No alla politica del pollo da spennare

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Pula e l’aumento dell’Imposta di Soggiorno

Nei giorni scorsi abbiamo appreso dell’intenzione della giunta Medau di apportare l’aumento dell’imposta di soggiorno, già in vigore nel nostro Comune dal 2012. Le prime avvisaglie le avevamo avute in occasione della convocazione di una riunione della commissione statuto e regolamenti per poi, successivamente, apprendere che in tutta fretta si è proceduto alla chiamata degli operatori per tentare, già in quell’occasione, un blitz finalizzato ad introdurre l’aumento fin dal 2018. Il blitz fortunatamente non ha avuto gli effetti sperati. Il tentativo di spacciare questo gravoso provvedimento come “gradito”, non è stato evidentemente percepito positivamente dai diretti interessati, ovvero gli operatori, in quanto è maturata in loro la consapevolezza che in un momento che vede un’incoraggiante crescita in termini di presenze turistico-alberghiere, questo inopportuno rincaro potrebbe avere effetti negativi sull’economia turistico-ricettiva del nostro paese. L’aumento della tassa confligge inevitabilmente con un’offerta che non preveda, per chi sceglie una destinazione turistica, un ulteriore aggravio di costi.

L’amministrazione si prepara dunque a fare cassa sulle spalle del turismo, l’unico settore in grado di dare un po’ di respiro alla nostra già asfittica economia.

Peraltro, l’amministrazione Medau, oltre ad avere beneficiato in questi anni di importanti introiti che ogni anno vengono generati dall’imposta di soggiorno, dal 2014 si è contraddistinta per ripetute inadempienze rispetto a quanto previsto dal decreto legislativo istitutivo dell’imposta.

Basti pensare che il solo gettito del 2016 è stato di 503.000€ e che sarebbe superfluo sottolineare, contrariamente a quello che tutte le forze politiche hanno promesso durante la recente campagna elettorale e cioè della necessità ridurre la pressione fiscale delle imprese per rilanciare le attività produttive, come invece la tendenza dell’amministrazione pulese sia quella di inasprirla con provvedimenti dalla discutibile portata.

Il tavolo tecnico non ci risulta sia mai stato convocato per concordare gli interventi da effettuare con i proventi maturati, né risulta che sia stato presentato il rendiconto degli stessi nei termini previsti.

Ad oggi non è dato sapere come siano stati utilizzati nel dettaglio, in questi 3 anni, i fondi; solo vaghe comunicazioni della Sindaca, così come è avvenuto nel recente incontro, senza alcun riscontro concreto e soprattutto senza dati contabili a supporto.

L’imposta di soggiorno nasce con lo scopo di assicurare agli Enti Locali le risorse per potenziare i servizi turistici, e con questa esigenza venne istituita a Pula dalla amministrazione Cabasino, dopo una lunga concertazione con gli operatori che allora come oggi non vedevano di buon occhio l’introduzione di questo tributo.

In realtà, con l’insediamento della giunta Medau nella prima e nella seconda edizione, abbiamo assistito all’interpretazione dell’imposta come uno dei tanti canali di finanziamento dell’ente: da tassa pro turismo a tassa sul turismo e sui turisti.

Noi siamo invece convinti che sia quanto mai necessario ed importante abbracciare una seria ed efficace politica turistico promozionale unitaria con le altre realtà turistiche del territorio, dagli albergatori ai commercianti. Per questo siamo qui a ribadire fortemente la nostra convinzione affinché si instaurino il più possibile forme di collaborazione dal punto di vista turistico promozionale. È innegabile che l’amministrazione Medau in questi anni, nel settore turistico, abbia fatto ben poco. Abbiamo assistito ad una interpretazione originale, molto discutibile, di quello che intende l’amministrazione per turismo, più propensa ad intrattenere gli ospiti con feste e festicciole di dubbia qualità, verso le quali il disinteresse del turista è pressoché totale, supportate dall’immancabile consenso di fan e dal giornalettismo amico. Non tutto è perduto, e fortunatamente alcune “storiche” manifestazioni sopravvivono ancora, come la “Notte dei Poeti” e “Nora Jazz Festival“, solo per citare le più importanti e prestigiose.

Sul fronte della promozione turistica non si è fatto assolutamente nulla, anzi gli unici strumenti a disposizione, lasciati anche questi in eredità dall’amministrazione precedente, sono stati saccheggiati con un utilizzo improprio alla mercè dell’assessore di turno, che gli ha impiegati  senza una razionale e oculata pianificazione, una parvenza di professionalità, né uno straccio di investimento in prospettiva  di sviluppo futuro del settore. Il portale turistico del Comune di Pula presenta ancora oggi nella sua home page l’ultimo aggiornamento che risale al mese di maggio del 2016: 2 anni di inerzia totale, che possiamo  definire con un solo termine: VERGOGNA !!! Se poi vogliano considerare il danno di immagine derivante da una gestione cosi superficiale per un settore strategico dell’economia del nostro paese qual è il TURISMO, c’è davvero di che indignarsi. Eppure le promesse fatte nei programmi elettorali erano di ben altra natura. L’unica attività degna di essere segnalata è la creazione del prodotto wedding, senza che però sia stato supportato da una efficace azione di marketing, come preannunciato in pompa magna durante l’evento di presentazione nell’estate del 2014, per arrivare dopo quasi tre anni all’unica presenza in una anonima rassegna alla fiera di Cagliari e la creazione di un portale internet che rappresenta più che altro un album fotografico, ma nulla più. Dal punto di vista prettamente tecnico è praticamente sconosciuto alla rete, non essendo percepito con i più noti sistemi di ranking, a dimostrazione che il lavoro che si è fatto è di matrice casereccia, definibile “artigianale” ad essere generosi. La presenza social del portale e del prodotto turistico è pressoché nulla.

Queste sono alcune delle tante ragioni per le quali siamo fortemente contrari all’aumento della tassa, perché in questi anni abbiamo assistito ad una maldestra gestione delle ingenti risorse sottratte ai nostri preziosi “ospiti”, dirottare per interventi che non hanno avuto certo ricadute dirette sul turismo, ma piuttosto sulla gestione ordinaria  per iniziative e azioni di facciata.

Abbiamo appreso dalla stampa che  gli albergatori, per voce del dott. Palomba, sarebbero in totale sintonia sull’iniziativa dell’amministrazione. Ci chiediamo: per continuare, mettendo le mani in tasca dei turisti ospiti delle loro strutture, a sostenere che cosa? O si riferisce per caso all’inconcludente e carente attività di promozione del territorio? Ci verrebbe inoltre da chiederci se il dott. Palomba rappresenti qualcun altro se non se stesso, appartenendo ad una confederazione che certamente non è rappresentativa di tutto il comparto ricettivo, ma solo di una limitata parte di esso.

La scelta, poi, di estendere il pagamento anche nei periodi di bassa stagione ed eliminare il limite massimo dei 15 giorni, come previsto attualmente, a nostro avviso rappresenta un ulteriore elemento negativo che non favorisce certamente quell’auspicabile estensione della stagione turistica,  limitata purtroppo a pochi mesi l’anno.

C’è da considerare che in questi anni il concorso degli imprenditori della ricettività non è stato incisivo, probabilmente per la carente percezione che hanno avuto del beneficio oggettivo delle risorse introitate con la tassa di soggiorno, beneficio che va da un lato ascritto al territorio, dall’altro come opportunità, in quanto, cosi come previsto dal regolamento vigente (disatteso nella sua interezza) è necessario destinare almeno parte di questi introiti alla promozione turistica e comunque allo sviluppo del turismo nella destinazione Pula. È mancato, com’è evidente, il pieno coinvolgimento degli operatori, attori protagonisti dell’accoglienza nella fase decisionale dell’attribuzione delle risorse.

Solo invertendo la rotta, con un maggior coinvolgimento, con la condivisione di intenti, di strategie e di obiettivi, l’imposta di soggiorno sarà percepita dagli imprenditori come un “opportuno investimento” e non più solamente come uno dei tanti balzelli cui sono soggetti i turisti.

Ecco perché NOI diciamo NO ALL’AUMENTO DELL’IMPOSTA di Soggiorno!

CONSIGLIAMO all’amministrazione Medau di imparere, nel frattempo, a SPENDERE MEGLIO QUELLI CHE GIA’ INCASSA, se ne è capace, posto che occorre, in via prioritaria, essere al corrente che il turismo è una attività socio-economico-culturale che non può essere improvvisata. Ma questa è un’altra storia.

I Consiglieri di minoranza

Angelo Pittaluga, Francesca Toccori, Andrea Abis, Donatella Fa, Elisabetta Loi

1 COMMENTO

  1. Pulesi , emigrati all’inizio degli anni sessanta.Siamo scappati in massa verso l’Estero ,dal nostro paese ,povero e privo di prospettive .Abbiamo lottato per crearci una decorosa esistenza che il Nostro paese ci ha negato. Abbiamo collaborato con le nostre modeste rimmesse, all’incremento della economia locale, e siamo orgogliosi che oggi, Pula, e’ diventata economicamente una Cittadina sorridente. Abbiamo appreso ,con profondo rammarico, che l’Amministrazione Comunale ha deciso di aprire una Azienda per spellare i polli.
    I polli sono i Turisti,anche noi che abitiamo all’Estero, siamo diventati Turisti…. Ieri discriminati all’Estero. oggi discriminati in Patria! Amministrazione Pulese, state rovinando l’economia. VERGOGNATEVI!

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