Pregiatissima Sindaca,

Recentemente, seguendo con interesse le sue performance oratorie in una trasmissione televisiva, ne abbiamo dedotto che la necessità di partecipare ai talk show e sfruttare l’occasione per mettersi in vetrina, sia per Lei ancora più forte che in passato, soprattutto adesso che è iniziata la campagna acquisti da parte dei partiti in vista delle elezioni regionali.

Capiamo, quindi, la Sua esigenza, e ovviamente niente abbiamo da obiettare.

Su una cosa però la preghiamo di essere più attenta: parlando del territorio che amministra e del Suo operato, sia più precisa, non si abbandoni a libere narrazioni autoreferenziali fuori luogo, perchè poi, come in questo caso, ci costringe a rettificare le Sue affrettate affermazioni e a riportarla alla realtà dei fatti, che come spiegheremo, è diversa dalla versione da Lei rappresentata.

Nella trasmissione in cui si discuteva delle criticità riconducibili alle recenti piogge, bene avrebbe fatto a precisare che a Pula, per fortuna, non c’è stata nessuna alluvione, e comunque niente è accaduto in confronto a quello che purtroppo è successo in altre parti della Sardegna. Già questa puntualizzazione l’avrebbe messa in una posizione diversa nei confronti di molti altri Sindaci che, purtroppo, hanno avuto ben altri danni.
Loro, evidentemente più inclini allo spirito di servizio anziché all’autoreferenzialità, hanno preferito rimanere nei loro territori a lavorare, a disposizione dei cittadini.

A parte questo, quello che ci ha lasciati più perplessi sono state le Sue affermazioni sulle azioni di prevenzione che Lei ha elencato, ma che, di fatto, non ha fatto, o se (alcune) le ha fatte sono state intempestive. Per essere sempre il più possibile precisi, citiamo il punto in cui ha parlato di arginamento del Rio Pula: Lei, Sindaca, non può rivendicare proprio nessun merito, in quanto ha realizzato l’opera dopo 4 anni dalla sua elezione, nonostante avesse le risorse e i progetti lasciati dalla precedente amministrazione per oltre mezzo milione di euro.
Come Suo solito, ha lasciato fermo a stagionare il cospicuo finanziamento per far credere ai cittadini che si trattava, una volta tirato fuori dal cassetto, di farina del suo sacco.

L’unica cosa che è ascrivibile a meriti Suoi è la pulizia di una parte dell’alveo del Rio Pula e del Rio Palaceris, che in verità dovrebbe far parte dell’ordinario, e che invece è stata realizzata grazie all’unico piccolo finanziamento che è riuscita ad ottenere dalla Regione in questi 4 anni.

Nel considerare che Lei, in questo lungo periodo, ha incassato milioni di euro di oneri di urbanizzazione, vorremmo ricordarle che queste opere di protezione civile dovrebbero avere la priorità assoluta e, sicuramente, sono più importanti di molte altre Sue onerose iniziative, che ha anche realizzato dirottando fondi, dalla dubbia ricaduta per la comunità.

Ci chiediamo: quali grandi e piccole opere ha fatto in questi anni per contrastare il dissesto idrogeologico nel nostro territorio? Nel considerare che non c’è traccia neppure all’orizzonte, ci piacerebbe poterne elencare almeno qualcuna. Purtroppo, ancora una volta, dobbiamo constatare che Lei non si è degnata neppure di far pulire i cavalcafosso e le cunette delle principali strade rurali di Pula e di S. Margherita.

Le sarà noto, inoltre, che nel nostro territorio esistono degli importanti canali di scolo che andrebbero costantemente puliti e manutenuti. Se avesse la pazienza di leggersi il PAI, li troverebbe ben mappati per importanza.

In conclusione, Sindaca, vorremmo osservare che quando partecipa alle trasmissioni televisive, sarebbe opportuno che parlasse con cognizione di causa, e abbandonarsi il meno possibile a fantasie finalizzate solo a convincere se stessa della Sua bravura. Si renda perciò conto che i cittadini, da quanto ci risulta, hanno
imparato a conoscerla per quello che è realmente e non per quello che vorrebbe far credere di essere nelle interviste televisive.

Tornando per un attimo all’acquazzone dell’altro giorno, da cittadini dobbiamo ringraziare il buon Dio per lo scampato pericolo di venire accomunati, nella conta dei danni (e, nel drammatico caso di Assemini, in una irreparabile tragedia) ai territori confinanti con il nostro.

Anche Lei lo avrà fatto certamente… la buona sorte, ancora una volta, l’ha graziata.

Al di là delle parole, dovrebbe cominciare a pensare seriamente che la prevenzione fatta in TV, come Lei ha fatto l’altro giorno, di fronte alle calamità naturali, non può funzionare.

Cordialmente

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