PASQUA  A PULA: L’AMMINISTRAZIONE  SI PONE IL PROBLEMA DI ACCOGLIERE  I TURISTI IN MODO ADEGUATO?

La festività di Pasqua, soprattutto quando cadono a fine di aprile,  segnano l’avvio della stagione turistica. Riflettendo sull’importanza di questo appuntamento, ci siamo chiesti come Pula si appresta ad accogliere i turisti che in questi giorni visiteranno la Cittadina.

Nel centro urbano,  in parecchie abitazioni,  i privati cittadini  hanno fatto la loro parte con il rifacimento di facciate, e alcune attività commerciali  hanno provveduto a  qualificanti restyling dei locali.

Per quanto riguarda gli spazi del centro storico,  ovvero ciò di competenza dell’amministrazione comunale, com’è la situazione?   È tutto  (o parzialmente) in ordine, oppure lo stato attuale fa emergere una cospicua dose di  insensibilità e trascuratezza? L’impegno anche economico dei privati cittadini e degli operatori commerciali viene sostenuto in maniera adeguata da parte di chi dovrebbe occuparsi del decoro cittadino?

La nostra risposta è NO!

Eppure, sarebbe costato un  poco più di impegno per programmare e dar luogo, per   esempio, ad una sistemata alle aiuole dei giardinetti, corredandole con  fioriture stagionali: qualche migliaio di euro, ad esagerare con le cifre, e il centro storico, tutto e non una minima parte, avrebbe avuto un  gradevole effetto cromatico/floreale adatto a rende efficacemente l’idea della festa. Ci meravigliamo, perciò, del fatto che  un’amministrazione, il cui operato si fonda più sulle apparenze che nella sostanza, si sia lasciata sfuggire quest’occasione, l’ ennesima, per essere all’altezza e far bella figura, almeno con gli ospiti,  sia durante la ricorrenza pasquale che in quella, imminente, di S.Efisio.

Oltre a ciò, sarebbe stato sufficiente accorgersi e provvedere al  ripristino dei tozzetti sconnessi della via Nora,  dei dissuasori mancanti o danneggiati, rimuovere piccoli  cumuli di macerie o di immondizia, preoccuparsi di togliere qualche ciuffo d’erba dai bordi delle strade.

Purtroppo poco, solo un abbozzo  di tutto questo, con la conseguente sensazione che l’incuria e la trascuratezza regni sovrana, nonostante la Sindaca e i suoi qualificati Assessori e Consiglieri di maggioranza frequentino la Piazza, e percorrano quotidianamente, come qualsiasi altro cittadino, le vie del paese. Ognuno, compresi loro,  potrà constatare e valutare di persona in quali precarie condizioni si trova il centro storico. Ancora più facile sarà osservare il degrado (perché di questo si tratta!) delle strade e degli spazi pubblici nei quartieri periferici.

Vorremmo fare a meno di esternare le nostre osservazioni, e  il nostro intento non vuole certo essere quello di aggiungere nulla a tutto  ciò che, purtroppo, appare già parecchio evidente. Saremmo invece grati  alla Sindaca se cogliesse  l’invito (che si associa a quello di quei  concittadini che ci spronano a continuare la nostra azione di stimolo e controllo verso l’amministrazione comunale) a porre rimedio DEFINITIVAMENTE (non con piccoli interventi palliativi) ad una situazione  imbarazzante, che probabilmente in Sardegna e altrove non è palese come da noi: nessuna cittadina turistica che si rispetti  apre la stagione  presentandosi in condizioni così “approssimative” che riguardano la pulizia, l’ordine e il decoro urbano.

Ricordiamo, infine, che oltre al piacevole effetto cromatico delle bandierine,  frutto dell’impegno delle numerose volontarie e del contributo dei commercianti, insieme, naturalmente, al ruolo avuto dall’amministrazione  per quanto attiene la promozione, l’organizzazione e il coordinamento delle varie fasi del lavoro, ci sono quegli aspetti riconducibili al decoro che fanno parte dei doveri istituzionali. Crediamo di poter affermare che questi ultimi  siano prioritari ancor più delle bandierine di stoffa, senza nulla togliere alla valenza  decorativa e coreografica che queste rivestono, di indubbia suggestione.

Un’ultima osservazione la facciamo in via preventiva,  in modo che, magari, qualcuno a palazzo non pensi che per risollevare  la china, nel prossimo futuro, si debba necessariamente dare incarico a  qualcuno dei c.d. “professoroni” per effettuare uno studio, una ricerca, un’analisi delle cause che stanno portando  Pula ad un lento declino e ad una  marginalità sempre crescente: sarebbe un esborso di danaro pubblico inutile!   Crediamo, invece,  che prestare una maggiore attenzione per quegli aspetti che, da sempre, sono alla base   dell’accoglienza e della buona qualità della vita, sia propedeutico per  il discorso su un possibile sviluppo turistico futuro: non ci sembra che l’Assessora al Turismo, al di là di qualche infruttuosa proposta riguardante il settore, abbia smosso le acque stagnanti che relegano  Pula in fondo alla classifica delle mete turistiche sarde.  

Nell’approccio ad uno sviluppo turistico sostenibile, la  pulizia e il decoro sono  di prioritaria importanza: i cittadini e i commercianti, che come detto in apertura hanno fatto la loro parte, aspettano dall’amministrazione un tangibile segnale del suo interessamento: l’estate è alle porte.

I CONSIGLIERI DI MINORANZA.

 

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