Sono trascorsi solo pochi giorni da quando si è creato il caso della ZONA ARCHEOLOGICA DI NORA e della sua, per il momento, evitata CHIUSURA.
Ora senza voler ritornare sull’argomento della PESSIMA ED ENNESIMA FIGURACCIA incamerata dalla Sindaca che ancora una volta ha messo in evidenza la sua “allegra” gestione certamente evitabile se avesse utilizzato un minimo di buon senso, ma alcuni chiarimenti sono necessari e indispensabili, lo dobbiamo ai cittadini pulesi che al pari di noi sono costernati di fronte alle ripetute inefficienze dei nostri amministratori.
Non paga di ciò, ad evitare ulteriori danni come quello della annunciata chiusura, i dipendenti della cooperativa con una vera e propria doccia fredda, avevano già nei giorni precedenti ricevuto il preavviso di licenziamento, ha chiamato in soccorso UNA delle associazioni di categoria delle guide turistiche e NON l’associazione come ha voluto far intendere, in quanto di queste associazioni ne esistono diverse con pari rappresentatività. Diciamo che ha chiamato quella presieduta dall’amica di turno che in questo modo ha evitato oltre al danno anche la beffa, in quanto fin dalle prime ore del mattino di giovedì 3 ottobre alcuni pulmann con i crocieristi appena sbarcati che avevano già acquistato l’escursione per Nora si sono visti, esterrefatti, il cancello sbarrato con un inspiegabile messaggio che annunciava l’apertura ritardata.
Naturalmente si trattava di una evidente e imbarazzante giustificazione determinata dalla scadenza dell’ennesima proroga che ha costretto alla perentoria cessazione del rapporto contrattuale con la cooperativa che gestiva il sito archeologico.
A questo punto, per puro senso di responsabilità e per restituire quel senso di verità e trasparenza di quello che dovrebbe essere una corretta e sana amministrazione della cosa pubblica, chiariamo subito le ragioni per le quali si è arrivati a questa situazione, non certamente supportando il cumulo di goffe giustificazioni al limite dell’inverosimile che la Sindaca ha sciorinato in questi giorni, anche pubblicamente, con le dichiarazioni sulla stampa e sui social in risposta alle inevitabili polemiche e accuse scatenate dall’increscioso episodio che ha costretto i dipendenti ad attivare una sorta di autogestione a titolo gratuito per consentire ai visitatori di continuare a godere della bellezza di Nora.
Dovete sapere, cari amici di Pula On Line, che l’amministrazione comunale di Pula con determinazione n°289 del 31 marzo 2018, rettificata dalla determinazione n°711 del 28 agosto 2018, aggiudica definitivamente la gara per il SERVIZIO DI GESTIONE, VALORIZZAZIONE E TUTELA DEL MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO E DELL’AREA ARCHEOLOGICA DI NORA a “La Memoria Storica – Società Cooperativa” per un importo di € 431.598,69 IVA inclusa, con scadenza naturale al 31 dicembre 2018.
Con una prima determinazione n°1090 del 28/12/2018 il responsabile di servizio, accorda una proroga tecnica di 3 (tre) mesi dal 01/01/2019 al 30/03/2019 in quanto prevista nel bando di gara e perchè prevista anche dal codice degli appalti (d.lgs 50/2016), il quale a tale riguardo, con l’art. 106, comma 11, stabilisce che: “……. La proroga è limitata al tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l’individuazione di un nuovo contraente……..”.
In questi 3 mesi la GIUNTA COMUNALE con deliberazione n°32 del 15 marzo 2019 delibera di proporre al CONSIGLIO COMUNALE di affidare la gestione dei servizi culturali alla Fondazione Pula Cultura Diffusa, alla quale nel frattempo sempre con propria deliberazione n°213 DEL 19/12/2018 trasferisce 40.000,00 euro, approvando anche lo schema di convenzione e la relazione economica dei servizi di gestione del sito Archeologico di Nora, del Museo Civico Archeologico e del Teatro Maria Carta.
Pertanto a discapito della “inesattezza” che afferma la SINDACA, la quale su FACEBOOK di fronte ad una richiesta di chiarimenti da parte di una cittadina risponde testualmente:
“Come ben sa ci sono funzioni politiche (indirizzo e controllo, le nostre) e gestionali (procedure e atti amministrativi degli addetti ai sevizi)………Per questo motivo non potevamo entrare nel merito e “risolvere” noi parte politica.
Qui casca l’asino, perchè la “parte politica” e cioè la GIUNTA COMUNALE ha dato indirizzi precisi e cioè di TRASFERIRE ALLA FONDAZIONE, con la deliberazione sopra richiamata, NORA, IL MUSEO ED IL TEATRO.
Poi prosegue arrivando addirittura al paradosso quando afferma “….di sicuro, da parte nostra appena appresa la notizia che il contratto scadeva il 30 settembre anziche il 31 dicembre…….“
Ma come ????
Dopo avere effettuato una prima proroga, dal 01/01/2019 al 30/03/2019 come sopra evidenziato, ne sono state accordate altre due e cioè:
- determinazione n°163 del 15/03/2019 – PROROGA dal 01/04/2019 al 30/06/2019;
- determinazione n°457 del 25/06/2019 – PROROGA dal 01/07/2019 al 30/09/2019;
Come fa la Sindaca a non essersi accorta che il 25 giugno è stata firmata una PROROGA di 3 MESI fino al 30 settembre 2019 ???? E mai possibile che il SINDACO non verifichi l’attività amministrativa dell’ente che amministra ???
Come è stato possibile accordare PROROGHE per ben 9 mesi, quando per la LEGGE ITALIANA la PROROGA costituisce strumento del tutto eccezionale e con una durata massima di 6 (sei) mesi.
Come è possibile che la GIUNTA COMUNALE abbia impartito l’INDIRIZZO di trasferire la GESTIONE DI NORA alla FONDAZIONE e poi abbia messo nelle condizioni il malcapitato funzionario di turno di ricorrere ripetutamente all’istituto della PROROGA, violando anche il codice degli appalti, per non incorrere nella chiusura del sito molto tempo prima di quello che invece stava per succedere nei giorni scorsi prima che il senso di responsabilità e dignità dei lavoratori ponesse rimedio.
E si, cari amici, perché il povero funzionario, che oggi agli occhi di tutti, complice uno “scaricabarile” senza precedenti, è stato additato come l’unico responsabile di questa situazione, in realtà è quello che ha evitato che la chiusura del sito avvenisse fin dalla scadenza della prima proroga e cioè dal 01/04/2019, in quanto a quella data la GIUNTA COMUNALE aveva già stabilito di non dover procedere più all’affidamento della gestione tramite GARA D’APPALTO bensì attraverso il trasferimento alla FONDAZIONE.
In tutto questo pasticcio gli unici ad averci rimesso sono i poveri dipendenti della cooperativa i quali oggi sono costretti ad operare a titolo gratuito ben sapendo che i 10 giorni promessi potrebbeo essere destinati diventare molti di più.
Ma la responsabilità di questa ennesima e mortificante situazione per PULA è imputabile esclusivamente al dilettantismo con il quale Sindaco e la sua Giunta stanno amministrando la nostra cittadina.
Quindi smettetela di raccontare fandonie, sono 5 anni che tirate a campare in questo modo, creando danni irreparabili mettendo un intero paese alla berlina di fronte all’imbarazzo di tutti quelli che ci guardano.
LA REDAZIONE