Gentile Sindaca,
La terra appartiene ai suoi proprietari, ma il paesaggio appartiene a chi sa apprezzarlo….”. Questa massima, che lei ha fatto sua ma che si dimenticata di citare la fonte essendo dello scrittore statunitense Upton Beall Sinclair che suggella ad imperituro ricordo il cestinamento della lottizzazione “Su Casteddu” (già approvata nel 2012), è l’ ultimo gioiello della sua filosofia amministrativa che corona quasi 6 anni di abbandono al suo destino quello stesso ” paesaggio” che rappresenta una delle maggiori componenti del nostro territorio. Abbiamo la  sensazione che lei, più che su basi concrete e scientifiche, sull’argomento abbia una visione esclusivamente personalistica,  fondamentalista, con sfumature che sconfinano nel misticismo. 

Chi come lei  non è stata ancora in grado di dotare Pula del Piano Urbanistico (che è lo strumento cardine della programmazione del territorio) non dovrebbe avere neppure il diritto di parlare di tutela del paesaggio.   Solo con il PUC si può assicurare che le parole di circostanza non siano la solita pillola indorata priva di senso e di  contenuti.  Lo stesso dicasi per il Piano di Valorizzazione di S.Margherita, del Piano Particolareggiato del Centro Storico, del Piano di Utilizzo dei Litorali, che con il PUC hanno una stretta relazione. Senza questi strumenti, cara Sindaca, tutto non è  altro che propaganda spicciola e  pura accademia.

In questi anni della “gestione Medau” che (non se ne dimentichi) è esattamente la sua, in assenza di una seria e concreta pianificazione territoriale, che sarebbe dovuta essere l’incubatore di posti  di lavoro a tempo pieno, molti cittadini si sono dovuti accontentare delle briciole, ovvero di  poche ore di occupazione lavorativa per la maggior parte svolta nelle società che di servizi operanti per conto del Comune: casa di riposo, scavi di Nora, gestione dei parcheggi, raccolta dei rifiuti, ecc… Chi ne usufruisce, rispetto a chi non ha niente, potrà pure considerarsi un privilegiato… ma ciò equivale a dire (a proposito di massime) che “nel regno dei ciechi, chi è orbo ad un occhio può considerarsi il  re!”. 

In tema di lavoro, la programmazione del territorio era di certo nelle aspettative dei cittadini che risposero in lei la massima fiducia, per ben due  volte. E lei ha purtroppo disatteso tutte le speranze, perché né di programmazione territoriale, né  di lavoro ci sono serie e concrete prospettive future.

“….Bisogna avere radici per non andare dove tira il vento…”. Anche questa massina, forse anche più della precedente, ci sembra a dir poco fuori luogo, soprattutto se rapportata al suo modo di operare, che  ha solo cercato di intercettare anche il più flebile “alito” di vento per cavalcarlo in funzione del suo tornaconto elettorale, sfuggendo a responsabilità che avrebbero potuto portare frizioni all’interno della sua maggioranza o, peggio ancora, emorragia incontrollata  di consensi. Se lei ritiene di aver trovato nella convegnistica, negli annunci, nei dibattiti pubblici, nelle foto, nelle interviste, le contromisure che lei utilizza con frequenza pressoché giornaliera per stupire, a suo modo di vedere, le genti nostrane e quelle delle contrade vicine,  si sbaglia di grosso!  Di concreto, come ricaduta per la sua comunità, che è  anche la nostra, questi espedienti, oltre l’effimera impressione che suscitano,  non hanno portato niente.

Il sarcasmo con cui ha rimarcato a noi della  minoranza che i Commissari Regionali “non arriveranno mai” poteva francamente risparmiarselo, soprattutto  perchè essere stata graziata da questa vergogna non la sollevano affatto dalle gravi responsabilità riconducibili alla sue  reiterate inadempienze Amministrative. Comunque le diffide sono arrivate, se ne ricordi!

Dopo quasi 6 anni di governo, purtroppo per lei e per la sua Amministrazione, il tempo delle parole, che ha avuto sempre larghissima prevalenza sul tempi dell’ agire è del fare,  si è esaurito.

Cara Sindaca, concludiamo con la rievocazione dei suoi più emblematici modi di dire, che scaturirono dal comprensibile entusiasmo derivante dai successi elettorali: riferendosi al progresso futuro  di Pula con lei alla guida, ebbe a dire con la sua consueta tracotanza:“ nd’eus a chistionai a s’arregotta”…dove era sicura che i frutti del suo lavoro sarebbero arrivati copiosi e abbondanti. Ebbene, “s’arregotta” si avvicina…ma purtoppo per lei, di tanta abbondanza ancora non c’è nemmeno un pallido sentore. Il  PUC tutto da inventare, infarcito nel frattempo di una lottizzazione approvata nel 2012, quasi pronta ad essere operativamente concretizzata, che lei ha pensato bene di buttare alle ortiche, sono desolatamente forieri di un flop che,  nonostante l’ evidenza, ritiene di dover classificare come elemento di un “paesaggio che appartiene a chi sa apprezzarlo”. 

Vorremmo davvero conoscere chi ha compreso la sua lungimiranza, se non lei stessa e il sempre più sparuto gruppo che crede ancora nelle favole.

I CONSIGLIERI DI MINORANZA 

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