Gentile Prima Cittadina,
Con lo spirito di collaborazione che ci ha sempre contraddistinto, evidenziamo delle criticità che Lei, per il ruolo che ricopre, ha il dovere di farsi carico.
A tutt’ oggi vediamo ancora troppa gente in giro, nonostante i divieti del DPCM e gli sforzi che, ovviamente, Le riconosciamo e di cui, per la parte e il ruolo che ci compete, siamo grati: le ordinanze limitative, la sanificazione delle strade principali, l’utilizzo dei barracelli per diffondere messaggi, la lettera ai rappresentanti dei condomini, sono provvedimenti che trovano il nostro pieno assenso. C’è però una criticità che Lei, nonostante i nostri suggerimenti, a quanto ci risulta, fa finta che non esista, rappresentata DAGLI ANZIANI E LE PERSONE FRAGILI CHE NON HANNO UN VALIDO SUPPORTO FAMILIARE.
Non certo per una personale benevolenza nei confronti di questi cittadini, ma per una imprescindibile priorità e dovere istituzionale, occorre che la regía di queste iniziative sia comunque pubblica. Poi sta Lei scegliere la strada da intraprendere, sia coinvolgendo le associazioni di volontariato o sia occupandosene in maniera diretta con gli operatori del Servizio Sociale. Pertanto, considerata la numerosa presenza di Associazioni nel territorio che hanno sempre dimostrato una grande sensibilità, ci chiediamo come mai in piena emergenza, non siano state ancora coinvolte.
Sicuramente, non è un compito che può essere affidato all’insegna dell’improvvisazione, ma a Pula per fortuna ci sono delle associazioni ben strutturate che potrebbero assolvere benissimo questo compito. Comunque qualora non volesse farlo o non fosse in grado di farlo, Le diamo ancora un altro suggerimento. Potrebbe estendere questi servizi alle cooperative che già operano nel comune abilitate a gestire servizi per gli anziani. Ha sempre speso decine di migliaia di euro per amenità senza nessun ritorno per la comunità, forse è arrivato il momento di mettere qualche migliaia di euro del bilancio comunale per dei servizi che, oggi, riteniamo essenziali.
Per dare seguito alle parole della sua pagina social e dei suoi videomessaggi, deve per forza colmare questa grande lacuna organizzativa.
Oltre al servizio della spesa a domicilio offerta dai commercianti (che forse, in certi casi, sarebbe anche meglio supportare), ci sono altre piccole necessità inderogabili che costringono queste persone ad uscire, come ad esempio il ritiro delle ricette dal medico, andare in farmacia e alla posta. Tenga conto che non tutti hanno dimestichezza con Mail e WhatsApp, e quindi non possono usare il mezzo telematico. C’è poi da considerare che le cosiddette “ricette rosse” non possono essere spedite e necessitano per forza di un accesso nello studio medico e conseguentemente, nella farmacia. Sono le prescrizioni di cui usufruiscono maggiormente le persone fragili.
Vorremmo inoltre focalizzare l’attenzione sugli aspetti legati alla solitudine, una tematica che abbiamo già trattato in un precedente post. Basta solo rileggerlo. In questo caso vorremmo tranquillizzarLa perché, in effetti, non deve inventarsi nessuna “prima volta”: è sufficiente dare uno sguardo a quello che fanno gli altri Comuni. In molti Comuni c’è un numero verde con un operatore sociale che risponde al telefono in tutto l’arco della giornata, oltre allo sportello antistress c’è la la necessità di raccogliere le necessità quotidiane di queste persone.
Oltre alle Ordinanze Sindacali e in coordinamento ai controlli dei Forestali che stanno facendo un egregio lavoro, ci permettiamo di suggerirLe che anche la polizia locale effettui dei controlli a campione sulle strutture ricettive per verificare la reale osservanza delle disposizioni di legge. Soprattutto, in determinati orari, queste verifiche, darebbero l’idea di una vigilanza attiva del territorio. Abbiamo visto nell’ultimo post che anche Lei si sta muovendo in questa direzione. Per disincentivare comportamenti scorretti, sarebbe utile che Lei nei post quotidiani, oltre alle ordinanze e alle lettere che manda alle autorità sovraordinate al comune, comunicasse ai cittadini; il numero delle sanzioni e delle verifiche fatte nelle strutture alberghiere dalla Polizia Locale. Almeno in questa circostanza auspichiamo che ai fiumi di parole seguano fatti concreti.
Sicuri che in questo momento particolarmente difficile possa apprezzare anche il nostro contributo di proposte, Le auguriamo buon lavoro.
I CONSIGLIERI DI MINORANZA