Cagliari, 22 marzo 2018 – “Abbiamo creduto in Iscol@ fin da principio e queste giornate così intense, partecipate, piene di entusiasmo sono state una conferma del fatto che le nostre politiche sulla scuola, quelle che mettiamo al primo posto nella nostra visione di Sardegna, sono state capite, apprezzate e iniziano a dare frutti percepiti da tutti.” Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru commenta la due giorni di Iscol@ Design, concluso stasera alla Fiera di Cagliari. Partendo dal bando da 30 milioni di euro per l’acquisto di nuovi arredi, attrezzature e soluzioni tecnologiche, l’iniziativa ha raccontato il lavoro della Regione in questi anni sul fronte della scuola, ospitando incontri, seminari e interventi tecnici all’interno di un’ampia mostra sugli arredi di ultima generazione, in cui sono stati esposti anche i progetti delle Scuole del nuovo millennio.
“Occasioni come questa, in cui abbiamo potuto confrontarci con chi la scuola la vive tutti i giorni, dagli studenti a tutte le persone che nei vari ruoli ci lavorano e ne conoscono potenzialità e problemi, sono più che mai preziose. Che siamo sulla strada giusta è evidente, ma ora possiamo andare avanti aggiustando ancora meglio il tiro”, prosegue Francesco Pigliaru ripercorrendo le azioni di Iscol@ e Tutti a Iscol@ rispettivamente su edilizia scolastica e didattica, che hanno potuto contare su circa 350 milioni di investimento e un’Unità di progetto dedicata.
“Ogni risorsa impegnata sul fronte dell’istruzione e nella battaglia alla dispersione scolastica, sia in termini economici che operativi, è ben spesa – evidenzia –, perché è un investimento sul futuro dei nostri ragazzi che è il futuro della Sardegna. Quella che stiamo attuando è una politica assolutamente strategica che nessuna regione italiana ha pensato e realizzato in questa misura e in modo così articolato e diffuso nel territorio. Ce lo ricordiamo tutti com’era la situazione delle scuole nel 2014, quando siamo arrivati al governo della Sardegna, con tetti che crollavano, con disagi continui e pericoli insostenibili. ”
Se siamo intervenuti immediatamente con la manutenzione straordinaria – sottolinea il presidente Pigliaru -, nello stesso tempo abbiamo impostato le Scuole del nuovo millennio, bellissime e pensate per la didattica moderna, posizionate soprattutto in aree a rischio di spopolamento. E per catturare l’attenzione dei ragazzi, per motivarli a non lasciare gli studi, abbiamo allungato i tempi di apertura organizzando e finanziando laboratori il più possibile utili e rispondenti ai loro interessi, a partire delle tecnologie digitali. Ogni tassello è parte di una visione integrata, dove trovano posto istruzione, formazione, occupazione, lotta allo spopolamento, crescita diffusa.
“E per il bando che presentiamo oggi ci aspettiamo molto interesse e altrettanta richiesta – conclude Francesco Pigliaru –, è un’opportunità da cogliere perché avere in ogni classe arredi e attrezzature funzionali alla didattica moderna è essenziale per insegnare e per apprendere meglio.”
Iscol@ Design, l’intensa due giorni promossa dalla Regione Sardegna, ha offerto, in un’ampia ed esauriente esposizione di prodotti e soluzioni tecnologiche, l’idea concreta delle trasformazioni che stanno caratterizzando il mondo della scuola. La Sardegna è in prima linea in questa vera e propria rivoluzione. Una rivoluzione che ha avuto contorni molto concreti e scenari ben definiti nel corso della manifestazione. Nel presente del mondo dell’istruzione ci sono banchi leggeri, scomponibili e colorati, da spostare velocemente in base alle necessità. Le cattedre scompaiono, l’insegnante si muove con carrelli mobili. L’aula diventa lo spazio di una didattica realmente innovativa e inclusiva. Fondamentale l’apporto della tecnologia con strumenti di ultima generazione come il notebook ultraleggero con un’autonomia della batteria da oltre dieci ore che può catturare quanto scritto con carta e penna sul quaderno.
La Regione, nella giornata conclusiva della manifestazione, ha presentato le linee guida del bando per i nuovi arredi e le attrezzature tecnologiche a supporto della didattica con l’obiettivo di favorire l’innalzamento delle competenze e la riduzione della dispersione scolastica. L’investimento complessivo ammonta a 30 milioni di euro, 400 i comuni coinvolti le cui scuole in tempi brevi saranno notevolmente migliorate. Tra le caratteristiche premianti vengono indicati il design l’estetica, la facilità di utilizzo, di pulizia, di manutenzione, il comfort acustico, il senso di appartenenza, la multifunzionalità, la durabilità, la maneggevolezza, la raccolta, il riutilizzo, lo smaltimento di arredi e attrezzature dismesse. Sono inoltre previste premialità fino ad un massimo del 10 per cento degli eventuali ribassi d’asta per chi conclude i lavori entro dicembre 2018. Individuati anche i criteri di riferimento per la valutazione delle proposte: flessibilità, inclusione, ergonomia e coerenza con piano pedagogico.
Il mondo della scuola ha partecipato con grande entusiasmo a Iscol@ Design. Studenti e insegnanti hanno sperimentato gli strumenti altamente tecnologici, proposti dalle 50 aziende presenti, e preso confidenza con la scuola del futuro. Un folto pubblico, costituito in prevalenza da ingegneri, architetti, docenti, educatori, e dirigenti scolastici, ha seguito gli incontri organizzati nell’agorà in cui sono stati delineati alcuni dei migliori modelli realizzati nei campi della didattica e della progettazione di nuovi istituti. In particolare sono stati portati all’attenzione della platea i casi virtuosi delle scuole di Zugliano, in provincia di Vicenza, del quartiere Corviale di Roma, della cittadina di Celano, in Abruzzo. E poi modelli didattici che proiettano la Sardegna negli scenari nazionali come le esperienze maturate negli istituti comprensivi di Sestu e Pirri. Proprio a Pirri è stato attuato con successo il progetto “Scuole senza zaino”. Ha inoltre suscitato grande interesse l’esposizione dei 14 concorsi di progettazione per le “Scuole del nuovo millennio” che saranno realizzati a breve in Sardegna e dei primi tre progetti vincitori di ciascun concorso.</span>
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