A proposito di Assessori che, dopo 6 anni di letargo, sentendo il tepore della primavera che profuma già di campagna elettorale, tirano fuori la livrea per pavoneggiarsi sui social, in questi giorni è il turno del risveglio dell’Assessore Farneti. C’è da osservare che, purtroppo, il suo (politicamente parlando) è stato un ruolo insipido, operativamente irrilevante nelle dinamiche di Palazzo, in cui la Sindaca non gli ha mai fatto toccare palla.
L’uscita ultima sui social finalizzata ad accaparrarsi qualche manciata di like, la dobbiamo alla manutenzione straordinaria di alcune strade cittadine, che non è nient’altro che un atto doveroso che si sarebbe dovuto eseguire molto prima di oggi, senza che si lasciasse che il manto stradale si degradasse a tal punto, così da renderlo pericoloso alla percorrenza di veicoli e pedoni.
In tutta questa “magnificenza“, sta di fatto che per “la prima volta”, a Pula, le opere di manutenzione, se pur straordinarie, vengono fatte “a debito” o se preferisce “a pagherò”, ovverosia con la contrazione di un prestito di 500 mila euro, l’ennesimo, che le future generazioni dovranno pagare nei prossimi 20 anni.
Assessore Farneti, dove sono i meriti? Forse avrebbe avuto un altro effetto se la Sindaca le avesse concesso di impiegare 500 mila euro traendoli dall’imponente somma di circa 9 milioni di euro che il Comune ha incassato come oneri di urbanizzazione in questi 7 anni di mandato, e dei quali stentiamo nel trovare traccia in qualche opera pubblica degna di questo nome.
Tutto questo è accaduto perché lei, in questi anni non ha avuto nessun peso nelle dinamiche amministrative, nonostante la politica sterile e costante del mugugno fuori dal Palazzo di cui è un vero maestro, dei messaggi ambigui sui social che facevano intendere sfaceli imminenti, da ultima spiaggia, se il clima, in Amministrazione, non fosse cambiato. La realtà dei suoi comportamenti politici testimonia che lei, dentro le sacre mura del municipio, ha sempre assecondato la Sindaca anche nelle sue scelte più sciagurate senza batter ciglio, forse per la paura di perdere la rendita di posizione o, sarebbe meglio dire, per il timore di essere sbranato.
Chi ha l‘ambizione di fare un salto di posizione nel prossimo turno elettorale, si comporta diversamente, e deve avere il coraggio e la capacità di alzare la voce per esprimere la propria opinione, pubblicamente, anche quando questa non è condivisa o è in contrapposizione dal “pensiero unico” voluto in questi anni dalla Sindaca e dal suo “Cerchio Magico”. Di tutto questo, negli atti pubblici del Comune, ovvero nelle delibere di consiglio e di giunta, non c’è traccia…al limite emergono le sue assenze ingiustificate e strategiche, alla stregua degli scolaretti che sfuggono all‘interrogazione della maestra perché impreparati.
Purtroppo per lei, dobbiamo registrare che ha preferito andare avanti, tirando la carretta del suo assessorato, senza infamia e senza lode, incapace di andare oltre le piccole cose di ordinaria gestione, o di riempirsi la bocca di promesse su promesse che non hanno mai avuto uno straccio di riscontro pratico. Un atteggiamento, per fortuna per Pula, solo in parte mitigato dalle professionalità presenti nell’ufficio tecnico, alle quali però è mancata la titolarità di un’azione politica che lei avrebbe dovuto imprimere con la sua carica di Assessore.
Il futuro politico e l’ambizione di un Amministratore, si costruisce e si coltiva con atti e comportamenti conseguenti e concreti negli anni, giorno dopo giorno…
Caro assessore, purtroppo per lei questi requisiti, nella sua modestissima esperienza politica, sono del tutto assenti…insomma, con tutta la nostra buona volontà nel volerle riconoscere ciò a cui lei ambisce, ma lei nel ruolo di Sindaco, proprio non ce lo vediamo …
I CONSIGLIERI COMUNALI