Sassari, 15 giugno 2018 – È stato finanziato con 195 milioni – oltre la metà del Patto per la Sardegna – il nuovo ospedale di Sassari, i cui lavori partiranno con la demolizione del palazzo rosso, nel quale sorge il reparto Materno infantile.
La consegna dei lavori è avvenuta oggi con una cerimonia cui hanno preso parte il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il rettore dell’Università di Sassai, Massimo Carpinelli, il sindaco della città turritana, Nicola Sanna. A illustrare brevemente il progetto del nuovo ospedale Materno infantile – per la realizzazione del quale ci sono a disposizione 95 milioni di euro da finanziamento Fsc -, insieme al direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria, Antonio D’Urso, era presente l’architetto Massimo Peresso della Salc, la società che si è aggiudicata la gara.
PIGLIARU. “Oggi mettiamo un altro tassello nella costruzione della rete ospedaliera, che a sua volta è parte centrale del progetto di riforma della sanità”, ha detto il presidente Pigliaru. “In questo ospedale, che sarà al servizio non solo di Sassari ma di tutta la Sardegna, abbiamo investito complessivamente 195 milioni, 95 della precedente programmazione FSC che per inaccettabili ritardi del passato stavano andando perduti e che noi siamo riusciti a recuperare, e 100 dal Patto per la Sardegna -, ha proseguito il Presidente -, Patto di cui abbiamo parlato ieri a Roma con la nuova ministra per il Sud Lezzi e che è interamente confermato. Ed è un tassello che ribadisce il ruolo essenziale di Sassari nella sanità in Sardegna dopo la scelta come sede della ATS. Nella visione logica, chiara, che sta alla base del disegno della rete sanitaria – ha sottolineato – questo sarà un hub di eccellenza, ma per costruirlo dobbiamo buttare giù, come facciamo oggi, quanto di vecchio abbiamo ereditato dal passato e non serve più. E se spostiamo la prospettiva, è quello che sta succedendo proprio con la riforma sanitaria. Per costruire il nuovo bisogna liberare il terreno dal vecchio: Questo prende tempo e fatica, e come tutti i lavori in corso causa per i cittadini disagi di cui ci scusiamo. È un nostro impegno tagliare al massimo i tempi della transizione, andando con determinazione e trasparenza a costruire questo disegno tanto complesso quanto necessario. Da qui a breve apriremo un dibattito pubblico sul tema, così come abbiamo fatto per l’urbanistica, per spiegare a che punto siamo, accogliere suggerimenti, critiche e idee: la riforma è un percorso definito – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma possiamo migliorarlo con il contributo di tutti.”
ARRU. “Oggi qui si realizza il frutto di una seria programmazione” ha detto l’assessore Arru. “Questo sarà l’ospedale della Sardegna, non solo di Sassari, e rappresenterà una risposta moderna alle richieste della Sanità sarda. Non possiamo non ringraziare quanti ci hanno creduto, dall’ex commissario Giuseppe Pintor alla attuale direzione generale dell’Aou. E con loro tutti gli operatori che lavorano per dare a questa regione una sanità di qualità, moderna e in rete”.
Il rettore dell’Università di Sassari ha sottolineato la perfetta sintonia con l’azienda ospedaliera e le importanti risorse umane ed economiche messe a disposizione dall’Ateneo. Anche per il sindaco Nicola Sanna il nuovo ospedale sarà un importante segnale per Sassari e per tutto il Nord Sardegna.
D’URSO. “Sarà un nuovo Materno infantile degno di un ospedale del terzo millennio”, ha detto il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso. “Disporrà di tecnologie, arredi e comfort che una moderna struttura ospedaliera deve dare per l’assistenza alle donne e ai bambini per ogni problema di salute”. Ha quindi ricordato che quella di oggi rappresenta la prima tappa di un percorso volto all’ammodernamento strutturale e impiantistico del presidio ospedaliero di Sassari. In chiusura quindi, nel ricordare che i lavori, inevitabilmente, potranno portare disagi per la viabilità e i parcheggi, il manager ha annunciato che a breve “grazie a un accordo con Ats, il Palazzo Rosa di via Monte Grappa entrerà a far parte del patrimonio dell’Aou e qui saranno messi a disposizioni tre piani di parcheggi per gli operatori e i visitatori”.
SCHEDA. La demolizione del palazzo rosso prevede prima lo svuotamento (stripping) di impianti e infissi interni, quindi si partirà con la demolizione vera e propria con una sorta di escavatore dotato di pinza idraulica. Tempo complessivo previsto, circa sei mesi. Nel frattempo dovranno essere realizzate le nuove camere mortuarie al palazzo Clemente quindi si dovrà procedere alla demolizione delle camere mortuarie del SS. Annunziata per poter iniziare gli scavi e realizzare i sotterranei (parcheggi) del nuovo materno infantile.
Il finanziamento iniziale è di 95 milioni a valere su fondi FSC: l’importo di contratto è di poco superiore ai 71 milioni, dei quali un milione e 700 mila euro per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso d’asta.</span>
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