PULA: LA FORMULAZIONE DI UN BILANCIO DOVE LA CHIAREZZA MANCA, CERCHIAMO DI SPIEGARE IL PERCHÉ.

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Consiglio Comunale

Giovedì 29 luglio si è tenuto un importante Consiglio Comunale sull‘Assestamento di Bilancio

Intanto, da una prima panoramica del Consiglio, notiamo che dopo le nostre ultime osservazioni la Sindaca ha provveduto a dare un posto più “istituzionale”  alla presidente del Consiglio,  che stavolta  sedeva a fianco della Segretaria Comunale. A dire il vero, anche questo non sarebbe il suo posto, ma  lo consideriamo già un grosso passo avanti. In questi anni siamo stati abituati che prima di lei (la Sindaca) non può esserci nulla e nessuno, ed anche ai suoi collaboratori più stretti può al limite  essere concesso  uno “strapuntino” in piccionaia, stando attenta che non si faccia in alcun modo ombra alla sua dirompente figura da attrice protagonista.

Sempre da una  panoramica del Consiglio, abbiamo notato l’assenza cronica dell’Assessore Farneti,  che probabilmente  in questo modo intende  dimostrare il suo dissenso verso qualcosa  che di preciso  non è  dato sapere. Vorremmo dire all’ Assessore, amante com’ è  delle citazioni e degli aforismi usati su fb per lanciare messaggi poco chiari che si prestano a diverse interpretazioni,  che “chi è assente ha sempre torto… ” e gli rincariamo pure la dose facendogli presente che essere “pavidi politicamente” non paga. Chi ha idee e chi dissente deve avere il coraggio di manifestarle nelle sedi in cui è  stato chiamato dai cittadini a rappresentarli, ovvero  nel Consiglio Comunale, e conseguentemente, nella Giunta Comunale, dove  ad oggi Farneti ha  collezionato un numero di assenze da guinness dei primati. Tutto il resto che contraddistingue  la sua attività politica di uomo di partito  avrà pure  un valore se speso  in un contesto   di chiacchiere da bar o di riunioni conviviali tra amici. Purtroppo per lui pensiamo che il suo agire sia totalmente  privo di concreti significati pratici e politici in altra sede.

Ma torniamo al Consiglio. Diversi sono stati gli interventi delle consigliere Fa e Loi e del consigliere Abis. Come ormai da 7 anni a questa  parte, hanno lamentato le mancate risposte sui quesiti  e sugli argomenti riconducibili al Consiglio. Un comportamento antidemocratico finalizzato a comprimere i diritti e i doveri della minoranza ai quali la legge e gli elettori affidano un compito di controllo. Nello specifico, i Consiglieri hanno messo in evidenza che dai documenti agli atti, in molte parti non si può seguire un ragionamento logico perché  inficiati da errori grossolani che li rendono poco chiari e fumosi; un aspetto non di poco conto quando si parla di numeri e di soldi pubblici. Una per tutte, la situazione contabile della “Pula Servizi”, dove da anni la minoranza chiede che su questa società  si faccia chiarezza politica e contabile. La Sindaca quando ne parla sembra che si riferisca a un qualcosa che non appartiene al Comune. Con l’interesse che finora ha riposto su questa realtà, sembra la percepisca come un “bubbone” da estirpare e quindi da rottamare al più presto. Bisognerebbe ricordarle ogni tanto che il maggior azionista della “Pula Servizi” è proprio il Comune di Pula  (60%) e che è  il braccio  operativo grazie  al quale  si eseguono  i lavori di manutenzione  per conto dell’ ente,  e soprattutto, da quando esiste, ha dato e dà  lavoro a diversi padri di famiglia che non meritano certo questo suo disinteresse. Per questo la invitiamo a prendere nuovamente in mano personalmente la situazione, e a dare ai consulenti (che oggi ci sono e domani chissà),  il solo ruolo di tecnici che rispondono alle esigenze e ai dettami della parte politica. Le scelte politiche, appunto,  e di conseguenza la responsabilità di quello che potrà accadere saranno solo quelle della Sindaca, della sua maggioranza e di ogni suo componente che forse, bontà sua, nonostante le nostre sensibilizzazioni, non ha  neppure percepito quello che poterebbe succedere in caso di soppressione della “Pula Servizi “.

Non entriamo in merito sugli aspetti contabili del caso perché molto tecnici.  Abbiamo chiesto delucidazioni alla Sindaca (che è anche Assessora al Bilancio), alla Segretaria Generale, alla Responsabile dell’Ufficio Finanziario, alla Revisora del Comune: purtroppo ad oggi non abbiamo avuto risposte esaurienti, ma ci siamo sempre dovuti accontentare delle spiegazioni del Consulente della Sindaca che sembra sia diventato il “deus ex machina” del Comune. Nonostante questa sua prerogativa assegnatagli dalla Prima Cittadina, neanche il suo argomentare ci ha convinto, e per tale ragione  abbiamo intenzione di riproporre le nostre istanze.  Il Consulente, purtroppo, al di là delle parole e dei consigli che dispensa a tutti, non firma niente, e di nulla, effettivamente,  è  responsabile.  

La consigliera Fa, ancora una volta, ha richiesto chiarimenti sulle iniziative intraprese dal  Comune per incassare gli oneri di urbanizzazione della “lottizzazione Guventu”. Oltre che un aspetto contabile riconducibile a un grave danno all’erario, riteniamo il mancato incasso una forte ingiustizia sociale. C’è infatti chi ha pagato e chi invece cerca di farla franca, e tra questi, guarda caso,  c’è qualche furbetto che ha  pure  maggiori debiti nei confronti del Comune.  

Durante il Consiglio abbiamo volutamente trattare un altro argomento riconducibile ai 900 mila euro incassati come oneri di urbanizzazione dell’Is  Molas nell’anno 2021.  Come previsto dalla legge questa somma e come proposto da noi,  l’Amministrazione la potrebbe destinare all’emergenza Covid e quindi a sostegno e  ristoro delle attività produttive. Come hanno  ben messo in evidenza le Consigliere , oltre alle somme provenienti dallo Stato, una delle poche risorse utilizzate per sostenere le imprese è stata quella indicata  nella delibera di giunta comunale in cui venivano destinati 10.000 euro ai Frati del convento di Fra Nazareno, colpiti dalla   contrazione dei pellegrinaggi e quindi da una mancata  fonte di sostentamento. 

Come ultima ciliegina sulla torta, dobbiamo mettere in evidenza il piagnisteo della Sindaca sulla cronica mancanza di soldi. Anche qui bisogna, anzi   è doveroso, smentire questa narrazione. Le risorse che sono venute meno con la pandemia, per la maggior parte, sono state compensate da appositi interventi dello Stato: per esempio i mancati introiti di 375.000 euro  della tassa di soggiorno sono stati tutti compensati dal Governo  Nazionale. Ma quello che chiarisce tutto è  che da questa seduta del Consiglio si sia  messo in evidenza che il Comune ha chiuso l’ assestamento di bilancio  con un saldo di cassa di 10 milioni di euro,  alla faccia dei piagnistei! Questa enorme somma non fa  che mettere   in ulteriore  evidenza il fallimento dell’Amministrazione Medau che, nonostante le risorse disponibili, non riesce a spenderle perché non è stata in grado di portare a compimento nemmeno  le opere che gli sono state lasciate dai predecessori  per essere ultimate. 

Il Consiglio si è poi concluso con il punto all’ordine del giorno sullo studio del comparto urbanistico  denominato “Baia di Agumu”.  Sicuramente un aggravio di spesa e di burocrazia deriva dal PUC recentemente adottato e su cui, per il bene di Pula,  si auspica una rapida conclusione. Si è consapevoli, tuttavia,  che per le discutibili scelte fatte dall’Amministrazione comunale, questo strumento   difficilmente  vedrà la luce. Sull’argomento ha preso la parola il Consigliere Abis annunciando il voto a favore della minoranza con la speranza di vedere presto un cambio di passo in tutto il litorale.

In conclusione, chi avrà  la curiosità  e la pazienza  di leggere questo resoconto, si accorgerà che i toni trionfalistici che la Sindaca non perde occasione  di utilizzare in ogni frangente della sua attività pubblica sono spicciola propaganda: questa  che proponiamo ai cittadini è  l’altra versione della storia, senza aver timore che possa essere smentita da quella edulcorata da book fotografici e slogan ad effetto quotidianamente nei social.

I CONSIGLIERI DI MINORANZA 

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