Cabras, 23 novembre 2018 – Il presidente Francesco Pigliaru e gli assessori dell’Ambiente e dell’Agricoltura, Donatella Spano e Pier Luigi Caria, hanno incontrato questa mattina a Cabras i pescatori dell’Oristanese sulla questione dei danni provocati dalla fauna selvatica. Dalla Giunta è arrivata piena comprensione e disponibilità a trovare soluzioni che preservino i lavoratori e l’attività economica. “Se il prodotto è crollato da 400 a 170 quintali abbiamo un problema gigantesco che intendiamo risolvere partendo dalle persone e mettendo in fila tutte le possibili soluzioni”, ha detto i presidente Francesco Pigliaru. “Crediamo che sia importante definire un numero di cormorani compatibile con un pescato che garantisca l’attuale forza lavoro, piuttosto che fare assistenzialismo. Vogliamo preservare una tradizione e un’attività economica il cui valore è destinato ad aumentare sempre di più, grazie alla certificazione e all’innalzamento della quantità dei prodotti”, ha concluso il Presidente, citando i grandi sforzi della Regione nell’agroalimentare. Lunedì prossimo prenderanno avvio gli abbattimenti programmati per novembre, il cui numero è stato calcolato sulla base dei due censimenti effettuati dalla società incaricata dalla Provincia.

ATTIVITÀ DI CONTENIMENTO. L’assessore Spano ha ripercorso il senso dei precedenti incontri con i pescatori, utili alla definizione del problema, e ha espresso vicinanza a chi vive del comparto. “Abbiamo già portato avanti sia attività sperimentali come l’uso delle reti sia attività di contenimento dei cormorani con l’approvazione dell’apposito Piano 2016-2018, finalizzato a rendere il territorio inospitale ai cormorani”, ha sottolineato la titolare dell’Ambiente, che proprio a proposito del Piano approvato da Ispra, ha aggiunto: “L’Assessorato, evidenziando l’insostenibilità della situazione attuale, sta chiedendo a Ispra un aumento del contingente abbattibile. Sarà poi competenza della Provincia di Oristano predisporre il nuovo Piano di contenimento triennale. Ma è importante che anche la voce dei territori arrivi al Governo. Noi abbiamo già scritto al ministro Costa e al ministro Centinaio per chiedere un impegno serio, risolutivo a livello europeo. Il problema non è solo della Sardegna ma riguarda tutte le Regioni. Infatti – ha concluso Spano – su proposta proprio della Sardegna, la Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni ha fatto proprio un documento sul tema ed è stato presentato un ordine del giorno alla Conferenza Stato-Regioni con richiesta di impegno di intervento all’Unione europea sulle strategie per contenere o almeno stabilizzare la popolazione di cormorani intervenendo soprattutto sui siti di nidificazione localizzati nel Nord Europa”.

RISORSE TRASFERITE. Vicinanza è stata espressa anche dall’assessore Caria, il quale ha sottolineato il percorso fatto dall’apposita commissione per il calcolo del danno da cormorani. “L’aiuto è un palliativo e non certo la strada migliore, anche perché ci sono dei parametri specifici nel trasferire le risorse. Abbiamo rimodulato persino il Feamp, il fondo per la politica marittima e della pesca dell’UE, utilizzando un milione dei 45 investiti sulla calamità per siccità. Abbiamo quindi oggi 2 milioni di euro e ora c’è la Finanziaria per cui vediamo le manovre di assestamento del prossimo anno e come si svilupperà il calcolo sulla base di criteri e parametri”. Il titolare dell’Agricoltura ha poi proseguito: “In due anni c’è un calo drastico nella pesca che giustifica il livello di preoccupazione, con i fatturati passati da oltre 3,776 milioni nel 2016 a 2,294 milioni nel 2018. Dobbiamo trovare soluzione immediate

https://www.</span>

Let’s block ads! (Why?)


Source: Home Regione

Lascia un commento

Please enter your comment!
Per cortesia inserisci il tuo nome qui