PRENDIAMO SPUNTO DELL’OPINIONE DI UNA NOSTRA CITTADINA PER PARLARVI SULL’OPPORTUNITA’ DI CERTE SCELT.E
Gentilissima Signora Stefania,
in merito al suo post riferito al giardinetto che l’Amministrazione sta realizzando all’ingresso del paese prima del ponte sul rio Pula, post che è stato da Lei inserito a commento dell’ultimo nostro articolo pubblicato su Pulaonline, innanzitutto vorremmo concordare con la sua osservazione: forse era il momento meno propizio per spendere 85 mila euro.
Vorremmo ricordare che l’opera è stata concepita nel mese di febbraio e, nonostante le problematiche connesse alla pandemia CoVid stessero cambiando il mondo, come se nulla stesse accadendo, l’ Amministrazione ha continuato per la sua strada, spendendo questi soldi senza tener conto che le priorità erano (e continuano ad essere ) di ben altra natura e portata.
In molti comuni della Sardegna e della penisola le Amministrazioni, sensibili all’accorato il grido di dolore dei titolari delle attività produttive che chiedevano e chiedono un sostegno per la ripartenza delle loro attività, hanno preso ben altri impegni.
Se ha seguito le nostre proposte, ricorderà che anche in questa circostanza, noi Consiglieri della minoranza abbiamo dato la disponibilità a collaborare chiedendo una rimodulazione delle opere pubbliche non prioritarie, e di destinare le risorse previste per realizzarle al sostegno delle imprese. Il Comune di Pula, al di là di quanto previsto dal Governo Centrale, invece, non solo non ha rimodulato le opere pubbliche ma, nel silenzio del lockdown, ha trovato evidentemente più opportuno e necessario per la comunità pulese spendere ben 85 mila euro di soldi pubblici in giardinetti e in camminamenti in cemento.
Questo modo d’agire, politicamente, lo giudichiamo vergognoso e irresponsabile. Questa condotta certifica l’inadeguatezza di chi non è stata neppure sfiorata dal drammatico problema che si stava materializzando giorno dopo giorno, e non ha nemmeno avuto la percezione di quelle che sarebbero potute essere le priorità in un momento così difficile. Ci stiamo riferendo a chi è alla guida del nostro paese e che, a suo tempo, pandemia a parte, si fece carico di assicurare alla comunità una crescita del progresso e del benessere. Le stesse considerazioni e responsabilità, sono da condividere, ciascuno per il suo ruolo, tra i membri dell ‘intera maggioranza, senza distinguo tra Assessori e Consiglieri, ormai ridotti a ruolo di acritici yes man nel momento di sollevare la mano per assecondare qualsiasi iniziativa della Prima Cittadina, senza sollevare alcuna obiezione.
Gentile Signora, teniamo ad evidenziare che la minoranza in più occasioni si è indignata e si è opposta per le scelte fatte dall’Amministrazione, che hanno portato alla realizzazione di opere pubbliche non essenziali e sulle quali si sarebbe potuto attendere tempi migliori o addirittura cambiare programma, soprattutto se realizzate utilizzando risorse non sufficienti e contingentate: ricorderà sicuramente le nostre battaglie per la contrazioni di debiti per milioni di euro, che ricadranno sulle generazioni e Amministrazioni future. Non le sarà certo sfuggita, inoltre, la vicenda del c.d. “bosco delle storie” che la nostra Sindaca, anche recentemente, ha menzionato decantandone le bellezze, dimostrando ancora una volta di vivere fuori dalla realtà. La grande fantasia della nostra prima cittadina, trascura il particolare di non poco conto che ancora oggi quello spazio è delimitato da una rete metallica simile a quella utilizzata negli ovili. Dopo oltre un anno, al suo interno, troviamo il blocco servizi igienici ancora incelofanati, che fa coppia con quello di Via XXIV maggio proprio dietro la Piazza del Popolo che giace li da quasi due anni.
E’ a conoscenza della nostra opposizione alla realizzazione della fontana in Piazza del Popolo, di fronte al palco dove si tengono gli spettacoli estivi? Anche qui è prevista una spesa di oltre 100 mila euro, una follia per un’Amministrazione che nella stessa piazza non riesce neppure a curare qualche metro di prato verde. Purtroppo l’importante è “far finta di fare”, soprattutto se questo “nulla” si presta a pompose inaugurazioni con fascia tricolore, articoli sulla stampa, interviste, foto e video.
Per non parlare del giardinetto prospiciente alla sede dei Vigili che ha tolto preziosi parcheggi in prossimità del Comune ma che, secondo la Sindaca, è una delle opere “green” che contribuisce all’eliminazione del CO2 nel mondo.
Per quanto riguarda i controlli connessi al CoVid, pensiamo che la Polizia Locale, con l’organico all’osso, nonostante l’impegno degli agenti, possa fare ben poco: sarà già un miracolo se riuscirà a garantire un minimo di vigilanza nella viabilità. Anche in questa incresciosa situazione ci sono precise responsabilità dell’Amministrazione che in 5 anni ha permesso la desertificazione degli organici senza aver messo in campo un’ oculata programmazione per sostituire gli agenti che, all’impiego nel Comune di Pula, hanno preferito lavorare in altri comuni.
In conclusione, come vede, indignarsi e opporsi con impegno non può incidere sulla condotta amministrativa. Lo si può fare solo informando e sensibilizzando la pubblica opinione sulle decisioni che vengono esclusivamente prese dalla maggioranza. Il nostro ruolo di vigilanza e controllo ha sempre evidenziato, e continuerà a farlo nei modi consentiti dalla legge, gli aspetti che a nostro avviso non sono in sintonia con un criterio che sia rivolto al bene del paese, come abbiamo fatto anche in questa circostanza; ma quando si continua imperterriti a spendere e spandere risorse pubbliche con tanta nonchalance, purtroppo non resta altro che aspettare il miracolo, sperando che finalmente l’Amministrazione in carica si decida di smetterla di tirare la carretta alla meno peggio e iniziare un percorso virtuoso, oppure, e crediamo sia l’opzione più realistica, rassegnarsi in attesa di tempi migliori.
Nel ringraziarla per la sua attenzione, ci auguriamo che la sua perplessità espressa per la realizzazione di questa opera pubblica, da quanto ci risulta condivisa da molti cittadini, da una sola voce solista venga estesa al coro: l’ aperto dissenso, in paese, è ancora di là da venire, vigente la prassi del mugugno di sottofondo. Se come lei, la franchezza e il coraggio di dire apertamente quello che si pensa, in toni civili e corretti come Lei ha fatto, forse molte risorse pubbliche avrebbero potuto avere una diversa ricaduta sulla nostra comunità.
I CONSIGLIERI DI MINORANZA