Gentile Sindaca,
sul PUC e sulla vicenda “ porto“, dopo cinque anni e mezzo dal suo primo insediamento, non può  continuare a rilasciare interviste a vuoto. Deve avere il coraggio (e soprattutto il dovere) di dire tutta la verità ai cittadini. La sua inettitudine amministrativa, di fatto, ha causato un pauroso e forse incolmabile ritardo sullo sviluppo economico al nostro territorio. Se sul PUC ci sono state 2 diffide da parte della Regione (una del 2015 e l‘altra recentemente) con il rischio di affidare le scelte ad un Commissario, ci sarà pure stata una ragione. Constatata la palese incapacità sua e della maggioranza a completare il PUC, per sboccare la situazione la Regione potrebbe assumere i poteri e sostituirsi al Consiglio Comunale nel programmare lo sviluppo urbanistico del territorio. Le sembra poco?
Sarebbe una inequivocabile certificazione di incapacità che non può trovare alcuna giustificazione!
Nell’ultima intervista sull‘Unione Sarda lei parla di una nuova scadenza, prevista per il mese di  marzo. Se noi scorriamo la rassegna stampa sugli articoli sul PUC, ci saltano agli occhi le sue  numerose dichiarazioni con date e scadenze, regolarmente disattese. Dopo la revoca del PUC ereditato da chi l’ha preceduta, lei continua, di fatto, a brancolare nel buio. Da quello che percepiamo, l’impressione è che, a breve, dovrà
iniziare la procedura da capo.
L‘intervista sul Porto, come al solito, non è che una maldestra iniziativa di distrazione di massa.
Probabilmente è anche un messaggio rivolto alla Regione, formulato con l’intento di prendere tempo.
Vuole cortesemente chiarire in quale località del territorio intende realizzare l‘infrastruttura
portuale? Stranamente nell’articolo si parla nuovamente di Agumu, dopo che lei circa un mese fa è  andata all’Assessorato ai Lavori Pubblici chiedendo di poter realizzare il porto in prossimità della foce del Rio Pula. Insomma, si decida una volta per tutte. Se sul porto non le sono bastati oltre cinque anni per schiarirsi le idee, immaginiamoci per analizzare tutto il PUC. Ecco perchè noi diciamo che lei dovrebbe dire ai cittadini tutta la verità, non quella che al momento le fa più comodo.
Se anziché buttare tutto alle ortiche avesse riadottato il PUC della precedente Amministrazione (ricordiamo che aveva superato le forche caudine della coopianificazione, compresa la difficilissima procedura di Valutazione di Impatto Ambientale validata anche per il porto previsto ad AGUMU), pur consapevoli che quelle idee di sviluppo non combaciavano con i suoi programmi, oggi lei avrebbe potuto adottare tutte le varianti che le aggradano. Piuttosto che buttare a mare anche quello che di buono c’era nell’eredità di chi l’ha preceduta, doveva eventualmente fare delle semplici valutazioni, come avrebbe fatto qualsiasi Sindaco in possesso di un minimo di lungimiranza politica e amministrativa. Invece, dopo le elezioni, accecata dall’accidia politica, dal senso di rivalsa e inebriata dalla vittoria, ha avuto sempre come unico obiettivo quello di cancellare il passato e poi, nella sua visione politica distorta, di iniziare la ricostruzione con l’impronta del suo sigillo.
Purtroppo, in questa sua sciagurata visione dell’Amministrazione del nostro Comune, non è stata all’ altezza del ruolo politico che ricopre: prima ha portato avanti la politica della distruzione, poi è passata allo smantellamento della macchiana amministrativa, drammaticamente ridotta in frantumi. A questo disfacimento hanno partecipato silenti, come convitati di pietra o forse ipnotizzati dalle sue parole, assessori e consiglieri, complici del lento e inesorabile degrado organizzativo e gestionale della nostra macchina politico-amministrativa.
L’ennesima data di scadenza da lei dichiarata, ad essere profetici, sarà l’ennesima bufala. C’è anche da aggiungere che, visti i malumori dei cittadini che stanno alimentando vistose crepe nella maggioranza, alla data del 30 marzo prossimo noi non abbiamo certezza che lei sia ancora in sella. Forse sbaglieremmo, ma qualcosa ci dice che lo stesso nostro dubbio assilli anche a lei.

I CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA

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