Il 28/12/18, come da tradizione, è stato convocato il secondo Consiglio Comunale sotto le festività natalizie. Niente da eccepire: fa parte dei poteri della Sindaca scegliere la data della convocazione. Ma, considerato il periodo, la Prima Cittadina, se avesse avuto un po’ più di sensibilità per le altrui esigenze, avrebbe potuto tener conto che diversi Consiglieri, in questo particolare momento dell’anno, sono impegnati in attività lavorative sia come dipendenti e sia in qualità di imprenditori. Oltre questi aspetti, c’è anche da dire che le festività natalizie, per tradizione, sono dedicate alla famiglia.
Che dire: pazienza! non si può, evidentemente, chiedere troppo…
Fatta questa osservazione, che comunque non è l’oggetto di questo resoconto, c’è da sottolineare che il Consiglio si è tenuto solo grazie allo spirito di servizio ed al senso di responsabilità dei Consiglieri di Minoranza: gli atti che corredano l’ordine del giorno, infatti, sono stati inviati incompleti, in totale dispregio del regolamento consiliare, e per tale ragione si sarebbe potuto tranquillamente invalidare la stessa seduta. Solo per evitare all’Ente di dover pagare delle sanzioni per non aver ottemperato nei termini, con oneri che poi sarebbero ricaduti sui cittadini, abbiamo consentito che il consiglio si effettuasse.
Il primo punto in discussione riguardava ” L’approvazione del piano di gestione e interventi da attuarsi nell’Oasi di Protezione Faunistica “Santa Margherita”……”. Il punto è stato ritirato perché, a detta del capogruppo di maggioranza, la proposta di delibera era carente di documentazione. Carenze a parte, non vorremmo che il vero motivo di questo “impedimento dell’ultim’ora” fosse riconducibile alle diversissime visioni che l’Amministrazione Medau ha sulla tutela e valorizzazione dell’ambiente. Come è di moda dire in questo ultimo periodo in ambienti politici, l’Amministrazione Medau, su questi specifici argomenti, nasce da una “fusione a freddo”. Non si spiegherebbero in altro modo le contraddizioni delle foto che la Sindaca posta sui social in cui fa trasparire tutto il suo amore per gli animali, che contrastano con quelle pubblicate da alcuni componenti della sua amministrazione, che esibiscono con orgoglio carnieri di tordi, anatre, colombacci, cinghiali, frutto di fortunate giornate di caccia. Per non essere fraintesi e non dare adito a inutili malintesi, conoscendo la passione di un Assessore e di un Consigliere che praticano la caccia, non abbiamo dubbi sul fatto che conducano l’attività venatoria in modo del tutto legittimo e regolare. Le loro posizioni in materia di parchi, oasi, limitazioni e restrizioni in materia ambientale sono abbastanza note, e se non altro, non possiamo certo accusarli di incoerenza. Ci sembra che invece sia fuori contesto la Sindaca, nel senso che da par suo sa bene che, a proporre certi argomenti, si avventura in un percorso accidentato, per non dire irto di insidie (politicamente parlando).
Il secondo punto da discutere era sulla “Revisione ordinaria delle partecipazioni…” argomento già trattato nel precedente Consiglio (anche in questo caso sotto Natale), in cui la Consigliera Loi aveva messo in evidenza che all’interno della delibera c’erano dei palesi errori sulle quote di partecipazione del Comune nell’ente Egas. Un errore che la Sindaca, preso atto del disguido, aveva preso l’impegno di correggere. Invece, manco a dirlo, il medesimo errore è stato riportato invariato nella nuova delibera.
Il Revisore dei conti, inoltre, metteva in evidenza che all’interno della delibera ci si era dimenticati di inserire una “partecipata”. Come se non bastasse, faceva parte degli atti un’importante allegato di cui non c’era traccia. Chieste le doverose e opportune spiegazioni, è ricominciata l’arrampicata sugli specchi della Sindaca che, piuttosto goffamente, come capita agli scolaretti che non studiano la lezione, cercava di giustificarsi. Si è fatto presente che l’allegato costituiva parte integrante e sostanziale dell’atto, e che era quindi impossibile votare la delibera senza averlo potuto visionare, non era stato messo a disposizione neppure al momento della discussione, in barba a qualsiasi norma che disciplina il corretto e regolare svolgimento dei Consigli Comunali. La questione è divenuta grottesca quando, candidamente, si è affermato che il documento mancante ” …intanto era uguale a quello presentato negli anni precedenti”.
Pur permettendo, per amor di patria, che l’ordine del giorno fosse deliberato, la minoranza si è astenuta, naturalmente con dichiarazione di voto.
Per concludere, ci chiediamo come faccia la Sindaca che, tra l’altro, ambisce ad occupare uno scranno in Regione, a presentarsi in Consiglio in queste condizioni. Oltre alla pessima figura che denota approssimazione e sciatteria amministrativa, rimangono le responsabilità oggettive a cui espone il Comune. Una considerazione a parte meritano i colleghi Consiglieri di maggioranza: se a noi, esponenti di minoranza, non è stata data la possibilità di visionare gli atti (per questo ci siamo astenuti dal voto), ci chiediamo con quale convinzione loro abbiano votato a favore, considerando che erano all’oscuro di una parte dei documenti citati in delibera. Se è dotato di un minimo di dignità istituzionale, un Consigliere Comunale (di maggioranza o minoranza non fa differenza), ha prima di tutto dei doveri verso chi lo ha eletto. Ratificare le decisioni della Sindaca, “a scatola chiusa”, esponendosi al ruolo di “comparsa”, non è certo fare gli interessi dei cittadini. Siamo convinti che in aula consiliare non si dovrebbe continuare con lo stesso atteggiamento delle manifestazioni pubbliche, dove si partecipa con grande enfasi alle performance dell’amministrazione, comprese quelle più banali. Anche qui il ruolo di comparsa è l’unico concesso perché, come è evidente, la Sindaca si prende sempre tutta la scena. Che dire….chi si accontenta….
Teniamo a precisare che ci stiamo riferendo a considerazioni di natura esclusivamente politica. Insomma, niente di personale.
I CONSIGLIERI DI MINORANZA
Angelo Pittaluga, Francesca Toccori, Elisabetta Loi, Donatella Fa, Andrea Abis