Dopo quasi 5 anni dall’avvento dell’“era Medau”, la gestione degli Uffici del Comune è ormai giunta ad una situazione a dir poco preoccupante. Si intravvede il rischio che la continuità amministrativa proceda sempre di più a singhiozzo, causando gravi ritardi negli adempimenti e nelle procedure; persino il disbrigo delle pratiche quotidiane sta diventando
un’incognita.
La mancanza di autorevolezza politica e amministrativa della Sindaca, sostituita da una forma di autoritarismo, del tutto fuori luogo, che rasenta l’arroganza, la consideriamo una delle cause principali della fuga inarrestabile del personale.
Facciamo qualche esempio: l’Ufficio Finanziario, è ormai allo sbando per la mancanza, da oltre un anno, del responsabile del servizio. A nulla è valsa la spasmodica ricerca ricerca del personale, sempre andata a vuoto, una constatazione che ci fa capire che, ormai, Pula non è una sede ambita. Per sei mesi l’importante servizio è stato retto dal provvidenziale impegno e disponibilità di un’impiegata di Pula che ha permesso all’ente di chiudere il bilancio ed evadere importanti scadenze. Una parentesi probabilmente finita, una volta preso atto dell’incapacità della Sindaca di trovare delle soluzioni, ma questa è solo una nostra personale opinione e intuizione.
Nel frattempo la Sindaca pare stia cercando di nominare responsabile dell’Ufficio Finanziario lo stesso funzionario dell’Ufficio Turismo. Non riusciamo francamente a capire su quali specifici criteri sia stato dato tale incarico. Per quanto riguarda il diretto interessato, una cosa è certa: se decidesse di assumere un compito così gravoso ne apprezziamo il coraggio. Sarà sicuramente consapevole di rischiare in prima persona. Sappiamo tutti che, possibili errori contabili e normativi sono sempre dietro la porta anche per chi conosce bene la materia e si occupa di questo lavoro avendolo svolto da sempre con le competenze che gli derivano da una specifica formazione professionale. Se decidesse di accollarsi, di punto in bianco, un onere così pesante, ci auguriamo che, prima di accettare il nuovo incarico, il funzionario, faccia le dovute valutazioni dei rischi.
Nel ritenere la Sindaca artefice di questa scelta, con la responsabilità che ne deriva da un punto di vista sia politico che amministrativo, preannunciamo che il nostro ruolo di controllo sarà ancora più stringente, nella speranza di non dover riscontrare delle anomalie ed essere, nostro malgrado, costretti alle dovute segnalazioni agli Organi Istituzionali preposti.
Un altro settore in liquidazione è l’ufficio di Vigilanza. Dopo la dichiarata volontà del nuovo Comandante di andare a ricoprire un incarico in un altro comune, a cui si aggiunge il fatto che l’unico vigile precario ha vinto un concorso, nella sede di via S. Croce rimarranno solo i mobili, le sedie e le giacenze amministrative che avranno la necessità di anni di lavoro per essere smaltite. Anche in questo caso, tutto nasce dalla rimozione dell’incarico di responsabilità della precedente Comandante, trasferitasi prontamente in un altro Comune dopo che la Sindaca le aveva revocato l’incarico. Da quel momento in poi il Settore Vigilanza è diventato una realtà virtuale, gravato da problemi non certo imputabili ai comandanti o ai singoli agenti, ma al pessimo rapporto con l’Amministrazione ed in prima persona con la Sindaca, incapace quest’ultima di trovare una forma di dialogo costruttivo e collaborativo con il personale. Nel considerare la delicatezza delle pratiche trattate dall’Ufficio Vigilanza, immaginando che quelle da evadere, risalenti ai disastri dei varchi ZTL di due estati fa, siano ancora parecchie e debbano essere ancora smaltite, ci auguriamo che il personale, a partire dal Comandante, si sia tutelato è abbia messo in evidenza che questa criticità è dovuta principalmente alla mancata programmazione e al conclamato
dilettantismo della Sindaca nel gestire la cosa pubblica.
Un passaggio obbligato nella complessiva visione e valutazione della macchina amministrativa riguarda l’Ufficio Anagrafe. Come preambolo di una situazione ormai fuori controllo c’ è stata la riduzione dell’orario al pubblico al minimo storico, cui è seguita in alcuni giorni non previsti la chiusura per mancanza di personale. Come può fare un comune come il nostro a ridurre in maniera così drastica un servizio di tale importanza? In questi giorni abbiamo assistito ai commenti di numerosi cittadini imbufaliti per avere visto sfumato un giorno di ferie, un permesso dal lavoro, addirittura l’inutilità di un viaggio dalla penisola per poter sbrigare alcune pratiche. Nel caos generale, si è rivelato un palliativo la disponibilità di un numero per gestire le emergenze.
Non ci sono parole per giustificare questa situazione, perché sono i fatti che parlano, testimoniando che i risultati nefasti di scellerate e irresponsabili politiche amministrative e gestionali della cosa pubblica, sono in antitesi con i buoni propositi che si leggevano nel capitolo dedicato “all’innovazione e all’efficienza amministrativa” nella brochure compilata dalla Sindaca in campagna elettorale. Tra le proposte di allora riportiamo integralmente alcuni passi: “potenziare le nuove tecnologie e rendere perciò più accessibili ai nostri concittadini tutti i servizi comunali” ….“.Rendere agevole per tutti i nostri concittadini l’accesso ai servizi comunali, valorizzando il personale amministrativo ed operativo perché possano, in modo più immediato, offrire risposte e soluzioni ai quesiti posti dagli utenti”…
Sono passati quasi 5 anni, e i risultati ottenuti sono purtroppo evidenti.
Ogni ulteriore commento da parte nostra appare superfluo.
Ulteriori valutazioni e giudizi li lasciamo ai cittadini.
I CONSIGLIERI COMUNALI
Angelo Pittaluga, Donatella Fa, Elisabetta Loi, Andrea Abis, Francesca Toccori