“Il Comune investe ogni anno circa 700 mila euro“, una affermazione “ad effetto” pronunciata dalla Sindaca i giorni scorsi forse per creare una cortina fumogena sulla sua inefficienza. Roba da non credere! Ci sarebbe da osservare che, nonostante questa colossale risorsa, nella scuola media continuano a scorrazzare indisturbate intere colonie di ratti, situazione che peraltro era stata segnalata dalla Consigliera Francesca Toccori in Consiglio Comunale e che la Sindaca, messa al corrente di una notizia che quasi sicuramente le era nota, con una certa dose di sufficienza, aveva detto che era tutto a posto. Forse era alla ricerca di un’altra “prima volta”, quella di dover chiudere la scuola subito dopo l’inizio dell’anno scolastico. Ma la storiella dei 700 mila euro va ridimensionata, e la presenza dei ratti, certamente intollerabile di per sé, lo sarebbe ancora di più se realmente la scuola fosse beneficiaria delle risorse che la Sindaca lascia intendere.
Insomma, 700 mila euro sicuramente non sono stati utilizzati per la manutenzione delle scuole, men che meno per investimenti! Di questi, circa 500 mila euro provengono da risorse vincolate assegnate dalla Regione, in misura proporzionale a tutti i Comuni per il trasporto degli studenti e per la mensa scolastica. Nel conteggio rientrano i contributi dell’utenza che usufruiscono di questi servizi e che mediamente incidono più o meno per il 20%. Sempre dei 700 mila euro fanno inoltre parte le spese correnti per elettricità, gasolio, acqua, telefono, progetti scolastici per i plessi di Pula e per quelli di S. Margherita, suddivisi nei tre ordini di scuole dell’ infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Dall’analisi di queste cifra si capisce bene che le risorse destinate dall’Amministrazione alle manutenzioni sono, alla fine dei conti, del tutto insufficienti: infatti nel bilancio 2019 c’erano poco più di 1.900 euro che potranno essere anche lievitati per imprevisti di vario tipo, ma comunque ben lontani dall’impegno di cui si vuol far credere sparando la stratosferica cifra di 700 mila euro.
Poi, per inciso, e dal momento che la sensazionale comunicazione scaturisce dalla derattizzazione alla scuola media, c è da osservare che il servizio è da sempre erogato da una società che fa capo della Città Metropolitana (prima dalla Provincia), rivolto a tutti i Comuni che ne fanno richiesta. Il problema è tutto qui! Bastava perciò farne richiesta per tempo. Purtroppo dobbiamo prendere atto che dopo 6 anni la nostra cara Sindaca, deve ancora imparare la buona prassi secondo la quale prima dell’anno scolastico si fa un sopralluogo in ciascuno dei plessi scolastici per rendersi conto delle necessità riconducibili alle manutenzioni, e soprattutto pianificare ed eseguire gli interventi necessari.
Del sopralluogo che lei ha fatto a fine estate ad uso e consumo della stampa e dei suoi fotografi per verificare le difficoltà applicative sulla prevenzione CoVid, ne avrebbe potuto fare tranquillamente a meno, o meglio insieme a quello avrebbe dovuto anche verificare l’annoso problema dei ratti, purtroppo sempre attuale.
C’è da incrociare le dita perché, come è purtroppo ricorrente, dopo qualche acquazzone la scuola materna di Su Rundò non diventi nuovamente un colabrodo, e lo stesso dicasi per le scuole elementari e per la media. I servizi igienici, invece di rifarli di sana pianta dopo un onorato servizio di decenni, continuano ad essere rattoppati per tamponare i frequenti disservizi. Tra qualche settimana saranno attivati gli impianti termici, e la speranza è che siano perfettamente efficienti. Nella scuola media, al lato dell’ingresso principale, fa bella mostra di sé il rudere della serra dismessa, ricettacolo di erbacce, vasellame, attrezzi vari arrugginiti, spezzoni di tubo. Uno sguardo particolare va rivolto, nella stessa scuola, al campetto da basket, in stato di completo abbandono. Gli spazi verdi di tutte le scuole appaiono come lande desolate prive di qualsiasi arredo e fioritura che li possa rendere gradevoli e accoglienti. E gli infissi? Sono tutti efficienti? Abbiamo la sensazione che anche la mensa scolastica rispetti la regola dell’ apertura in forte ritardo, come da prassi consolidata.
In conclusione, il problema che affligge la Sindaca e la sua amministrazione è sempre della stessa natura: al netto delle boutade che millantano cifre inesistenti, o meglio, messe nel calderone senza chiarire come sono suddivise, non riesce a capire (e la sua maggioranza segue a ruota) le vere priorità della Comunità: per Lei l’importante è realizzare piazzette anche prendendo soldi in prestito (ultimo esempio ben 1 milione e 200 mila euro, di cui 700 mila di mutuo per la piazza Dante), giusto per non perdere l’abitudine e assicurarsi una bella inaugurazione, un discorsetto ad hoc sulla bontà delle sue geniali idee, qualche intervista e qualche foto magari da utilizzare qualche mese prima di finire il mandato per dare una verniciatina alla carrozzeria della sua sgangherata amministrazione. Se poi, come abbiamo osservato di recente, il tessuto economico di Pula è agonizzante, o i servizi primari, come lo è la scuola, sono in affanno, pazienza!
Prendiamo atto e facciamocene una ragione che per lei, politicamente, sono aspetti di second’ordine.
I CONSIGLIERI DI MINORANZA