Testo integrale della Consigliera Fa letto in aula a nome di tutta la minoranza.

Il 24 novembre 2015, lei  Sindaca  revocava il PUC approvato dalla precedente amministrazione, azzerava tutto e adottava un altro PUC secondo una visione di sviluppo urbanistico del territorio che fosse in linea con il suo programma di governo. Nel  piano urbanistico che sostituiva il precedente,  riduceva la zona D artigianale limitandone la superficie a mq 27.600, guarda caso la stessa superficie acquistata il 27/7/2016 da  una società, la “World Immobiliare srl”

Che poi, come diceva un suo illustre predecessore , siccome a pensar male molte volte ci si indovina, ci viene il dubbio di come possa aver fatto un imprenditore a spendere fior di quattrini senza aver avuto rassicurazioni da qualcuno sulla realizzabilità del progetto

Il 25 ottobre 2016 la “World Immobiliare srl” chiede al Comune di poter realizzare un centro commerciale su quell’area di mq 27.600.

Nel  frattempo, il 7 aprile 2016 l’Assessorato Regionale all’Urbanistica ha fatto pervenire delle puntuali osservazioni al Piano Urbanistico adottato da lei Sindaca nel 2015, e relativamente alla specifica zona artigianale chiedeva “di chiarire la percentuale massima da destinare alla funzione commerciale”.

ad un anno di distanza ,  ignorando colpevolmente le richieste della Regione , in data 03/04/2017, propose con una delibera di Giunta  al Consiglio Comunale di adottare il piano di insediamenti produttivi in Pula, loc. S’ Orecanu, ad uso commerciale che interessava un’area di mq 27.600, presentato  dalla società “World Immobiliare srl” e che prevedeva uno sviluppo di 66.000 metri cubi.

A distanza di pochi giorni, il 14 aprile 2017,   venne mandata a casa da una nutrita schiera di suoi ex consiglieri e assessori oltre che dall’opposizione.

Il Commissario che le subentra, con delibera n°5  del 9 maggio 2017, con senso di grande sensibilità e correttezza, blocca tutto e rinvia l’esame del Piano di Insediamenti Produttivi presentato dalla “World Immobiliare srl” che, a suo parere, doveva essere espresso non prima di chiarire l’intento dell’Amministrazione Comunale, che di li a poco verrà eletta (11 giugno 2017), e a cui spetterà il compito di rispondere  alle osservazioni  fatte dall’Assessorato all’Urbanistica sulla nuova zona artigianale indicata dall’amministrazione Medau dopo l’azzeramento e la nuova adozione del PUC nel 2015.

La suddetta delibera del Commissario Straordinario diceva inequivocabilmente che  “… solo dopo l’esito del loro esame (delle osservazioni) potranno essere assunte corrette e definitive determinazioni sulla proposta di pianificazione attuativa” (citazione testuale).

Lei Sindaca Medau dal giorno della sua rielezione  l’11.6.2017 non ha ancora  completato l’iter per l’adozione definitiva del PUC che si può dire sia ancora “in alto mare”. Ma in tutto questo tempo, dopo aver tentato inutilmente di evitare di pronunciarsi in Consiglio adducendo scuse di incompatibilità della maggioranza dei consiglieri, ha sempre creato i presupposti perché il Centro Commerciale si realizzasse fino a quando con delibera del Consiglio Comunale n.15 del 17.4.2018  respinge le osservazioni migliorative al PUC spianando la strada per l’approvazione del Piano di lottizzazione  della W.I.. Per capirlo basta leggere la risposta data all’osservazione della regione sardegna che vogliamo citare integralmente

“l’amministrazione comunale intende confermare l’ubicazione della zona D1. Ciò in quanto trattasi di area avente già impressa la classificazione di zona D, con forti manifestazioni di interesse da parte del mondo imprenditoriale, avente relazione di continuità con la rimanente zona D del territorio, già oggetto di pianificazione attuativa e si attesta sulla strada statale con l’osservanza del distacco imposto dalla pertinente fascia di rispetto. In corrispondenza della zona D1 è già stato presentato un piano di lottizzazione che non presenta impatto di carattere ambientale, in quanto le sue previsioni sono mitigate dalla modesta altezza degli edifici contenuta nel limite massimo di metri 7.50. In ogni caso dovranno essere osservate le “Linee guida per i paesaggi industriali della Sardegna” emanate con DGR n. 24/12 del 19.05.2015, secondo le indicazione e prescrizioni che verranno impartite dall’ufficio tutela del paesaggio e ciò anche in relazione alla verifica di compatibilità ambientale contenuta nel punto 5.4.4 della delibera della Giunta Regionale 55/108 del 29/12/2000 che prescrive che la individuazione di nuove aree da destinare a medie e grandi strutture di vendita da parte delle amministrazioni comunali e provinciali deve essere accompagnata da uno studio di compatibilità ambientale riferito al territorio circostante. Le suddette linee guida, come si legge espressamente nella delibera della Giunta Regionale, non hanno valore prescrittivo ma di orientamento. Il piano di lottizzazione proposto, al fine di mitigare l’impatto sulla percezione visiva dalla strada statale 195, prevede altresì, parallelamente alla statale, una fascia di destinata a verde pubblico. La scelta pianificatoria trova ragione anche nella situazione di fatto riscontrabile, che pone in evidenza che il territorio interessato dalla zona D1 si trova in aree contigue ed integrate in termini di infrastrutture con l’ambito urbano trovandosi immediatamente adiacente all’esistente Piano Insediamenti Produttivi comunale, già attuato in larga misura per quanto riguarda le previsioni volumetriche e completamente attuato sotto il profilo delle opere di urbanizzazione primaria alle quali agevolmente possono ricondursi le infrastrutture della zona D1.

Evidenziamo che queste parole sono riportate integralmente nelle motivazioni della delibera di approvazione del piano di insediamento produttivo della world immobiliare

Come se non bastasse alla richiesta di chiarire per ogni sottozona la percentuale massima da destinare alla funzione commerciale , lei esprime il suo orientamento che è quello di non mettere limiti alla parte commerciale.

Intanto il 28.3.2018  il Tar annulla la delibera del Commissario che rinvia l’approvazione del piano di lottizzazione. Nelle motivazioni emerge con chiarezza la responsabilità della Sindaca per la sua inerzia.

Il TAR dice che non sono sufficienti le osservazioni della Regione per tenere in sospeso all’infinito un provvedimento da adottare, ma è occorre un provvedimento di pianificazione. In questo caso bisognava adeguare il PUC alle osservazioni della RAS.

Il TAR  non ha concesso ulteriore tempo perché di tempo ne è trascorso anche troppo, visto che l’adozione definitiva del PUC, secondo legge, deve essere deliberata entro 12 mesi dalla sua prima adozione.

con la delibera  del 17.4.2018  la Maggioranza Consiliare si è assunta ufficialmente la responsabilità di spianare la strada all’approvazione del piano di lottizzazione del Centro Commerciale  nella sua interezza con  66.000 metri cubi di volumetrie. Ma sarebbe ancora in tempo a cambiare questa decisione rispondendo alle osservazioni dei privati e richiamando successivamente la delibera del 17.4.2018 e modificandola.

E  non si accampino scuse quali i cosiddetti  “diritti acquisiti”, quasi  a volersi arrampicare sugli specchi e  trovare giustificazione delle proprie azioni amministrative che scontentano parte dell’opinione pubblica, perché i “diritti acquisiti” non sono valsi quando il Comune ha cambiato la destinazione d’uso di un terreno, come nel caso della lottizzazione Piredda, o le proprietà degli Abis in prossimità della lottizzazione Mulvoni.  Si è potuto  cambiare destinazione d’uso di un’area persino dopo il rilascio della concessione edilizia, come si è fatto per il lotto situato in zona B , di proprietà del Consorzio Agrario, che è stato trasformato in zona G servizi dimezzandone le volumetrie insediabili. Solo per capire: prima lì si potevano realizzare oltre 2.000 metri quadri di coperto per le stesse destinazioni previste nel  resto di via Lamarmora, ora si  possono realizzare 1.000 metri quadri e solo per “attività sportive, ricreative collegate alla conoscenza del territorio, mercati di quartiere, musei e parchi pubblici”.

E’ difficile capire come si è trovato il sistema (da stabilire in questo caso se legittimo) di impedire il sorgere di una ristretta area commerciale dentro il paese e invece si vuole a tutti i costi favorire il sorgere di una mega struttura commerciale di 66.000 metri cubi fuori dal paese.

Noi pensiamo e ne siamo fermamente convinti che  la presenza di un centro commerciale sia  la morte del commercio a Pula. Chi dovrà fare degli acquisti bypasserà il centro abitato, perché non avrà ragione di recarsi in paese perché troverà tutto ciò che cerca a portata di mano: bar, negozi di ferramenta, parafarmacia, frutta e verdura, fiori, abbigliamento, parrucchieri, profumeria, libreria, giornali, giocattoli, scarpe, accessori, elettrodomestici, informatica,  ecc…

Si prospetta uno scenario in cui, per sopravvivere,  un buon numero di commercianti di Pula dovrà accollarsi ulteriori spese d’affitto  dei locali, con prezzi stabiliti ovviamente dalla proprietà dei nuovi negozi.

Per un settore già così fortemente sofferente, per il quale  l’amministrazione Medau non ha attuato, ad oggi,  alcuna forma di sostegno e men che meno individuato una prospettiva futura, se non quella di smantellarlo definitivamente con questo atteggiamento  da Ponzio Pilato, è davvero il colpo di grazia.

In conclusione denunciamo con chiarezza questa situazione, ritenendo che se non si porrà un immediato rimedio, con azioni politiche chiare e trasparenti, sarà troppo tardi.

La responsabilità del disastro economico del nostro paese sarà da attribuire solo e soltanto  a chi attualmente  siede tra quei banchi e decide consapevolmente di portare avanti questa scelta scellerata.

Per questo vi chiediamo di pensare bene a quello che andrete a votare.

I Consiglieri Comunali

Angelo Pittaluga, Francesca Toccori, Adrea Abis, Elisabetta Loi, Donatella Fa

1 COMMENTO

  1. Carissima sindaca, ho visto che un grande tratto della spiaggia di Nora l’ha concesso per la realizzazione di un impianto di pallavvolo. Non ha mai pensato che detto tratto lo sta togliendo a pulesi e turisti che l’avrebbero utilizzato per godersi tranquillamente il sole? Non ha mai pensato che il gioco della pallavolo
    disturberebbe anche le zone limitrofe? Non ha mai pensato che lei sta cacciando i turisti i quali saranno costretti ad andare a Chia e magari,al rientro,recarsi al discutissimo centro commerciale che lei ostinatamente vuole che si realizzasse, danneggiando tutti i commercianti pulesi? Non ha mai pensato che i soldi dei pulesi vengono in mano ad una società straniera? Lei (uso la maiuscola perchè c’è il punto interrogativo) come riesce a dormire la notte?
    Anzichè concedere lo spazio di spiaggia, signorina sindaca, si impegni ad accontentare centinaia di ragazzi che giocano a calcio in un terreno che serve solo per piantare patate. Cerchi di dare una mano e rifaccia il campo erboso come era una volta. Campo che era il fiore all’occhiello di tutta la Sardegna e vantato da tutti i giornali sportivi. Si ricordi che in quel campo hanno giocato quasi tutte le squadre di serie A e anche l’Inghilterra. Inoltre si sono svolti tornei giovanili cui hanno partecipato squadre come l’Ungheria, Polonia, Cecolosvacchia e tante altre. Ma come è possibile che una sindaca come lei sia così disinteressata? Ci pensi bene e vedrà che dormirà meglio la notte.
    Distinti saluti
    Antonio Floris

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