbe dovuto stupire con la sua organizzazione e con una proposta gestionale d’avanguardia il mondo culturale isolano e nazionale. Chi è curioso, rilegga a tal riguardo questo interessante articolo (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/11/10/pula-una-fondazione-per-la-cultura_9126670c-aff0-497b-965c-c428374a9b40.html)
La stagione estiva è alle porte: battere i record con il segno negativo della scorsa estate sarebbe davvero troppo. Speriamo che la recente creazione del marchio DE.C.O . ( sa tunda e i ravioli fritti) e la partecipazione in pompa magna alla BIT di Milano siano davvero un segnale del cambio di rotta (effettivo), perché di chiacchiere, in questi sei anni di Amministrazione Medau, ne abbiamo sentite troppe: staremo a vedere!
I CONSIGLIERI DI MINORANZA