Sindaca, (omettiamo volutamente l’aggettivo che in questa circostanza appare quanto mai fuori luogo, in particolare il gentile con il quale l’abbiamo sempre appellata, perché lei in questa occasione, ma anche in altre, beninteso, è stata tutto tranne che gentile)

 Disapprovo ciò che dici, ma difenderò sino alla morte il tuo diritto di dirlo”…

Così diceva un certo Voltaire più o meno tre secoli fa, in un epoca in cui l’idea di libertà e del principio di tolleranza erano appena agli albori.

Aver pesantemente insultato nel suo ultimo post su FB dei cittadini e i consiglieri della minoranza consigliare del Comune di Pula con la parola “sciacalli” perché hanno avuto l’ardire di dissentire, oltre che non farle onore, dimostra che per lei la libertà di pensiero (degli altri) non sia presente nel suo modo di concepire la democrazia, concetto che evidentemente è fermo al periodo delle monarchie assolute.

Ci teniamo a precisare e ad evidenziare che la nostra iniziativa, incoraggiata dalla richiesta di diversi cittadini, non era finalizzata ad andare contro qualcuno, ma solo a verificare la correttezza della sua ultima ordinanza. Il tutto utilizzando i canali che le regole della democrazia hanno messo a disposizione di tutti i cittadini: lettera al Prefetto e al Garante della privacy, e contestuale ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR).

Non riusciamo quindi a capire, né giustificare, l’acredine e l’arroganza nel definire chi non la pensa come lei “sciacallo”, termine che nel vocabolario Treccani viene così esplicitato: “chi, in occasione di cataclismi o eventi bellici, saccheggia luoghi abbandonati, deruba cadaveri e simili, saccheggiatore, chi approfitta delle disgrazie altrui, avvoltoio, pescecane, profittatore, squalo “….

Ricordiamo a lei che ha giurato di rispettare la Costituzione e le Leggi, che il diritto di parola e di critica è uno dei pilastri della nostra Democrazia.

La sua carica di Prima Cittadina dovrebbe inoltre richiamarla ad attenersi alle basilari regole del “bon ton politico”, di cui lei, evidentemente, ignora l’esistenza. L’etica politica è improntata al rispetto di chi dissente: che il dissenso provenga, poi, da un qualsiasi cittadino, o sia espressione di un antagonista politico, in un “normale” contesto politico- amministrativo non fa differenza perché è una imprescindibile prerogativa del confronto civile tra le persone.

Come se fosse una lista di proscrizione, corredata da termini impropri che in quel post intriso di disprezzo, lei ha trovato il modo spicciolo e sbrigativo per mettere alla gogna delle persone che, a ragione o a torto, hanno espresso il loro legittimo dissenso, mettendoci la faccia.

Riteniamo che questa pratica non rientri affatto nei suoi compiti istituzionali: unire la comunità, creare armonia e stemperare divisioni e contrapposizioni tra i cittadini, soprattutto se queste sono alimentate dalla mancata tutela dei diritti fondamentali come il “diritto alla critica”, è un preciso dovere di un Sindaco all’altezza del suo compito. Si ricordi inoltre che ai Consiglieri di minoranza è stato conferito, nel momento della loro elezione, il compito costituzionalmente riconosciuto di rappresentare una parte importante della cittadinanza.

Sindaca, si ricordi che nella vita, ogni momento ha un inizio e una fine. Al termine del suo mandato, che anche per lei volge al termine, quando le persone non avranno più quel timore reverenziale dovuto alla sua carica, e quando più nessuno avrà interesse ad incensarla con valanghe di like e commenti compiacenti, solo allora arriverà il vero giudizio dei cittadini sull’operato del suo mandato politico.

Tracciando il bilancio conclusivo, probabilmente, lei chiederà se stessa se aver assunto atteggiamenti improntati allo scontro acceso nei confronti di chi ha osato pensare diversamente da lei, sia stato proficuo anche ai fini del prosieguo politico di chi, tra i suoi consiglieri e assessori, avrà l’intenzione di riproporsi ad amministrare il paese.

Pula nella sua storia non ha mai avuto bisogno di Amministratori sceriffi, come ha fatto sempre a meno di  discorsi paternalistici intrisi di misticismo, di una pletora di comunicati giornalieri, di video-messaggi sullo stile del Presidente del Consiglio. Pula ha avuto sempre degli Amministratori che, con spirito di servizio, hanno lavorato senza far tanto rumore, tessendo buone relazioni con la Regione, con i Comuni vicini, con tutte le Istituzioni, nell’interesse esclusivo della comunità.

La sua missione prioritaria è stata (e sarà) invece quella di cogliere tutte le occasioni per fare molto chiasso, che al netto delle parole e dei buoni propositi di cui è prodiga, cosa di concreto lascerà a nessuno è dato sapere.

Constatiamo che i componenti della maggioranza che la sostengono non prendono posizione e non muovano un capello per dissentire da simili posizioni, che peraltro danneggiano anche la loro figura.

Vorremo ulteriormente chiarire che, per quanto ci riguarda, noi non siamo alla ricerca di like o di facili consensi: non abbiamo neppure rendite di posizione, interessi economici da difendere, perché tutti noi viviamo solo ed esclusivamente del nostro lavoro.

Chiudiamo queste nostre amare deduzioni rassicurandola sul fatto che continueremo a svolgere il nostro dovere di Consiglieri eletti dal popolo a testa alta ed assumendoci, come è sempre accaduto dal momento della nostra elezione, ogni responsabilità sul nostro operato.

Sappia che non sarà sicuramente la sua arroganza ad intimorirci. 

I CONSIGLIERI DI MINORANZA

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