Anzitutto si deve partire da un punto fermo: per il Commissario nominato dalla Regione c’è un’unica responsabile, la Sindaca, che in quasi 6 anni, sul versante PUC, ha prodotto solo il nulla.
In attesa delle sue narrazioni pomeridiane, ci sentiamo in dovere di fare una piccola analisi politica. Ci chiediamo intanto come mai la Prima Cittadina non sia stata avvisata prima dall’imminente nomina del Commissario, dal momento che da una settimana, in tutti gli ambienti politici, anche locali, non si parlava d’altro. Nella Sua maggioranza ci sono 2 Assessori che hanno dei riferimenti politici di peso nella Giunta Regionale. Sia l’Assessore Farneti che milita in Fratelli d’Italia e sia l’Assessore Usai (fresco di tessera dello stesso Partito dell’Assessore all’Urbanistica); con questi riferimenti è matematicamente impossibile che non fossero a conoscenza sulle imminenti intenzioni dell’Assessore Regionale. Come mai allora questi esponenti autorevoli non hanno avvisato la Sindaca e la loro maggioranza? Sicuramente, la mobilitazione, ammesso che oggi abbia un senso, l’avrebbe avuto prima di oggi, e non a buoi fuggiti dalla stalla.
A noi sembra l’ennesimo sgambetto fatto alla prima Cittadina, ormai incapace di prendere atto dei suoi fallimenti amministrativi e, una volta per tutte, dovrebbe dimettersi e lasciare spazio agli altri. Si ha l’impressione invece che, oltre ad indebolirla con lavorio continuo ai fianchi e sotto traccia, la si voglia politicamente umiliare. Ormai è risaputo che esercita il suo ruolo solo in una componente residua della sua maggioranza, sa benissimo che se vuole rimanere seduta sulla poltrona, deve sottostare ai voleri politici di chi, con numeri alla mano, glieli fa percepire molto efficacemente.
Un giochino pericoloso anche per chi dirige questa regia. Se è vero che a nessuno fa comodo tornare a casa, men che meno lo è per gli assessori. E’ pur vero che alla fin fine questo giochino difficilmente potrà diventare credibile, soprattutto per chi avrà intenzione di ricandidarsi. Se prima le colpe erano degli altri, dopo quasi sei anni di convivenza e di piene condivisioni di misfatti amministrativi, senza che ci sia una flebile traccia di dissenso ufficiale, a chi potranno essere attribuite le colpe? Anche perché questi registi che operano dietro le quinte, non è che in questi 6 anni abbiano brillato per i compiti che gli erano stati assegnati dalla Sindaca; anzi a dire il vero, li consideriamo una delle maggiori cause dei suoi fallimenti. Ci sembra di vederli, questa sera tutti li, perfettamente allineati e plaudenti, nell’ascoltare la “capopolo” che racconterà le sue verità.
Ricordiamo tutti, dopo la vittoria del 2014, quando si affrettò a dire che a Pula aveva vinto “Renzi”, o quando si è schierata con la corrente più ortodossa del Suo partito, trasferendole sue idee anche nelle proposte del PUC; come ricordiamo tutti le penalizzazioni delle zone agricole, corrette solo dopo la ferma presa di posizione dei tecnici di Pula. Ma quelli erano i giorni in cui si sentiva padrona del mondo, piena di astio politico verso i suoi predecessori e dove, senza alcun ritegno, affermava che avrebbe ricostruito Pula e risolto tutti i problemi che gli altri non erano stati in grado di risolvere, compresi quelli urbanistici.
Certo, se la Sindaca, avesse il coraggio di ricordare quei giorni per poi riportarli ad oggi, non le basterebbe la sua smisurata autostima per non cadere in un profondo sconforto. Fallimenti su fallimenti, ormai sempre più bypassata anche dai cittadini che, numerosi, si rivolgono direttamente a chi, in Comune ritengono detenga il reale controllo politico. Una situazione a dir poco imbarazzante che la vede la Sindaca, sempre più costretta a ingoiare bocconi amari da una parte della maggioranza che con lei politicamente non ha niente da condividere, se non quella di tenere una barca, ormai usurata, che fa acqua da tutte le parti.
Ci chiediamo: politicamente, questo ha un senso? Come, secondo il nostro parere, non avrebbe neppure un senso l’imminente rimpasto. Sarebbe uno stratagemma tardivo per allungare l’agonia, poco dignitoso per chi perderà la delega e ancora peggio, per chi la riceverà. Dopo questa ennesima batosta che corona una serie di insuccessi, l’unica via d’uscita comprensibile può essere solo quella di andare tutti a casa.
La clamorosa sciagura Amministrativa di Pula ha avuto risonanza anche all’Estero per Noi, Emigranti residenti. Noi che in passato abbiamo sostenuto i nostri Genitori ,con il nostro modesto aiuto mensile , abbiamo collaborato nel nostro piccolo,anche all’incremento della economia del paese, che oggi anno 2020 sembra sia stato colpito da un terremoto Politico.Negli ultimi 5 anni ,la Amministrazione Pulese aveva gia’ palesato segni di….
dubbia, serieta’ nei nostri confronti—-,per concedere il rimborso viaggio dopo le elezioni ci fanno perdere mezza giornata trattandoci come sospetti ladri—. Per avere lo sconto di parcheggio come residenti ci chiedono incartamenti come se fossimo imbroglioni che guidano una auto rubata,anche se si tratta di un auto presa in prestito. Ci rechiamo per un mese a Pula, e pretendono il pagamento TAR addirittuira per 9 mesi stagionali. Popolo di Pula ..Sbatteteli fuori questi cialtroni!. Giorgio Melis-Melis Giorgio-Giorgio Grazie