Rimozione tardiva della posidonia spiaggiata, partenza tardiva della pulizia ordinaria delle spiagge per l’Amministrazione, un autentico flop!
In tutto questo campionario di incapacità amministrativa, c’è poi l’aggravante dovuta al fatto che il Comune nel 2018 ha incassato 550 mila euro di tassa di soggiorno, tra l’altro con un aumento già deliberato per il 2019 compresa l’infelice scelta di estenderla nel periodo invernale. Il tutto, senza offrire un minimo di servizi o, addirittura, riducendo quei pochissimi già presenti. Proprio un modo strano per incentivare le presenze nel nostro territorio, da un lato si aumentano i balzelli per i turisti e dall’altra si diminuiscono i servizi. L’Amministrazione, in questi anni, tra varchi ZTL e balzelli vari, di fatto ha considerato il turista solo come “pollo da spennare”.
Dalle dichiarazioni di Sindaca e Assessori sui Social e sulla stampa riguardanti la pulizia delle spiagge, sulla rimozione della posidonia spiaggiata nel periodo pasquale c’è davvero poco di che vantarsi. A causa dell’inefficienza e per l’inettitudine degli Amministratori, la rimozione è iniziata solo negli ultimi giorni di giugno e si protrarrà anche nel mese di luglio, in piena stagione turistica, con uso di mezzi pesanti che lavorano sull’arenile facendo lo slalom tra gli asciugamani e gli ombrelloni. Per giustificare i ritardi si accampano scuse sulla difficoltà di interpretazione della normativa regionale, già entrata a regime da anni e già sperimentata, attuata e diventata prassi in molti altri comuni costieri, per circostanze simili.
La dichiarazione che candidamente annuncia “ …tra pochi giorni comincerà la pulizia ordinaria delle spiagge…” potrebbe far intendere che in Comune di Pula il calendario è ancora fermo al mese di aprile. Chiediamo a chiunque abbia un po’ di buon senso se la pulizia ordinaria delle spiagge a luglio sia il frutto di una corretta programmazione per una cittadina turistica considerata tra le più importanti della Sardegna!
Per far capire che nessuno ha l’anello al naso, non si accampi poi la scusa di un passaggio in meno dei mezzi nella pulizia, attribuendolo a ragioni di salvaguardia ambientale, perché è una magrissima sparata tendente a nascondere la vera ragione: i soldi non sono sufficienti per effettuare il lavoro come Dio comanda!
Dopo anni in cui l’Amministrazione ha fatto la “cicala” spendendo e spandendo danari a gogò (da un calcolo approssimato per difetto in 5 anni ha speso circa 6 milioni e mezzo di euro per iniziative sicuramente non prioritarie), nell’ultimo bilancio di previsione, finito “il fieno in cascina”, si è dovuta adattare giocoforza a fare la “formica” e proporre come prologo dell’ attrattiva turistica – stagione 2019 – solo apparenza a basso costo: scarpette in versione arredo urbano appese ai pali stradali e balle di fieno distribuite nel centro storico per creare un’atmosfera di incredibile fascino.
L’ altra faccia della medaglia ha le sembianze dei drastici tagli allo sport, ai servizi sociali, al verde pubblico, ecc…Vittima di questi tagli al bilancio è stata anche la pulizia delle spiagge che ha avuto una contrazione di risorse di circa 25 mila euro rispetto agli anni scorsi.
In questo contesto di inefficienza a cui ormai molti cittadini si sono rassegnati, tutti, Sindaca, Assessori e Consiglieri di maggioranza, sono responsabili in egual misura. Parrebbe, tuttavia, che ci sia qualcuno che fa orecchie da mercante, a giudicare dal suo comportamento non certo lineare, e meno che meno trasparente: un assessore, in particolare, continua a criticare l’operato delle Sindaca in ogni angolo del paese e poi si mette in prima fila quando c’è da tagliare un nastro di inaugurazione e per le foto di rito, nonostante sia ormai palese che abbia intenzione di proporsi come alternativa, come si dice in gergo “dopo averle fatto le scarpe”.
Nella vita e soprattutto in politica, bisognerebbe avere il coraggio di dissentire, anche quando questo può comportare la perdita di posizioni di comodo. Con questi “personaggi”, a nostro avviso campioni di opportunismo, c’è il rischio che Pula, conclusa in maniera ingloriosa l’era Medau” possa cadere dalla padella alle brace.
I Consiglieri Comunali di Minoranza