Riflessioni in un a giornata piovosa.
Abbiamo preso visione del progetto un Bosco in città di cui l’Amministrazione Comunale sta per realizzare un primo lotto.
Dalla lettura delle relazioni dei progettisti sembra si parli di un misto fra Giardino di Boboli a Firenze, Villa Taranto a Pallanza sul lago Maggiore, Central Park a New York, Orto botanico a Cagliari. Bellissima idea.Leggendo il Capitolato d’appalto ed esaminando la planimetria del luogo dove sarà ubicato, è facile capire che si tratta di un’iniziativa, a nostro avviso sbagliata. In primis, perché si parte col piede in fallo, in quanto si realizza il bosco prima di urbanizzare tutta la zona circostante. In pratica è come si arredasse una casa con mobili di lusso e opere d’arte senza avere prima gli infissi alle porte e alle finestre. Siamo sicuri che nessuno dotato di un minimo di buon senso farebbe una scelta del genere.
Per consentire una riflessione meditata sulla questione, è necessario ricostruire alcune vicende della lottizzazione Guventu che molti conoscono, ma forse non tutti i consiglieri comunali di maggioranza perché riguardano un’era in cui non esisteva ancora la moda dell’autocelebrazione ma del rendiconto sociale.
Tutta la zona fino a pochi anni fa era priva di opere di urbanizzazione primaria. L’amministrazione Cabasino, facendosi carico di anticipare circa 1.500.000 di euro, le ha realizzate, stanziando in più circa 1.000.000 milione di euro di fondi comunali per opere necessarie che non potevano essere messe a carico dei lottizzanti (rete del gas, canale di scolo delle acque bianche, rifacimento rete idrica, sistemazione via S.Efisio, acquisto area di 12.000 metri quadri dove oggi si vuole realizzare il Bosco).
Restavano ed ancora restano altre cose da fare, ma dopo aver reso quell’area in condizioni dignitose bene ha fatto a dedicarsi ad un’altra zona priva di opere di urbanizzazione primarie; parliamo della zona PEEP Su Pranu per la quale sono stati stanziati 500.000 euro di fondi comunali e dato l’incarico per la redazione del progetto di circa 620.000 euro, in quanto 120.000 euro sono a carico di lottizzanti privati e sono garantiti da fideiussione. Le opere potevano essere realizzate nel giro di uno o massimo due anni, non essendo soggette ad autorizzazioni da parte di altri Enti, senza pregiudicare la possibilità del Comune di richiedere eventuali improbabili contribuzioni da parte dei soci della cooperativa. Non esiste alcun rischio, anzi al contrario nel caso si recuperino delle somme queste costituiranno delle sopravvenienze che, diciamo noi, dovranno essere destinate alla sistemazione degli spazi pubblici ivi esistenti.
Oggi, a nostro avviso, le priorità di quella zona sono:
- Riqualificazione dell’ area sterrata che serve la ASL con annessa la guardia medica turistica, la piazza Dante, le scuole ed il complesso sportivo. Si aggiunge oggi anche la Pineta dietro il Consorzio Agrario, lasciata morire per incuria in gran parte della sua superficie. Per questi lavori la società Is Molas doveva versare al Comune 800.00 euro entro il 2018, ma come sappiamo l’accordo è stato rinegoziato e la somma dirottata.
- Realizzazione di una strada di collegamento tra via S. Efisio e viale Nora con marciapiedi, pista ciclabile e illuminazione, così come previsto nel nuovo PUC. Questa strada è di vitale importanza nelle occasioni in cui viene chiusa al traffico via Lamarmora durante l’estate pulese. Nel progetto del Bosco non si prevede di realizzare nemmeno un piccolo tratto di strada.
- Realizzazione, in parte dell’area dov’ è previsto il bosco, di parcheggi a servizio del bosco stesso, del centro storico e zone B. ( L’incrocio fra via Lamarmora, corso vittorio Emanuele e via Corilaldi dista poco più di 100 metri da quell’area).
Risulta evidente che sia quantomeno inopportuna la realizzazione di un simile progetto per le ulteriori ragioni che andiamo ad esporre.
- Per come è concepito dovrebbe essere accessibile solo attraverso dei cancelli con orari di chiusura, forse con un custode, senz’altro con almeno un manutentore fisso.
- Si realizza un prato verde di 1173 metri quadri per il gioco dei bambini, prima di ripristinare il prato del campo sportivo, che sarebbe necessario per la funzionalità di una struttura già esistente.
- Per irrigare 10.000 metri quadri ci si allaccia alla rete idrica urbana (si dice in modo provvisorio, ma sappiamo come vanno a finire le iniziative provvisorie)
Già queste prime osservazioni rendono l’idea di quanto verrebbe a costare la gestione di questo parco in un momento in cui non si riesce a curare il verde esistente, basta vedere il parco di Nora-S.Efisio da considerare prioritario proprio sulla base delle considerazioni espresse nello stesso progetto di cui parliamo. Il tutto aggiunto al costo di ammortamento del mutuo. Il futuro poi non sembra riservare piacevoli sorprese, basta dare uno sguardo agli ultimi bilanci per rendersi conto di cosa succederà fra non più di due anni. Ci stiamo mangiando anche il grano della semina, e senza semina non ci sarà raccolta.
Visto che la relazione a corredo del progetto è tutta incentrata sull’importanza del sito di Nora e dell’ itinerario di S.Efisio che prevede anche la sosta nella chiesetta di S.Raimondo costruita nel 1709, meglio sarebbe destinare quei fondi all’acquisto e alla riqualificazione dell’area antistante la chiesetta dove tutte le domeniche estive viene celebrata una messa alla quale assistono anche turisti. Il costo d’acquisto dell’area sarebbe di qualche decina di migliaia di euro (cifra di molto inferiore rispetto ai 200.000 euro spesi dall’amministrazione Cabasino per acquistare i 12.000 metri quadri fronte cimitero). Si riuscirebbe anche a sistemare l’uliveto a fianco della chiesa ed altro.
Quest’ultima crediamo sia una valida alternativa alla realizzazione del bosco urbano che presenta tanti punti deboli, in particolare quello di rimanere un’incompiuta a fianco di una strada buia e polverosa, con costi di gestione non sostenibili.
Sull’argomento, a breve, presenteremo una mozione in Consiglio Comunale.
I Consiglieri Comunali
Angelo Pittaluga, Francesca Toccori, Andrea Abis, Donatella Fa, Elisabetta Loi