Pregiatissima Sindaca,
Bastano poche gocce, e il centro di Pula va costantemente sott’acqua! Tutto questo accade mentre Lei, Sindaca, concentra la Sua attenzione sul modo più redditizio per primeggiare nei salotti buoni della televisione. Ormai è tempo di serrare le fila, e la ricerca di una candidatura alle prossime elezioni regionali, più che il dovere di occuparsi del nostro paese, risulta essere la Sua priorità.
La compulsiva ricerca di visibilità, purtroppo, offusca i bisogni più elementari della cittadina, ed è emblematico che dopo la recente alluvione che ha colpito diversi paesi della Sardegna, autoincensandosi con atteggiamenti inopportuni da “massima rappresentante della protezione civile regionale”, Lei abbia elencato le diverse iniziative prese a difesa del nostro territorio.
Già in un precedente nostro articolo, non Le sarà sfuggito che per gli interventi citati nell’intervista, noi della minoranza e certamente molti concittadini, non Le avessimo riconosciuto nessun merito. Ma se proprio si vuole fare un’analisi obiettiva, Le concediamo semmai dei demeriti, collezionati uno sull’altro per aver realizzato le opere con ritardi di anni, nonostante avesse già avuto in eredità dalla precedente amministrazione risorse e progetti.
Ma non è di questo che vogliamo parlare. Oggi vogliamo semplicemente evidenziare degli aspetti molto più elementari, cioè terra terra, che dovrebbero essere ricondotti non al Suo autoreferenziale ruolo di esperta di questioni correlate alla protezione civile, ma piuttosto alla normale amministrazione: la pulizia delle banalissime caditoie che fiancheggiano le vie cittadine.
Cara Sindaca, nel primo anno del suo mandato annunciò con grande enfasi, con l’immancabile aggiunta della “prima volta”, che finalmente, a Pula, l’allagamento delle strade sarebbe stato un vago ricordo dei misfatti lasciati da “quelli di prima”: già da allora, cioè in tempi non sospetti, avevamo capito il Suo spessore amministrativo di chi voleva spacciare la manutenzione ordinaria come una grande opera. Oggi, facendo un’analisi retrospettiva delle sue prime dichiarazioni, non ci dobbiamo meravigliare se dopo quasi 5 anni la Sua amministrazione ha prodotto il nulla, se non debiti per milioni di euro contratti per il restyling del litorale di S. Margherita, per il “bosco di Città”, per i “polmoni verdi”, che pagheranno ovviamente i cittadini nei prossimi anni, e che penalizzeranno, e non poco, le amministrazioni comunali che Le subentreranno.
Osservando le strade trasformate in torrenti al primo scorcio d’acqua, con rimpianto pensiamo all’ occasione persa nel voler tralasciare queste piccole cose che un tempo erano una consuetudine, abbandonando la modestissima quanto utile e indispensabile prassi di far pulire regolarmente i tombini a lato strade urbane, come si faceva in un tempo ormai lontano.
Già nel precedente acquazzone, la Consigliera Francesca Toccori aveva messo in evidenza lo stato di disagio con cui erano costretti a convivere gli abitanti della via Nora e, in generale, del centro storico. Anche oggi il disagio è sotto gli occhi di tutti. Per fortuna, con una differenza (se vogliamo positiva) rispetto a quanto osservato recentemente: nelle strade adiacenti alla Chiesa non abbiamo visto giganteschi ratti in libera uscita, i quali, forse disturbati dalle abbondanti piogge che intasano le condotte, spesso si concedono una escursione nei cortili delle case del quartiere.
Ci rendiamo conto anche che, impegnata com’ è in questioni che travalicano i confini comunali, della pulizia delle caditoie si dovrebbe occupare qualche Suo Assessore; ma dubitando che esista una Giunta che, oltre al ruolo di certificare le Sue volontà, così come si faceva nei feudi medioevali, si occupi concretamente di qualcosa, prendiamo atto che Le Sue inadempienze hanno una causa che certamente attenua Le Sue responsabilità operative, ma accresce a dismisura quelle politiche.
Gentile Sindaca, Le stiamo da tempo facendo osservare che, continuando con questa impostazione amministrativa, ancora prima di noi, i cittadini certificheranno che si producono esclusivamente chiacchiere, in altri termini la cosiddetta “fufa”. Se davvero ambisce ad uno scranno regionale, cerchi di conquistare il consenso anche di chi, oltre alla suggestione mediatica di foto e interviste tv, la valuta per l’efficacia e l’efficienza di primo cittadino. Riteniamo che, su quest’ultimo aspetto, Lei abbia ancora da lavorare parecchio…perciò si affretti, che il tempo fugge.
Cordialmente
I CONSIGLIERI DI MINORANZA
Angelo Pittaluga, Francesca Toccori, Andrea Abis, Donatella Fa, Elisabetta Loi