Il centro urbano e Nora in completo abbandono.
La Pasqua apre la stagione turistica della nostra cittadina. La ricorrenza diventa il banco di prova per accogliere al meglio i primi turisti che visitano il nostro territorio.
Accogliere, prima di tutto, vuol dire far trovare la Cittadina e le parti più pregiate del territorio ordinate, pulite e gradevoli. Un impegno che vede, da sempre, il Sindaco di turno impegnato, in prima persona, ad organizzare al meglio le attività necessarie a far partire la stagione, senza lesinare energie umane e risorse economiche.
Purtroppo quest’anno, “…per la prima volta”, abbiamo avuto la sensazione che, da parte della Sindaca, ci sia stato un certo disinteresse, forse dovuto al fatto che abbia perso il controllo della situazione, che le sia sfuggita di mano, mettendo a nudo la fragilità della macchina amministrativa e facendo emergere di contro l’incapacità ad spingersi appena oltre l’ordinario. Anzi, spiace constatare che anche l’ordinario venga gestito con un metodo che lascia spesso molto a desiderare.
La cittadina è stata presentata ai turisti con l’abito peggiore: totalmente trascurata, anzi dimenticata in più punti, erba alta dappertutto, soprattutto ai margini dell’asfalto, strade centrali comprese, per non parlare poi delle periferie, spazzatura accumulata nei crocicchi di molte strade e negli angoli meno in vista delle piazze. Lo stesso dicasi per Nora, dove si è pensato solo ad un approssimativo diserbo una tantum e alla rimozione dei tronchi marci delle palme che erano in bella mostra dall’estate scorsa, cartelli e i corpi illuminanti dei parcheggi divelti, palme secche lasciate al loro destino in loco, forse a ricordare l’annuncio delle taumaturgiche cure che avrebbero dovuto rivitalizzarle, con l’intervento di squadre di operai attrezzati di tutto punto per spaventare il punteruolo rosso.
Lo stesso impatto negativo riguarda la chiesa e il cosiddetto “scatolone”, con le pareti scrostate e ormai cadenti, con quelle che un tempo erano gigantografie dedicate alla festa di S.Efisio sbiadite e ridotte a brandelli.
Una considerazione a parte, invece, merita la tendina-bancarella-rifugio dell’abituale frequentatore della piazzetta, un signore pakistano che dorme nel piazzale antistante la chiesa. Una situazione, la sua, che perdura da tempo e che, nonostante sia sotto gli occhi di tutti, forse per la Sindaca che frequenta assiduamente Nora in occasione delle interviste più prestigiose, è invisibile o, probabilmente, non fa testo perché fuori della sua giurisdizione.
Osserviamo che, anche se non vota essendo un cittadino extracomunitario, è pur sempre una persona che vive nella parte forse più rappresentativa del territorio in uno stato di evidente disagio, in precarie condizioni, esposto al rigore delle ore notturne, alle intemperie, costretto ad arrangiarsi per far fronte alle esigenze primarie in maniera facilmente immaginabile.
Osserviamo altresì che il dovere morale è una cosa di natura personale, e quindi non lo tiriamo in ballo proprio per questo: nessuno deve costringere una persona ad agire moralmente in un modo che non gli appartiene. Ma la Sindaca ha un dovere a cui non può sottrarsi, quello istituzionale, che le impone di trovare una soluzione ai problemi dei cittadini, soprattutto per quelli più bisognosi. E qui stiamo parlando addirittura di un cittadino che non può servirsi nemmeno dei bagni pubblici, semplicemente perché, al contrario di come dovrebbe essere, sono chiusi.
Comunque, per non essere accusati di “procurato allarme”, è meglio far scorrere qualche foto che sicuramente è più esplicita ed esplicativa delle parole: vedere per credere
I Consiglieri Comunali
Angelo Pittaluga, Elisabetta Loi, Donatella Fa, Andrea Abis, Francesca Toccori