Delle 2 campagne elettorali ricordiamo in particolare i proclami della Sindaca quando solennemente prometteva “IL LAVORO AI PULESI“.
Su questa falsa promessa, una delle tante fatte in questi quasi sette anni del suo mandato, è giusto tirare le somme.
Parliamo di numeri che rendono certamente più delle parole: durante i trascorsi 7 anni, l’Amministrazione ha fatto 19 assunzioni. Ebbene, di queste solo una è stata assegnata ad un pulese.
Bisogna anche ricordare, a proposito di lavoro, che già dai primi anni di mandato, tra il personale del comune si è innescato un malumore e una conflittualità strisciante che, nel tempo, ha causato la desertificazione negli uffici, con la conseguente situazione di grave inefficienza e disagio di cui hanno sofferto i cittadini (ricordiamo l’estate gestita con appena 2 vigili precari, e lo stesso dicasi dell’ufficio anagrafe e finanziario).
Dopo l’ecatombe che ha visto la decimazione degli impiegati, ci saremmo aspettati che il comune bandisse i concorsi anche per dare una possibilità in più ai Pulesi, a chi ne ha i titoli, che certo non mancano.
Purtroppo, invece, in questi anni, la Sindaca ha attivato solo procedure amministrative finalizzate ad evitare o eludere i concorsi pubblici, come se a Pula non ci fossero dei giovani capaci in grado di sostenerli. Ha iniziato e dato corso alla prassi di chiamare dei funzionari con la formula amministrativa del cosiddetto “art.110”, che si possono paragonare a delle chiamate dirette, rivolte a persone di fiducia del Sindaco, che cessano il loro lavoro quando finisce la consiliatura. È una pratica che la nostra Sindaca ha attivato per ben 9 volte. Una discutibile modalità di assunzione del personale che noi abbiamo sempre contestato anche perché questi funzionari non lasciano nessun valore aggiunto in termini di competenze ed esperienze professionali. Molti di questi impiegati, nonostante i vantaggi che queste modalità di assunzione comportano, una volta presa coscienza delle modalità di lavoro impostate dalla parte politica, alla prima occasione sono fuggiti a gambe levate certificando il loro disagio lavorativo anche con pesanti strascichi polemici.
Nel comune di Pula i funzionari assunti con questa modalità sono quattro. Se fossero stati banditi i concorsi probabilmente sarebbero potuti essere coperti da giovani laureati di Pula. Un’opportunità che invece è stata negata da questa Amministrazione. Da sottolineare che alcuni dei nostri giovani concittadini hanno colto altre opportunità partecipando ai concorsi in altri comuni, tra l’altro vincendoli con pieno merito e dove attualmente sono degli apprezzati funzionari.
Altra prassi largamente praticata in questi anni è la chiamata di funzionari da altre graduatorie redatte da altri comuni della Sardegna. In questo modo abbiamo avuto personale che ha avuto la fortuna di aver trovato lavoro nel nostro comune o ripescato da altre graduatorie dove si erano classificati idonei ma non vincitori di concorso. Grazie a questa procedura (sia ben chiaro, legittima da un punto di vista normativo) è arrivato del personale da Arbus, Uta, ecc.. Tutti regali che la nostra Sindaca ha fatto ad altre Amministrazioni, mentre i nostri concittadini aspettano ancora le promesse.
Un altro escamotage per evitare i concorsi è stata la richiesta di mobilità da altri Comuni. In questo modo negli anni si sono cercati disperatamente funzionari e impiegati. Una procedura quasi sempre andata a vuoto perché il nostro Comune sicuramente non era annoverato tra le sedi ambite. Chissà se qualcuno tra gli Amministratori di maggioranza si sarà chiesto il perché.
Questa purtroppo è la ricostruzione dei quasi sette anni dell’Amministrazione Medau che avrebbe dovuto sancire la svolta del “LAVORO ai PULESI”
Prima di chiudere, ci teniamo a precisare che la nostra analisi è esclusivamente politica e riferita alle false promesse di un’Amministrazione che in campagna elettorale doveva risolvere tutti i problemi di Pula, compresi quelli occupazionali. È del tutto evidente che l’unica occupazione prodotta è quella delle poltrone di Assessore e Presidente del Consiglio Comunale, di nuovissima creazione, purtroppo non senza costi per i cittadini.
Ai funzionari e agli impiegati assunti anche recentemente, a cui ovviamente riconosciamo titoli e requisiti per svolgere il loro lavoro e per ricoprire gli incarichi assegnati, oltre al loro pieno diritto di ricoprire un incarico pubblico, facciamo i nostri migliori auguri: visti i trascorsi di questa Amministrazione nei rapporti con il personale, pensiamo ne abbiamo veramente bisogno.
I CONSIGLIERI DI MINORANZA