PULA TORNA ALLA NATURA: LA START UP DEL NUOVO MILLENNIO

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PULA: LA POLITICA AGRICOLA DEL FICO D’INDIA

In premessa, dovendo parlare di agricoltura, constatiamo in primo luogo che il PUC è stato rimosso dalle memorie elettorali della Sindaca Medau e dimenticato nei cassetti della sua  scrivania, e conseguentemente anche il Piano di Valorizzazione di S.Margherita, anch’esso di là da venire. Parrebbe che questo strumento, per il quarto anno consecutivo, sia ancora in gestazione. Per quanto riguarda l’edificabilità, che dovrebbe garantire la creazione di nuove opportunità, c’è da evidenziare che è stata gravata da una proposta ancora più restrittiva della legge regionale sulle Direttive Agricole. Per fortuna ci hanno messo una pezza i Tecnici di Pula, perchè la prima idea della nostra Prima Cittadina, se attuata, sarebbe stata disastrosa, un vero e proprio capestro dai danni incalcolabili.

Poi ci sono gli aspetti per così dire secondari, attinenti al comparto agricolo, che però denotano la totale disattenzione per il settore: i canali di S. Margherita privi di una qualsiasi manutenzione, a rischio di traboccamento e conseguente esondazione dopo poche gocce, i cavalcafosso intasati o inesistenti, le buche nelle strade, segnaletica inesistente, e via discorrendo.

Gli atti amministrativi fondamentali rivolti a S. Margherita, che facevano cioè parte delle promesse del programma di governo dell’intera “Era Medau” , sono stati solo abbozzati, e oggi possiamo certificare il fallimento delle proposte e delle promesse che tali sono rimaste, dopo quattro anni e mezzo alla guida di Pula.

Per essere il più possibile precisi e concreti, è bene evidenziare che a questa palese incapacità programmatoria si aggiungono consistenti danni economici per gli imprenditori agricoli che in questi ultimi anni non hanno potuto usufruire di finanziamenti pubblici per migliorare le loro aziende, in modo da rendere i loro prodotti competitivi in un mercato sempre più esigente e agguerrito. I terreni agricoli di S.Margherita e di Pula, in generale, da piattaforma di un’agricoltura altamente specialistica che trasferiva le sue esperienze in tutta Italia e anche all’estero, sembrerebbero destinati ad essere riconvertiti in terreni adatti a colture marginali anche per gravi demeriti di un’Amministrazione incapace, di cui la Sindaca Medau è la massima rappresentante.   

Sembrerebbe altresì che per l’Amministrazione Comunale oggi l’importante è propagandare la “politica del fico d’india” . Sulla pagina facebook della Sindaca e sui quotidiani che informano i cittadini su tutte le fasi della piantagione, infatti, si sprecano aggettivi sulla bontà dell’iniziativa fatta recentissimamente dal Comune: gli agricoltori di Pula e S. Margherita, quindi, dovrebbero cominciare a intravvedere l’uscita dal tunnel: con questa iniziativa finalmente potranno contare su un sicuro implemento economico, un business di successo che comporterà, c’è da scommettere, la rivitalizzazione di un settore in crisi da diversi anni. In una foto vediamo addirittura alcune rappresentanti dell’Amministrazione che con gioia, quasi con stupore, ammirano tanta magnificenza…e hanno ragione, data la soddisfazione nel vedere le foglie della pianta succulenta attecchite! Un miracolo della botanica, da immortalare e pubblicizzare sulle pagine dei social. Anche oltre i confini comunali si diffonderà la notizia che a Pula la Sindaca Medau è riuscita, grazie alla Sua proverbiale tenacia e lungimiranza, a fare in modo che un Suo progetto innovativo, uno dei tanti, finalmente, si concretizzasse. Con il coraggio che la caratterizza, ha dato inizio ad una start up che appariva particolarmente incerta  nella primissima fase di attuazione: fare attecchire delle foglie di fico d’india… roba da non credere! Già immaginiamo la “prima volta” del taglio e la degustazione del frutto prodotto: foto, interviste, i social impazziti d’entusiasmo.

Sembra paradossale, ma è questo l’unico modo che è stato messo in campo per affrontare la crisi nel settore agricolo. E non c’è da stupirsi, perché la “Coltura del Fico d’india” è in sintonia con le pratiche amministrative che hanno caratterizzato in questi anni l’Amministrazione Medau. Continuare a parlare di pomodori, di fragole, di florovivaismo, di vitigni, sarebbe stato troppo banale: per stupire bisognava pur trovare un qualcosa di veramente innovativo.

Che il fico d’india a Pula e dintorni sia sempre cresciuto spontaneamente, anche in assenza di contributi e spot pubblicitari, dovrebbe saperlo anche la Sindaca, ed evitando di esagerare con le battute (dato l’argomento, erano inevitabili), riconducendo il discorso sul fatto politico e amministrativo, non riusciamo ancora a capire se la Sindaca crede veramente che i cittadini si bevano tutto. Il tempo di parlare di cose concrete sembra non arrivi mai, e questi palliativi finalizzati alla propaganda spicciola, che al limite possono andar bene da contorno ad atti seri, concreti e produttivi, servono solo a far vedere che, comunque, si fa qualcosa.

I cittadini e, in questo caso specifico, gli agricoltori, aspettano. E aspettano ben altro.

I CONSIGLIERI DI MINORANZA

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