Giorno dopo giorno, incombe lo spettro del fallimento politico dell’Amministrazione Medau
La nomina dell’ennesimo Commissario ad Acta, inviato dalla Regione per la conclamata incapacità dell’Amministrazione di deliberare entro i termini previsti (30 luglio -Verifica della Salvaguardia degli Equilibri di Bilancio), è nell’ aria e incombe come un macigno. La realizzazione di opere, manutenzioni, contributi ad associazioni, ecc…, passa attraverso l’acquisizione di questo documento, e chiunque può capire cosa comporta essere stati incapaci di approvarlo.
A quasi 3 anni dalla fuga della responsabile del Servizio Finanziario, sostituito per un certo periodo grazie alla disponibilità di un’impiegata di Pula, non si riesce ancora a trovare un nuovo responsabile. È andato a vuoto anche l’incarico di responsabile dato dall’Amministrazione a un funzionario che ricopriva un altro incarico, dopo pochi mesi si è trasferito nel Comune vicino. La telenovela, nella sua ultima puntata andata in onda i primi di agosto, vede prendere servizio una nuova funzionaria che rinuncia all’incarico dopo pochi giorni per motivi facilmente intuibili.
Nel tener conto che stiamo parlando del settore amministrativo dove passano e vengono certificati i flussi di denaro che entrano ed escono nel nostro Comune, vedere questo via vai di funzionari che, appena prendono servizio, preferiscono lasciar perdere, ci desta molta perplessità e forte preoccupazione. Un posto di lavoro di un certo livello dovrebbe essere ambíto e far gola a tanti, e dunque queste repentine fughe la dicono lunga sullo stato di confusione, disorganizzazione e disordine che, purtroppo , caratterizzano l’ufficio finanziario.
Siamo arrivati praticamente alla paralisi amministrativa (gli altri uffici dell’apparato amministrativo non fanno eccezione e versano nelle stesse condizioni): non si riescono a pagare i fornitori che patiscono ritardi di mesi, si hanno grosse difficoltà a riscuotere i crediti, non si riesce ad avviare e continuare le poche opere pubbliche perché non si possono assumere impegni di spesa, non si riescono neppure a liquidare i debiti con i soldi che arrivano dalla Regione, destinati a finanziare le leggi di settore per i cittadini in stato di grave necessità.
Sicuramente la realtà dell’Ufficio Finanziario è la più drammatica. Firmare atti amministrativi in questa situazione, sia da parte della Segretaria Comunale o di qualsiasi altro funzionario facente funzioni, equivale ad esporsi a gravi rischi derivanti da irregolarità che possono sfuggire di mano e non essere corrette nel loro iter procedurale. Purtroppo i funzionari, che cercano di fare i salti mortali pur di collaborare, sono i prima a pagare, sia da un punto di vista contabile e sia da un punto di vista penale, per le responsabilità e le forzature politiche che devono giocoforza subire, le stesse che hanno portato allo stato di estrema confusione che, nostro malgrado, siamo costretti a denunciare.
Il clima che si percepisce diffusamente in tutti gli uffici è di un” fuggi fuggi” generalizzato, dovuto ad uno scoramento imputabile alle dannose e incomprensibili lacerazioni tra la funzione operativa-gestionale e la funzione politica di indirizzo. La macchina comunale è probabilmente ai minimi storici di personale e di efficienza. In Comune, ormai, manca tutto, il ché si traduce in un disservizio per i cittadini, anche per il disbrigo di pratiche di ordinaria complessità.
Dopo la prima elezione della Sindaca Medau, il disastro che oggi si è concretizzato in tutta la sua gravità è, a nostro avviso, da imputare anche agli Assessori e ai Consiglieri secondo il ruolo pubblico ricoperto, nessuno escluso, nessuno esente da responsabilità. In questi anni, nei rapporti con il personale, tutta la squadra ha contribuito (in testa la Prima Cittadina) al delinearsi di questa rovinosa e fallimentare linea politica. Visti gli esiti così negativi, è evidente che l’amministrazione non ha mai considerato i propri dipendenti come delle risorse e, da subito, si è caratterizzata per l’approccio impositivo, dimostrandosi incapace di ascoltare e di saper andare incontro alle esigenze dei dipendenti in modo da creare le migliori condizioni di lavoro. Un rapporto tra il personale e la dirigenza politica corretto, dettato dall’autorevolezza, avrebbe ottimizzato i ruoli ed esaltato, valorizzandole, le competenze e la professionalità dei singoli. Questo è mancato. Emblematico e paradossale il fatto che, guardo caso, hanno chiesto di essere trasferiti dalla sede sotto casa anche diversi dipendenti residenti a Pula.
In questo disastroso contesto, dov’è la Sindaca? Dove sono gli Assessori, dove i Consiglieri? Per quale ragione si continua a sostenere e difendere scelte per nulla confacenti con le esigenze della cittadinanza, come se nulla accadesse? Con quale protervia si continua a “tirare a campare“ ? Perché si continua a far finta di niente, anzi, a millantare credito sui social per autoilludersi che qualche like possa ridimensionare la debacle? Chi amministra per il bene supremo dei cittadini dovrebbe avere il coraggio di dire No!… e dissociarsi apertamente con atti concreti, abbandonando il frondismo parolaio che certo non fa onore, anzi, dà l’impressione che chi lo pratica è incollato alle sedie per tutelare posizioni ad uso e consumo personale e di comodo. Dov’è la tanto evocata trasparenza di inizio mandato? Per correttezza verso i cittadini, si dovrebbe avere l’onestà intellettuale di rappresentare la situazione così come si connota, e non di far finta che tutto vada a gonfie vele.
Gentile Sindaca, cari Assessori e Consiglieri di maggioranza, il tempo si fa stringente e non c‘è davvero più tempo per bluffare. Le procedure previste dalla legge non possono essere surrogate dai “ mi piace“ collezionati sui social. Sappiatelo!
I CONSIGLIERI DI MINORANZA