La foto pubblicata su facebook dall’ex consigliere Ettore Caboni che immortala uno scorcio del paese spacciato per spazio verde destinato al fitness, merita senz’altro di essere commentata perchè, al di là dello scatto e dell’ironico commento, riteniamo sia doveroso aprire una seria riflessione sull’argomento.
Nel programma elettorale della Sindaca Medau, la riqualificazione della lottizzazione Mulvoni era uno dei suoi cavalli di battaglia, e così si aspettava che la soluzione dei decennali problemi fossero una delle tante priorità da fronteggiare immediatamente:

  • il rifacimento della rete di smaltimento delle acque bianche in modo da eliminare “le piscine“ all’ingresso della lottizzazione e nelle strade laterali;
  • la riqualificazione dei marciapiede che ha una larghezza di appena 30 centimetri;
  • il rifacimento dell’asfalto ormai rabberciato in più punti;
  • la realizzazione del canale di salvaguardia nella parte laterale per scongiurare l‘allagamento delle case, come è successo nell’alluvione del 2005.

Niente di tutto questo, in ben 4 anni, è stato nemmeno abbozzato.
Per la Sindaca Medau l’importante è fare qualcosa di nuovo, ed ecco l’idea della “palestra
all’aperto“. Un’opera meritoria se fosse stata realizzata dopo aver risolto gli atavici problemi della lottizzazione. Ma ormai ci siamo abituati a questo modo di amministrare: alle priorità e alle cose essenziali, si prediligono interventi di importanza relativa, utili soprattutto per far vedere al mondo che si agisce, anche se poi molte di queste infrastrutture vanno in malora ancora prima di essere inaugurate. Intanto chi ne fa le spese sono i cittadini, perché si tratta pur sempre di soldi loro.
Questo accade nello spazio fitness della lottizzazione Mulvoni: panchine e attrezzi ginnici ormai sommersi dalle erbacce, segnaletica che indica il percorso visibile nella parte più alta dei cartelli, tracce sul terreno da cui si intuisce una sorta di campo di calcio, naturalmente mai finito e invaso dall’erba.
È questo il modo dignitoso per tenere un’area pubblica? Poi la Sindaca parla di “presunta” trascuratezza del verde…la nostra conclusione è che abbia un suo mondo virtuale che le fa perdere il contatto con la realtà.

Visti questi precedenti, non verremmo che il costruendo “bosco di città “ di fronte al cimitero facesse la fine dello spazio fitness. In questo modo, oltre che a contribuire all’abbattimento dell’anidride carbonica, come dichiarato da Sindaca e Assessore al verde pubblico, si vuole forse incentivare la proliferazione di zecche e altri parassiti che nell’erba alta trovano un habitat ideale.
Per concludere, consigliamo alla Sindaca di farsi perlomeno guidare dal buon senso. Ormai sono passati 4 anni dalla sua prima elezione, e dovrebbe realizzare che il tempo di far ricadere le colpe sempre sugli altri l’inefficienza della sua amministrazione non regge più. Inutile chiamare in causa i suoi collaboratori che, evidentemente, alla luce dei risultati sinora acquisiti, non collaborano affatto.
Sindaca Medau, rivolgendoci con il dovuto rispetto alla Sua figura istituzionale, ma nel contempo con la fermezza che ci deriva dal nostro ruolo di amministratori di minoranza, Le consigliamo di uscire dal palazzo, possibilmente con lo stesso zelo che mette in campo per le feste comandate, e di prendere finalmente contatto con la realtà. Sarà sicuramente un modo per rinvigorire il suo mediocre modo di amministrare, ma soprattutto di evitare una ennesima pessima figura di fronte ai cittadini e agli ospiti che cominciano a frequentare il nostro territorio.

I Consiglieri Comunali

Angelo Pittaluga, Donatella Fa, Francesca Toccori, Elisabetta Loi, Andrea Abis

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