Anzitutto vorremmo esprimere la nostra solidarietà a chi ha subito danni, soprattutto agli agricoltori che hanno perso le colture, e naturalmente a chi ha avuto le abitazioni danneggiate: il nostro impegno di Consiglieri di Minoranza in questo ultimo scorcio di legislatura, per la parte che ci riguarda, sarà finalizzato affinché tutti possano avere i dovuti ristori.
Ci sembra doveroso, inoltre, ringraziare tutti quelli che si sono prodigati nei soccorsi: istituzioni, volontari e semplici cittadini che hanno messo a disposizione risorse umane e mezzi.
Finita l’emergenza causata dal mal tempo, sentiamo l’esigenza di dare una lettura di quanto è accaduto, e di guardare con occhi obiettivi una realtà che, come abitudine consolidata della Sindaca, è stata mistificata ed è ben diversa da quella vissuta sulla pelle dei cittadini. Purtroppo questa realtà mette in evidenza la fragilità del nostro territorio, abbandonato per gran parte della sua estensione dall’incuria di chi, in questi 7 anni, non ha saputo individuare degli interventi seri per tutelarlo. E’ del tutto evidente che mai sono state individuate delle priorità che facessero in modo di attribuire delle risorse finanziarie alla sua salvaguardia, preferendo dirottare quelle disponibili a iniziative di tutt’altra natura, spesso e volentieri effimere e di facciata.
Prima di partire con una pur minima analisi o considerazione, è bene precisare che l‘Amministrazione di Pula, in questi 7 anni, per la la mitigazione della criticità idraulica del territorio ha speso solo spiccioli, come pure non è riuscita ad ottenere nessun finanziamento degno di questo nome da utilizzare per opere di mitigazione delle criticità idrogeologiche. Le uniche iniziative praticate sono state la pulizia parziale dell’alveo di alcuni torrenti con risorse provenienti dalla Città Metropolitana, sui quali esprimiamo forti riserve sulle priorità degli interventi e sulle modalità di esecuzione volute dall’Amministrazione.
Se è vero che “il buon giorno si vede dal mattino”, c’è da dire che in molti, tra i quali noi, avevano capito da subito che le attenzioni per l’ambiente della Sindaca, dato il suo atteggiamento, a parole sarebbero state tante, ma nei fatti, invece, pari a zero. Prova ne sia il fatto che nel 2014, appena eletta, fu artefice dello “scippo” di circa 100 mila euro di un capitolo di bilancio, precedentemente destinato dall’ Amministrazione Cabasino alla realizzazione di una condotta che avrebbe dovuto convogliare le acque reflue della lottizzazione Guventu per scaricarle direttamente nel rio Pula. Tali risorse, complice la totale indifferenza della Maggioranza, furono invece utilizzate per celebrare la vittoria elettorale durante l’estate 2014, con un surplus di feste condite da effetti speciali che tutti ricordiamo. Per quella scelta scellerata, oggi, per l’ennesima volta, le criticità permangono invariate e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: un lago di fronte all’alberghiero, la piscina di fronte all’ostello, la via Nora impraticabile appena fa qualche goccia in più, i geyser nei tombini che saltano come tappi di spumante, scantinati allagati ecc…
Cara Sindaca, non è assolutamente vero che i danni sono stati limitati grazie agli interventi di manutenzione, come Lei sostiene. A Santa Margherita e nell’agro di Pula, in questi anni l’abbiamo detto in tutte le lingue, anche recentemente ad inizio di quest’autunno: le cunette, i cavalcafosso, i canali interpoderali vanno puliti prima della stagione delle piogge, secondo una programmazione annuale. Abbiamo addirittura suggerito di intervenire con fondi comunali per dare assistenza ai proprietari dei fondi agricoli per dotare l’accesso alle loro proprietà di cavalcafosso, purtroppo assenti in molti ingressi. Sappiamo che qualche proposta le è arrivata anche da qualche consigliere di maggioranza, ma accettare le idee di altre persone, anche a Lei vicine, non è proprio il suo forte. Il risultato è stato quello di vedere molte serre con le colture distrutte, strade impraticabili, interrotte e fortemente danneggiate.
Capitolo fiumi: nel corso dell’emergenza non si è avuta neppure l’accortezza di chiudere le sbarre per precludere l’accesso alla strada che conduce alla foce del rio Pula, strada soggetta alle esondazioni (che poi si sono puntualmente verificate), frequentata quotidianamente da pescatori dilettanti e cittadini che passeggiano o fanno footing. La sbarra giace divelta per metà nella sponda sx del fiume, e l’altra metà è arrugginita e sopraffatta dalla vegetazione. Anche questa situazione l’abbiamo segnalata con foto in più occasioni, senza che nessuno se ne sia mai curato.
Che dire poi della tanto decantata parziale pulizia dei fiumi eseguita mediante la triturazione di canne e arbusti? Una enorme quantità di materiali andrà a finire in mare per deturpare il litorale, rendendo pericolose le spiagge che si riempiranno di spuntoni di canne e di legno, oltre che a offrire una immagine di degrado.
Che dire poi del perimetro urbano? Strade trasformate in fiumi in piena, compresa piazza del Popolo e corso Vittorio Emanuele dove, di fronte al Municipio per “la prima volta” sono comparsi sacchetti di sabbia e le paratie in legno per non fare entrare l’acqua nei negozi. Ci mancavano solo le passerelle e la Sindaca avrebbe potuto dire che di aver trasformato Pula in Venezia. Battuta a parte, tutto questo succede perché da anni l’Amministrazione non pulisce le caditoie delle acque piovane a bordo strada, e anche in questo caso, almeno una volta a inizio autunno, lo abbiamo ricordato senza avere mai avuto un riscontro.
Per rispondere alla Sindaca che nella sua pagina Social ha avuto da eccepire sull’operato dei Consiglieri di Minoranza che sollecitavano l’ordinanza di chiusura delle scuole, vorremmo che capisse che in poche righe si è dimostrato che, anche su queste tematiche, in questi anni, il nostro ruolo di Consiglieri di Minoranza è stato puntuale, svolto appieno, con diligenza e attenzione, con osservazioni e suggerimenti che, come suo solito, la prima Cittadina ha invece deliberatamente eluso con indifferenza e atteggiamento di superiorità. Se, invece, avesse seguito i nostri consigli, probabilmente i danni sarebbero stati mitigati.
Per quanto invece riguarda l’operato durante l’alluvione, ci teniamo a precisare che il Suo ruolo è diverso dal nostro, e a Lei spettano decisioni e programmazione degli interventi.
Comunque, senza bisogno di ostentare la nostra presenza, rimarchiamo che anche noi eravamo in prima linea sotto la pioggia, cercando di contribuire ad arginare situazioni di emergenza con i cittadini e con gli operai della Pula Servizi perché era nostro dovere, ed anche per il fatto che, probabilmente, le criticità del territorio le conosciamo meglio di Lei e lo viviamo quotidianamente anche per il lavoro che svolgiamo.
Cara Sindaca, pure in quest’occasione, al di là delle solite cortine fumogene delle interviste, delle foto e delle iniziative mediatiche di vario tipo, ha certificato che sulla cura del territorio ha fatto registrare l’ennesimo fallimento e non è stata all’altezza delle promesse fatte e del mandato che le hanno assegnato i cittadini.
In conclusione, non trascuri che la Sua esperienza amministrativa di questa consiliatura, come la nostra, si avvia al termine. Abbiamo la sensazione che i cittadini abbiano già cominciato a formulare giudizi e a dare le pagelle sull’operato dei singoli e del collettivo, e cercheranno di capire cosa lascerà di concreto in eredità alla futura Amministrazione.
Per quanto ci riguarda, continueremo fino all’ultimo giorno ad onorare il mandato che i cittadini ci hanno affidato. A Lei e alla Sua Maggioranza consigliamo di utilizzare qli ultimi mesi almeno per pianificare una dignitosa ritirata, dal momento che dubitiamo fortemente nei sei mesi (circa) di governo che Le restano potrà onorare qualche impegno solennemente assunto in campagna elettorale.
I CONSIGLIERI DI MINORANZA