La recente sentenza del TAR Sardegna merita un’attenta riflessione politica. Che il responso del giudice sia a favore dell’amministrazione guidata dalla Sindaca Medau è tutto da dimostrare: il TAR, infatti, non ha “bocciato” la nomina del Commissario come vuol far credere la diretta interessata, ma l’ha “congelata” dando il termine di approvazione del PUC entro 31 Maggio. Preso atto delle inadempienze dell’Amministrazione, nel dispositivo della sentenza si stabilisce, quindi, un termine perentorio oltre il quale la Regione eserciterà nuovamente i suoi poteri sostitutivi.
Valutata la situazione in modo oggettivo, le risultanze finali sono del tutto evidenti: la Sindaca non potrà più permettersi il lusso di fare “melina”, come ha fatto innumerevoli volte in quasi sei anni di mandato alla guida del paese. Purtroppo non è la prima volta che la Regione, a causa delle inadempienze del Comune, preannuncia di esercitare i poteri sostitutivi con la nomina di un Commissario ad Acta. Quella del gennaio scorso non è che l’ultima delle tante alle quali ci ha abituato in questi quasi 6 anni di mandato. Ricordiamo la diffida precedente, sempre in tema di PUC, dell’allora assessore regionale all’Urbanistica Erriu, le varie diffide per la presentazione dei bilanci fuori termine, la diffida per l’antenna della telefonia mobile, quella per adempiere alla procedura del cosiddetto Centro Commerciale nella zona artigianale.
Da oggi al 31 maggio mancano più o meno 100 giorni effettivi, che al netto delle feste comandate saranno, ad esser generosi, circa 70 lavorativi. Se il PUC verrà adottato, per Pula sarà un passo avanti. Noi ce lo auguriamo. Tuttavia ci chiediamo se dopo 6 anni di mandato si doveva arrivare all’ out-out del TAR. L’Amministrazione Medau sul PUC aveva creato in campagna elettorale delle aspettative molto suggestive sulle quali, oggi, continuiamo ad ignorare i contenuti. Abbiamo delle difficoltà ad immaginare quale sviluppo urbanistico si vorrà dare al territorio di Pula, dato che per adesso vediamo solo confusione e incertezza nelle scelte. La giravolta sulla individuazione dell’ area portuale, dopo che per 5 anni si è sempre parlato di un porto turistico ad Agumu, ora trasmigrata a Foxi, depone per una preoccupante indecisione da parte di chi, evidentemente, non ha sulla pianificazione del territorio idee chiare. A proposito del porto a Foxi, ci chiediamo se è stata fatta preliminarmente un’attenta valutazione tecnica, e soprattutto se si sa con quali risorse finanziarie verrà realizzato. Questo cambio repentino di ubicazione dà l’impressione che l’ultima scelta sia stata fatta non sulla base di in un interesse comune, ma piuttosto per puntellare gli equilibri interni di una maggioranza che al suo interno contiene gli strenui paladini della fantasiosa ipotesi di veder realizzare e decollare un porto turistico a Foxi, ovvero una struttura impattante nella foce di un fiume, a valle di una diga che prima o poi sarà conclusa, in un areale SIC, sia nella parte a terra che nello specchio acqueo prospiciente.
Il PUC nostrano sta diventando un pozzo senza fondo di risorse pubbliche: ormai siamo arrivati a circa 800 mila euro, e la cifra a nostro avviso è destinata a lievitare perché molti studi che sono alla base del Piano Urbanistico dovranno essere rifatti di sana pianta. Infatti l’inerzia e la lungaggine dell’Amministrazione durata anni, costringerà i tecnici ad aggiornare i dati, dal momento che quelli risalenti a 5 anni fa, quando si mise mano al nuovo PUC, non sono più attuali e quindi utilizzabili.
La Sindaca nel suo trionfalistico post afferma che “Pula decide del suo sviluppo, della sua storia, della sua pianificazione”, parole che ci sentiamo di condividere appieno. Le sfugge, però, un particolare di non poco conto, vale a dire che in 6 anni, dal maggio 2014 a tutt’oggi, non ha deciso un bel niente.
Per questo le consigliamo di essere più prudente nelle sue dichiarazioni e nell’esternare la sua soddisfazione, perché di flop, preceduti da squilli di tromba, né abbiamo visti tanti, troppi! Si concentri, piuttosto, in modo che il tempo assegnatole dal TAR sia produttivo.
I cittadini, compresi quelli che l’hanno incensata sui social alla notizia della sentenza, sanno che per lei, il 31 maggio prossimo, potrebbe essere per lei l’ultima chances, stavolta senza appello!
I CONSIGLIERI DI MINORANZA
E’ penoso esprimere un commento su questo ciclone amministrattivo,Pula merita di piu’.Fiduciosi che questa esperienza sia utile ad i prossimi Elettori. Aspettiamo,con la speranza che il 31 Maggio arrivi presto. Giorgio Melis.