Pregiatissima Sindaca,
In questa ultima settimana abbiamo diradato gli interventi su Pulaonline, non certo per mancanza di argomenti, ma per dare ai nostri lettori la possibilità di concentrarsi su tematiche regionali, ben più importanti degli spunti che Lei quotidianamente ci fornisce per discutere sulla Sue performance.Le consultazioni di domenica 24, a prescindere dai risultati, andranno infatti a incidere anche sul futuro della nostra comunità, ed è bene che gli elettori rivolgano la loro attenzione su chi dare la loro fiducia.
Il nostro sguardo, comunque, rimane sempre attento sulle problematiche locali e sull’operato dell’Amministrazione. In questi giorni, come Alice nel paese delle meraviglie, l’abbiamo vista annunciare le festività del carnevale con grande slancio, con abbondanza di appuntamenti, comprese le immancabili zeppolate, a confermare una tradizione dove da anni Lei è la protagonista indiscussa.
L’abbiamo vista anche nei filmini che la riprendono mentre allieta la compagnia degli anziani, o meglio l’ esigua rappresentanza che ha aderito all’iniziativa, mentre al ritmo della canzone “Brigitte Bardot Bardot” si esibisce in un estemporaneo e allegro “trenino danzante” , naturalmente con lo sguardo rivolto agli obiettivi dei telefonini che in tempo reale hanno divulgato la sinuosa coreografia sui social, a cui Lei si appella per ogni Suo gesto, sia per compiacersi, sia per vedere l’effetto che fa.
In tutto questo gioire un po’ di circostanza, per non dire surreale, c’è un aspetto che però stride con un altro tipo di clima, opposto al carnascialesco, quello che affligge una parte considerevole della nostra comunità: ci riferiamo al personale degli scavi di Nora che per il quinto mese consecutivo non riceve lo stipendio. Un disagio di cui riteniamo come unica responsabile Lei, Sindaca. E lo ricordiamo soprattutto per aver constatato con quanto slancio e soddisfazione salutò l’arrivo della nuova cooperativa in sostituzione della Coptur, realtà storica del mondo imprenditoriale di Pula che ha gestito il sito archeologico per circa 30 anni. Secondo le sue dichiarazioni, i nuovi gestori avrebbero dovuto risolvere tutti i problemi e migliorare le professionalità del personale. Oggi i fatti parlano più di qualsiasi parola: il personale è in bolletta, quelli che erano soci, quindi imprenditori, sono diventati dipendenti, e a questa situazione di per se disastrosa si devono aggiungere i ritardi nei versamenti degli incassi dei biglietti nelle casse comunali. Come mai tutto questo è potuto accadere nonostante tra le Sue Consigliere Comunali e tra le Sue più strette collaboratrici ci sia chi dovrebbe conoscere tutto sulla gestione degli scavi, non foss’altro perché è stata dipendente della storica cooperativa per 30 anni? In più occasioni, anche con interrogazioni consiliari, abbiamo denunciato pubblicamente la necessità di una verifica degli adempimenti, comprese le tempistiche ricomprese nel capitolato che aveva portato la nuova cooperativa a vincere la gara d’appalto. Lei ha svolto questo ruolo istituzionale di controllo e garanzia a tutela dell’ ente? E tuttavia, se oggi i dipendenti si trovano in queste condizioni, a nostro avviso ci sono state palesi inadempienze anche da parte Sua.
Ecco perché diciamo che la Sua allegria è così contrastante rispetto alla grave situazione che Le abbiamo ricordato, e purtroppo, di questi tempi, c‘ è poco di che gioire: è o non è a conoscenza del disastro degli Uffici Comunali che stanno funzionando per inerzia, a singhiozzo ancora per chissà quanto tempo? è o non è a conoscenza delle chiusure in massa dei negozi e delle attività produttive del territorio, del manifesto di disagio del mondo agricolo e pastorale? Francamente rimaniamo esterrefatti della Sua superficialità. Per esorcizzare queste difficoltà, frutto della sua inettitudine amministrativa, ogni occasione è buona per somministrare ai cittadini spicciole azioni soporifere, propinate sotto forma di feste e festicciole, naturalmente a carico dei contribuenti, come nel caso delle a dir poco fallimentari feste natalizie da poco trascorse costate 40.000 euro.
Ancora una volta ci dispiace, nostro malgrado, richiamarla alla realtà. Si faccia carico delle difficoltà in cui versano questi lavoratori che gestiscono un bene che amministrativamente dipende dal Comune. Come hanno fatto i nostri pastori, speriamo che anche gli operatori del sito archeologico, per far valere i loro diritti, non debbano bloccare la strada che porta a Nora. Se dovesse accadere, sappia che la responsabilità di un’azione che non avrebbe precedenti sarà tutta Sua.
Cordialmente
I CONSIGLIERI COMUNALI
Angelo Pittaluga, Donatella Fa, Francesca Toccori, Elisabetta Loi, Andrea Abis