Da renziana della prima ora, la Sindaca applica puntualmente le metodologie politiche del suo mentore: “fidati, che nessuno ti tocca…. Ci penso io…”
Fatta questa premessa, dobbiamo però ammettere che, nonostante le affinità politiche orgogliosamente sbandierate dalla sindaca che l’accomunano al senatore Renzi, noto per la sua affidabilità, la motivazione che ha indotto la Sindaca a revocare le deleghe all’edilizia privata e SUAPE all’Assessore Usai è inspiegabile. In questi anni sul suo operato abbiamo avuto modo di fare diverse valutazioni negative, che non si discostano da quelle rivolte gli altri Assessori, tutti al di sotto dei livelli della sufficienza in quanto a capacità operative, intraprendenza e proposte per soddisfare le esigenze dei cittadini.
Poco al di sopra delle mediocrità, in questa valutazione politica, la Vicesindaca che perlomeno gestisce l’ordinario.
Una menzione a parte meritano l’Assessora al Turismo, dopo l’ultima disastrosa stagione turistica condotta all’insegna dell’improvvisazione e dei disservizi, e l’Assessore alla Cultura, nel cui curriculum politico potrà d’ora innanzi annoverare autentiche perle di saggezza e di lungimiranza, per quanto ha fatto per l’appalto della gestione dell’area archeologica di Nora e per la riapertura del Museo Patroni: NULLA!
Il risultato è noto: in un sito archeologico che vanta il secondo posto per numero di visitatori e incassi in Sardegna, ha (diciamo) “costretto” a lavorare gratis il personale creando un grosso danno all’erario per i mancati incassi dei biglietti che vanno al Comune.
Dell’Assessore Farneti, particolarmente attivo e impegnato sui social, possiamo confermare la sua abilità nel trasformare i fallimenti della sua azione in successi. Cosa abbia fatto da quando ha avuto la delega, solo lui lo sa! Inoltre è risaputo che al di là di quello che esprime fuori dal palazzo, una volta varcata la soglia del Comune, per assicurarsi di essere ancora bene incollato alla poltrona, è ligio ai diktat e alle decisioni della Sindaca, di cui condivide praticamente ogni respiro.
Fatta questa breve disquisizione sullo stato dell’arte Giunta Medau, non riusciamo davvero a capire le motivazioni di questa “azione punitiva” rivolta esclusivamente all’Assessore Usai, come pure non riusciamo a spiegarci, dato che c’era, perché la Sindaca non abbia posto rimedio definitivo al conclamato fallimento strappando in toto la sua delega, per ricondurlo al ruolo maggiormente confacente di consigliere comunale, che per lui basta e avanza.
La modalità della procedura adottata dalla Sindaca mette in evidenza che l’Assessore Usai, politicamente, si sarebbe fatto “decapitare” con il suo pieno consenso, quindi in pieno accordo con la Sindaca. Il rispolvero della ghigliottina politica ripropone un film “già’ visto”: molti ricorderanno che la stessa sorte toccò all’ex Assessore all’Urbanistica Emanuele Olla, reo di “lesa maestà” avendo fatto l’affronto di pensare con la propria testa. Nella poco edificante storia della politica locale deve essere annoverato anche il caso dell’ex Assessore Pierandrea Azara, sacrificato per soddisfare gli equilibri di una maggioranza amorfa, nata male, che arranca nell’affannosa ricerca di una propria identità. Anche chi ha poche conoscenze di come funziona la politica sa che, al di là delle apparenze, queste azioni hanno sempre delle conseguenze. Chi viene, per così dire, “giubilato”, prima o poi presenterà una cambiale da pagare.
Le deleghe revocate all’Assessore Usai verranno accorpate a quelle, già di per sé pesanti, in carico alla Sindaca: Urbanistica, Bilancio e Personale, settori che in questi anni, hanno presentato una caterva di inefficienze e scarsissimi risultati. Evidenziamo che il settore Urbanistica e il Bilancio, sono attualmente “minacciati” dall’invio da parte della Regione di Commissari ad Acta per le gravi inadempienze amministrative collezionate: una vergogna inedita per il nostro paese: mai visto un simile disastro ! Un capitolo a parte meriterebbe la delega al personale, sempre in carico alla Sindaca: il fuggi, fuggi generale degli impiegati, frutto delle strategie politiche adottate dalla Prima Cittadina, improntate da poca autorevolezza e da molte sfumature autoritarie, sono il risultato finale, e i disservizi, di cui sono vittime principali i Cittadini, gli effetti e le conseguenze.
In conclusione, alla luce di questa incresciosa situazione che è ormai di dominio pubblico, se Assessori e i Consiglieri di maggioranza avessero un briciolo di autostima, invece di rendersi complici, assistendo passivamente ai disastri dell’Amministrazione di cui fanno parte in modo passivo, succubi della protervia e della supponenza di chi in questi anni ha agito per conto proprio, assecondando la smania di protagonismo e il proprio ego politico, dovrebbero adottare lo stesso sistema e prendere in considerazione l’inversione dei ruoli: anziché consentire alla Sindaca di continuare imperterrita a togliere le deleghe altrui, dovrebbero loro stessi, stavolta, revocarle la fiducia accordata e mandarla definitivamente a casa.
Se così fosse, la Sindaca probabilmente agirebbe con la stessa tenacia e sfrontatezza politica del suo leader: da acclamata e provvidenziale artefice della ricostruzione di Pula, potrebbe cercare ancora una volta rialzare la china riproponendosi, affiancata da chi sarà disposto a darle ancora credito. In piccolo, ricalcherebbe l’epopea del suo leader-mentore Matteo Renzi: l’ambizione, l’orgoglio e un ego smisurato sono perfettamente sovrapponibili. Fatte le debite proporzioni, naturalmente.
I CONSIGLIERI DI MINORANZA