In questo ultimo periodo, con abbondanza di interviste sulla stampa e sulle TV, e con la promozione di iniziative che utilizzano denaro pubblico, sulle quali bisognerebbe capire le reali ricadute economiche sulla comunità, tutti, anche i più disineressati alle vicisitudini del Comune, abbiamo capito che la Sindaca, più che rivolgere le proprie energie alla risoluzione dei problemi di Pula, è concentrata a garantirsi un ambizioso futuro politico.
Anche se in 4 anni ci siamo ormai abituati agli squilli di tromba, mai ci saremmo aspettati che, pur di appropiarsi di meriti che non le appartengono, si metesse a millantare sulla stampa delle cifre a vanvera, senza un minimo di analisi e riflessione.
Signora Sindaca, lei non può permettersi queste inesattezze grossolane; quando parla, dovrebbe
piuttosto essere precisa sia nel rendicontare i numeri, sia nell’analisi dei contenuti. Tanto meno si deve far prendere la mano per la smania di rilasciare interviste senza pesare le parole e aver verificato i dati che, attraverso la stampa, diventano di dominio pubblico.
Ci riferiamo all”intervista rilasciata all’Unione Sarda il 14 gennaio 2018.
Su Nora, per mistificare dei risultati che lei, purtroppo, non ha conseguito, ha parlato di una media di 55.000 visite annuali, riferiti al 2015 e 2016, a fronte di 80.000 visite nell’ultimo anno 2017; tutto questo grazie al suo impegno.
Nel 2015 e 2016, secondo quanto è dichiarato nell’intervista, ha fatto sparire 17.065 presenze, che risultano registrati agli atti del comune; per contro, si è sognata di sana pianta quasi 5000 presenze nel 2017. Per fornire i dati corretti, si tenga conto che i soli crocieristi, nel 2017, sono stati 8300, un numero che negli ultimi tre anni si è quasi triplicato. Non certo per merito suo, ma semplicemente per il fatto che le rotte delle crociere nel Mediterraneo prevedono l’approdo a Cagliari dopo le note vicende che hanno escluso la Tunisia, di cui hanno beneficiato tutti i siti archeologici sardi e nazionali.
Non sappiamo quale sia la motivazione che l’ha indotta a sparare queste cifre, ma siamo portati a credere che sia dovuta all’esigenza di esaltare i risultati del suo miracolistico mandato, o forse per mettere in evidenza i risultati raggiunti in poco tempo dalla nuova coperativa che gestisce gli scavi, o forse entrambi.
Capiamo il suo entusiasmo quanto parla di “visitatori che hanno potuto ammirare la vicina Torre del Contellazzo”, ma proprio non riusciamo a comprendere se sia per nostro demerito non essercene accorti, o piuttosto se è la sua fantasia che galoppa senza nessun freno inibitorio quando parla della disponibilità del museo Patroni, che si trova in corso Vittorio Emanuele. La vera realtà è che, in quattro anni, nonostante quando ha preso in carico la struttura, al completamento mancasse solo il 30% delle opere necessario alla riapertura, è riuscita a privare la nostra cittadina di un presidio culturale d’eccellenza ed a creare, conseguentemente, un danno pesante all’erario. Sorvoliamo al danno d’immagine, limitandoci ad osservare che si unisce alla copiosa collezione di cui lei è la maggior responsabile.
Una piccola precisazione merita la frase, riferita all’area archeologica, che cita ” una pulizia più accurata del sito”. Noi la riteniamo una caduta di stile, in quanto è poco rispettosa nei confronti di chi, precedentemente, per oltre 30 anni, ha gestito il sito archeologico di Nora. Vuole per favore dirci con quale criterio ha stabilito che il sito, oggi, sia più curato di prima? A noi risulta che il sito sia stato sempre perfettamente idoneo ad ospitare decine di migliaia di visitatori, missioni archeologiche, ospiti illustri ed eventi culturali di prim’ordine, in ogni momento dell’anno, ed in qualsiasi stagione.
In conclusione, vorremmo che lei accogliesse la nostra volontà di riconoscerle dei meriti, ma
purtroppo su Nora non ne ha alcuno.
Perciò, la prossima volta, la invitiamo ad essere più prudente, ed allo stesso tempo esortiamo l’Assessore Zucca ad appropriarsi del tutto, finalmente e senza i tentennamenti che ci è parso di cogliere, della sua delega.
All’Assessore Zucca riconosciamo che la sua comprensibile inesperienza possa, attualmente,
limitarne l’azione. Imparerà di certo. Ma un errore che deve cercare di evitare è quello di lasciare spazi a chi, con questa intervista, al di della visibilità, ha dimostrato di non conoscere neppure minimamente le problematiche del sito: anche lui, seppur indirettamente, non ha fatto una bella figura.