L‘avvio della stagione turistica, in un Comune che ha l’ambizione di meritare tale aggettivo, dovrebbe prevedere non solo la cura del decoro urbano, ma anche una adeguata disponibilità di servizi efficienti rivolti, oltre che ai residenti, ai visitatori.
Il periodo pasquale segna l’apertura delle attività correlate al turismo, e rappresenta l’occasione per i proprietari delle seconde case (ma anche degli stessi turisti “occasionali”) per ricorrere agli uffici comunali per diverse esigenze.
Siamo sicuri che abbiano viste soddisfatte le loro legittime esigenze?
Nonostante il cattivo tempo che ha frenato le gite fuori porta, questi ultimi giorni abbiamo avuto a che fare con un traffico veicolare a dir poco caotico: macchine parcheggiate sui marciapiede, in prossimità degli incroci, cartelli di divieto diventati un optional, parcheggio dei disabili occupati impropriamente, e via discorrendo nel poco edificante elenco delle pessime abitudini di quegli automobilisti il cui motto è “…ma chi se ne frega!”.
L’assenza di un numero adeguato di vigili urbani, ormai ridotti a tre unità, tra l’altro precari, è cosa ormai risaputa. Gli agenti presenti fanno fino in fondo quel che possono, ma non possono effettuare un servizio per disciplinare il traffico in un comune che conta 7.500 abitanti, che ha un estensione costiera di parecchi km, che ingloba nel suo territorio la borgata di S.Margherita, diverse lottizzazioni extraurbane, un elevatissimo numero di seconde case, un cospicuo numero di strutture ricettive, ecc. ecc.. Ci chiediamo come un Comune così vasto, che anche in passato non è che avesse un surplus di personale in forze, ma che poteva contare su 8 vigili in pianta organica, più una quindicina di unità aggiuntive assunte nel periodo estivo, possa essersi ridotto in questo stato. La risposta sta nei fatti e negli antefatti, che hanno portato il Comune di Pula a questa situazione a dir poco vergognosa: dopo una accesa conflittualità con un’Amministrazione, evidentemente chiusa al confronto e incapace di affrontare e trovare una soluzione ai problemi del Settore Vigilanza, c’è stata la fuga generalizzata di ufficiali e agenti che hanno chiesto la mobilità e il conseguente trasferimento in sedi da loro considerate più appaganti, forse maggiormente stimolanti e gratificanti sotto il profilo lavorativo. Si potrà certo obbiettare che, in questa, così come nelle conflittualità di ogni genere, si bisticcia almeno in due: ma in questo caso, per attribuire le responsabilità e i demeriti ad una parte (i vigili) o all’ altra (la Sindaca), si consideri che, conseguente a questo stato di cose, nessuno vuol più venire a lavorare a Pula, e che lo stesso Comandante che sostituì la precedente la precedente Com.te Onnis (rimossa dal suo incarico perché il nuovo, scelto con grande enfasi ed entusiasmo per la sua presunta capacità di risolvere tutti i problemi), dopo pochi mesi ha gettato la spugna e si è trasferito in un Comune della penisola. Quindi, lasciamo a chi legge il compito di trarre le conclusioni su ruoli, meriti, demeriti e responsabilità che hanno caratterizzato la telenovela VV.UU..
Se la situazione dei vigili urbani è a dir poco “imbarazzante”, non è certo più confortante quella degli altri uffici comunali: nei servizi anagrafe/stato civile, urbanistica/lavori pubblici/edilizia privata, ufficio finanziario, e nei restanti, il personale e ridotto all’osso, perché chi vi prestava servizio ha colto la prima opportunità per trovare sistemazione più confacente in altri Comuni.
Da tempo si tenta di soddisfare i servizi essenziali con grande difficoltà solo grazie alla buona volontà dei pochi impiegati che ancora resistono in una situazione diventata, da un punto di vista lavorativo, ormai insostenibile. La penuria di funzionari è tale che uno dei pochi che ha avuto “l’ardire” di trasferirsi a Pula da un Comune vicino, oltre all’ area di titolarità, ha assunto la reggenza anche per altri 2 servizi, tra cui quello finanziario. Ne apprezziamo certamente il coraggio e la disponibilità, augurandogli che il sovraccarico di lavoro non lo porti a commettere quegli errori che, in una situazione del genere, sono sempre dietro l’angolo. Lungi da noi la volontà di essere profeti di sventura, né di sminuire le capacità professionali dell’ ottimo funzionario; nondimeno ci sottraiamo dal sottolineare che una mole di lavoro eccessiva potrebbe indurlo involontariamente a commetterne. Purtroppo, negli atti e nelle incombenze che afferiscono alla pubblica amministrazione se ne risponde direttamente, come si suol dire “ di tasca propria”, e il ruolo che siamo chiamati istituzionalmente a ricoprire ci imporrebbe, eventualmente, di evidenziare e segnalare ogni incongruenza agli organi sovraordinati preposti al controllo. Sia altrettanto chiaro che questo principio non esiteremmo ad applicarlo in tutti i settori dell’apparato amministrativo.
È pensabile che un’Amministrazione attenta non abbia previsto un minimo di programmazione? Come mai i funzionari e gli impiegati hanno fatto di tutto per sottrarsi ad un ambiente lavorativo un tempo ambito e gratificante, oggi molto meno appetibile?
Recentemente è trapelata la notizia che, addirittura, alcuni impiegati residenti a Pula abbiano chiesto la mobilità in altri Comuni. Ciò non può essere sottovalutato, se si considera che, pur di tollerare un disagio e di sacrificare parte dello stipendio in spese di viaggio e quant’altro, ci devono essere davvero delle motivazioni di profonde che in tanti percepiscono, tranne i nostri Amministratori.
In questo contesto, purtroppo inconfutabile, che noi consideriamo in modo severo, ci chiediamo: quale ruolo abbia avuto l’Amministrazione per arrivare a questa situazione che sta portando il nostro comune sull’orlo del baratro amministrativo ? Oltre i deficit organizzativi e gestionali dei vari settori amministrativi, incombono come un macigno altre gravi criticità: il mancato introito di ben 4 milioni di euro di incassi della Tari (tassa rifiuti), il flop delle multe dei famigerati varchi ztl scadute e passate in cavalleria, il ritardo nei pagamenti per i fornitori di lavori e servizi che vanno a gravare sulle aziende coinvolte, il debito contratto in conseguenza di mutui accesi per finanziare opere di discutibile valore strategico, avvisi e notifiche che passano per tramite del comune, le quali, se non consegnate ai destinatari nei tempi dovuti, rischiano di causare gravi danni economici agli stessi… e molto altro ancora.
Un’ ultima riflessione la riserviamo ai colleghi consiglieri di maggioranza, ivi compresi gli assessori perché forse ci approssimiamo ad una situazione di non ritorno, da “zona Cesarini” o se si preferisce da “fuori tempo massimo”. Occorre perciò aprire una riflessione, prima che tutto deflagri nella Caporetto in versione pulese. Più d’un componente della compagine, come abbiamo già rilevato, in questo ultimo periodo sta uscendo allo scoperto, dimostrando una certa autonomia di pensiero rispetto al “sentire unico”. Ebbene, non solo questi ultimi, ma ciascuno dei componenti della maggioranza dovrebbe far presente a chi in questi anni ha saputo essere solo autoreferenziale e si è posta sempre su un piedistallo sopra gli altri che, alla lunga, questo modo di fare politica sfilaccia i ranghi della stessa maggioranza, sfianca i cittadini e, soprattutto, si rileva asfittica e fallimentare.
A due anni circa dell’inizio dell’ “Era Medau 2”, bisogna necessariamente avere la capacità (e l’umiltà) di tracciare un bilancio del proprio operato e fare autocritica. Non è facile, ma riteniamo che questa sia la vera differenza che distingue un “politicante” da un “politico”, vale a dire un mestierante da una persona che persegue il bene comune e non la gloria personale.
Nei nostri comunicati, ormai sono innumerevoli le volte in cui abbiamo denunciato che questo modo di condurre la macchina amministrativa non porta da nessuna parte, se non a schiantarsi su un muro. Se si vuole portare a termine la consiliatura, l’unica via d’uscita possibile sarà cambiare stile di guida, a meno ché non si intenda sostituire il conducente…
Nonostante tutto, riteniamo che ricorrere ad una gestione commissariale per la terza volta in pochi anni, per il nostro paese sarebbe un’ onta troppo gravosa, difficile da capire e da metabolizzare anche per noi della minoranza, figuriamoci per chi ha riposto in questa amministrazione le sorti del paese!
Perciò ribadiamo: datevi una mossa, non c’ è più tempo da perdere!
I CONSIGLIERI COMUNALI
Angelo Pittaluga, Andrea Abis, Donatella Fa, Elisabetta Loi, Francesca Toccori