Nell’annuncio di qualche mese fa, la Sindaca con la consueta enfasi assicurava che di lì a poco Pula poteva fruire di un nuovo polmone verde. Pensavamo al “Bosco di Città ”, opera considerata talmente importante per il futuro di Pula, che per la sua realizzazione ha
ritenuto opportuno chiedere un nuovo mutuo. Intanto, se il debito cresce, prima o poi qualcuno pagherà. Poco importa se salterà qualche servizio, o se aumenterà qualche tributo a carico dei cittadini….“ l’importante è stupire”.
Leggendo più attentamente il post, ci siamo però resi conto che non si trattava dell’opera così tanto pubblicizzata, ma del piccolo spazio all’angolo tra viale Segni e via 24 Maggio. Poco meno di 50 metri di prato verde che ha visto la luce dopo 4 anni di incuria di
quel piccolo spazio a ridosso della piazza. Quattro anni per dargli una destinazione decorosa, nonostante la precedente amministrazione avesse lasciato in cassa le risorse necessarie per eseguire i lavori. Se questo è l’esempio di efficienza tanto propagandata nelle campagne elettorali, per i prossimi 4 anni i cittadini potranno rimanere tranquilli.
La notizia ci ha un po spiazzati, e non abbiamo ben capito se la Sindaca intendesse che 50 metri di prato potessero essere definiti “polmone verde” o piuttosto, cosa più plausibile, che l informativa fosse sortita da circostanze riconducibili ad una “astinenza mediatica”;
non sempre infatti si possono avere delle notizie quotidianamente, e in alternativa si propinano cronachette di vicinato, tanto per tener vivo l’ uditorio.
Oggi, dando uno sguardo d’insieme al giardinetto, ci siamo resi conto che è stato creato un altro spazio pubblico che seguirà il destino della maggior parte degli altri: il prato da tempo cresce rigogliosamente in altezza e l’erba da sfoggio di spighe fiorite e pronte a fiorire. Fanno parte dell’arredamento un rubinetto che non ha mai funzionato e una panchina a ridosso di un cestino colmo di cartacce e bottiglie che per giorni nessuno si preoccupa di ripulire.
Possiamo capire che la Sindaca non può essere in grado di controllare tutto, ma anche che, per come gestiscono le deleghe i Suoi assessori, forse è meglio che non gli autorizzi a prendere iniziative in autonomia. Tuttavia, curare questi piccoli dettagli sarebbe garantire
il minimo sindacale. Anche questa è stata comunque una sua scelta, ovvero quella di circondarsi di persone che non la contraddicono nelle sue decisioni in Consiglio, in silenzio, capaci di alzare la mano alla bisogna.
Pertanto chiediamo alla Sindaca una riflessione serena e seria, ed anche di prendere queste osservazioni come un contributo per il bene della cittadina. 50 mq di prato verde nel cuore del paese non possono diventare l’ennesima pecca a cui non si sa come porre rimedio.
Speriamo infine che l’istituendo “Bosco di Città” non diventi nel giro di qualche mese una giungla: sarebbe davvero troppo.