PULA: ASSESSORE FARNETI, CI PERMETTA ALCUNE RIFLESSIONI SUL SUO OPERATO.

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Dopo la sollecita risposta dell’Assessore Farneti al post sullo stato di degrado di Nora e sui  ritardi nell’attivazione della pulizia delle spiagge, analizzando bene le sue parole è bene, da parte nostra,  procedere ad una doverosa riflessione.

Innanzitutto vorremmo ricordargli che siede su quella sedia in giunta comunale da 5 anni, oltre gli altri 4 anni in cui faceva parte della precedente amministrazione (giunta Cabasino). Di  questa pregressa esperienza si evidenziano pochi aspetti, se non che era poco presente e che il suo apporto di proposte è stato pressoché inesistente (tutto verificabile e certificabile), su quella attuale, più delle parole, parlano i fatti.

Nel suo post l’assessore Farneti sostiene  che “… l’emergenza spiagge ci ha costretto a dirottare circa 20 mila euro, destinati ad altre attività, per effettuare una pulizia straordinaria, parziale e provvisoria, degli arenili, risorse con le quali avremmo dovuto anticipare di circa tre settimane l’apertura dei servizi igienici, salvamento a mare e sistemazione degli accessi…“. Caro Assessore, la mareggiata primaverile era  ampiamente prevedibile, e infatti non è la prima volta che un simile evento si verifica, né sarà l’ultima. Perciò ci chiediamo: come è possibile che si affermi che il Comune di Pula non ha la disponibilità di 20 mila euro per far fronte ad un’emergenza? L’Assessore sta scherzando o vuole prendere in giro le persone? Evidenziamo che Pula ha un bilancio di circa 20 milioni di euro, e che il Comune  negli ultimi 5 anni ha incassato 6 milioni di euro di oneri di urbanizzazione e solo nel 2018 ben 550 mila  euro di tassa di soggiorno (che tra l’altro può essere utilizzata anche per la pulizia delle spiagge). Le sue osservazioni, queste sì, mettono in cattiva luce il nostro comune, non le nostre che, tra l’altro, le hanno permesso di correggere, se pur tardivamente, lo scempio del parcheggio di Is Figus.

La sua inefficienza amministrativa è un fatto già noto,  ma che, addirittura, cercasse di giustificare con argomentazioni fantasiose la sua inettitudine, lo troviamo davvero un azzardo che poteva risparmiarsi e risparmiarci.

Ci dica, Assessore,  in questi anni, con le cifre importanti di cui il Comune di Pula disponeva,  quali opere qualificanti ha prodotto? È curioso che citi il marciapiede di viale Marconi (opera certamente  utile), costato 80.000 mila euro, realizzato a carico delle Amministrazioni che verranno grazie all’ennesimo mutuo. Curioso che la progettazione sia iniziata nel 2016, e che  nel 2019, ovvero in 3 anni e mezzo, il titolare dell’Assessorato ai Lavori Pubblici non sia riuscito neppure a farsi spostare i pali della luce… (un palo è nel bel mezzo del marciapiede, un’altra vergogna!). Aggiungiamo che, dal momento  che ha chiesto soldi in prestito, poteva prevedere a fianco del marciapiede una pista ciclabile, e probabilmente si sarebbe meritato un plauso anche da parte nostra. Per un Assessorato così importante come il suo, un’opera di questa portata dovrebbe essere considerata “normale amministrazione”,  come pure dovrebbero essere considerate normali manutenzioni le opere di pulizia degli alvei dei fiumi e tante altre cosucce che spesso cita nelle sue narrazioni, spacciandole come grandi opere strategiche.

Caro Assessore, in questa circostanza non proprio esemplare, forse avrebbe fatto più bella figura mantenere un più basso profilo, un saggio silenzio che stempera gli animi.  Invece, come molti hanno constatato, si è fatto prendere la mano da una difesa non richiesta dell’operato della Sindaca, la quale nell’articolo sull’Unione Sarda, in maniera sottile e scaltra, ha fatto il suo nome, giusto   per non venir meno alla strategia adottata in questi anni, quando è impossibile negare le palesi e conclamate inefficienze della macchina amministrativa: scrollarsi di dosso ogni colpa che, naturalmente, è sempre degli altri! Purtroppo, lei Assessore,  ancora una volta ha abboccato. Alla “donna sola al comando“, lasci il piacere di raccogliere i frutti maturi del suo operato che, in questi giorni, purtroppo per Pula, cadono da soli. Lei stessa, la Sindaca , soleva dire un tempo non lontano “si bieusu a s’arregotta”: nella fase attuale del suo disastroso mandato emerge in tutta la sua crudezza lo smantellamento degli uffici, la gestione del traffico cittadino allo sbando, il verde pubblico e il decoro urbano pietosi, la programmazione degli intrattenimenti estivi, un caposaldo storico dell’offerta turistica della  stagione, tutta da inventare. Insomma, Pula, dispiace dirlo, è in condizioni preoccupanti.

Assessore Farneti, è fin troppo evidente che  lei assieme agli altri avete permesso che tutto questo avvenisse senza batter ciglio. Il silenzio rende le persone complici e lei in questi anni, non essendosi mai dissociato dell’operato della maggioranza, purtroppo è connivente al pari degli altri.

Per concludere, consideri che  tutto sommato l’abbiamo sempre voluto bene, pur  rimproverandole di non aver saputo prendere ufficialmente le distanze da azioni amministrative che, all’esterno del palazzo lei  dice di non condividere. Ci siamo convinti che questo suo atteggiamento amministrativo, per così dire ondivago, derivi dal fatto che, tutto sommato,  le vada a genio dare un colpo al cerchio ed uno alla botte: all’interno della maggioranza fa il bravo soldatino, all’esterno critica fuor di metafora  e disapprova; per poi pubblicare le foto di gruppo stile “ mulino bianco” per l’inaugurazione del cosiddetto “bosco delle storielle” o le foto di una maggioranza felice e sorridente, e un attimo dopo spara bordate da ’90 sulla squadra di cui fa parte, sostenendo che sarà difficile,  se non impossibile, andare avanti in queste condizioni per i restanti 3 anni di mandato.

Assessore,  per chi come lei ambisce ad altri ruoli nella prossima partita delle comunali, il suo curriculum politico,  al momento, non è all’ altezza del compito che vorrebbe accollarsi in futuro.

 Auguri.

I CONSIGLIERI DI MINORANZA

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