La Sindaca, dopo aver rottamato ben due Assessori all’Urbanistica ed essersi intestata la delega, continua nelle sue scorribande politiche in una delle aree amministrative più delicate del nostro Comune, dove purtroppo regna la confusione e l’inadeguatezza più totale.
Reiterate diffide della Regione e formali istanze dei privati cittadini finalizzate a far intervenire l’Assessorato Regionale all’Urbanistica per ottenerne legittime risposte, testimoniano dell’increscioso stato in cui versa il settore.
In questo contesto nasce il rigetto dell’approvazione definitiva del Piano di lottizzazione in località “Su Casteddu”: i rappresentanti della lottizzazione, dopo oltre 5 anni di inutili attese, senza che da parte dell’Amministrazione giungesse qualche segnale, hanno chiesto l’intervento della Regione affinché esercitasse il potere sostitutivo sul Comune: detto in altri termini, si è richiesta la nomina dell’ennesimo Commissario. Per tutta risposta l’Amministrazione, non avendo evidentemente altre soluzioni da adottare, l’ha portata in Consiglio per bocciarla, rinunciando tra le altre cose a dare un po’ d’ossigeno all’economia pulese, che con la lottizzazione si sarebbe avvantaggiata di nuove e diverse opportunità di lavoro.
Sull’argomento, in Consiglio, si è sviluppato un acceso dibattito: il Consigliere Pittaluga ha messo in evidenza che la lottizzazione era stata approvata nel 2012 senza osservazioni da parte di Enti sovraordinati al Comune. Il Servizio Tutela del Paesaggio della Regione aveva certificato che “non si rilevano criticità o problemi che sul piano di lottizzazione in argomento”. Lo stesso dicasi per i privati, come previsto dalla legge. La lottizzazione venne pubblicata all’albo pretorio del Comune e su l’Unione Sarda del 12 settembre del 2012, senza che ne seguisse alcuna osservazione. Pittaluga ha inoltre rimarcato che chiedere ai lottizzanti la Valutazione di Impatto Ambientale (VAS) e l’adeguamento alle normative del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) è alquanto pretestuoso in quanto tutti questi aspetti erano stati già chiariti nel 2012, e che allo stato attuale, a fine del 2019, risultano immutati. Ancora più pretestuose risultano, inoltre, le cosiddette “migliorie” finalizzate ad accorpare le zone verdi con la lottizzazione contigua, se si considera che il verde pubblico cittadino versa in uno stato di pietosa approssimazione e precarietà, laddove non si riesce neppure a sostituire le piante secche e curare le aiuole nelle strade principali. Per non parlare, poi, del “Parco delle storie”, ultimo gioiello dell’Amministrazione in fatto di cultura green. Il dibattito si è particolarmente infuocato quando il Consigliere Pittaluga ha detto che la lottizzazione era stata portata in Consiglio per essere bocciata solo ed esclusivamente per una “ripicca”, in risposta ai lottizzanti che, dopo più di cinque anni senza avere risposte, avevano chiesto la nomina di un Commissario che finalmente potesse dare una risposta. Come mai l’Amministrazione, non ha aspettato che si pronunciasse il Commissario? Forse si aveva paura che la possibile dell’approvazione, mettesse in evidenza, ancora una volta, gli ingiustificabili ritardi.
Il Consigliere Pittaluga ha inoltre evidenziato di essere venuto a conoscenza di una interlocuzione tra un lottizzante e la Sindaca, dove veniva prospettata la realizzazione nell’area interessata un piccolo albergo. La lodevole iniziativa avrebbe certamente implementato l’offerta turistica nel centro urbano, e dato corso in concreto all’ auspicato potenziamento dei posti letto da parte della Sindaca. Con la bocciatura della lottizzazione si dimostra ancora una volta quanto la Prima Cittadina, di fatto, contraddica se stessa nelle occasioni che contano, e quanto sia eccellente nel predicare bene e razzolare male.
Sull’argomento è intervenuta anche la Consigliera Loi, mettendo in evidenza quanto sia assodata l’inadeguatezza decisionale della maggioranza, che nel settore Urbanistico appare sempre più confusa. Ha inoltre stigmatizzato l’incapacità della Sindaca di dare risposte al mondo imprenditoriale e ai cittadini. Ha inoltre chiesto se la Sindaca, una volta venuta a conoscenza della richiesta dei proprietari di far nominare un Commissario dalla Regione, abbia sollecitato gli stessi ad integrare i documenti, qualora ce ne fosse stato bisogno. A questa specifiche domande sono seguite delle risposte poco chiare che hanno avvalorato l’ipotesi che in realtà non ci fosse nessuna volontà amministrativa a trovare delle soluzioni finalizzate ad ottenerne l’approvazione.
Purtroppo non è la prima volta che gli imprenditori, stanchi di attendere delle risposte si rivolgono alla Regione chiedendo che si sostituisca al Comune, come accadde nel caso del “Centro Commerciale” oltre la statale. Allora, però, l’esito fu diverso, e la proposta venne portata in Consiglio Comunale per la necessaria approvazione.
Il dibattito si è concluso con l’uscita dall’aula dei consiglieri di minoranza prima del voto finale. Un’iniziativa, sicuramente, finalizzata ad evitare di essere coinvolti un domani in possibili azioni risarcitorie promosse dai lottizzanti.
Il Consiglio è proseguito con la discussione degli altri punti all’ordine del giorno in cui si deve segnalare la responsabilità della minoranza che garantito i numeri per la prosecuzione del Consiglio. Infatti, oltre alle 3 assenze, essendosi dovuto allontanare un altro Consigliere, la maggioranza non non aveva più i numeri per proseguire autonomamente il Consiglio.
A margine del Consiglio Comunale in cui si è cestinata la “Lottizzazione Su Casteddu”, vanno evidenziate le assenze nella maggioranza. Le assenze in politica sono talvolta più significative delle presenze: ma dopo oltre 5 anni di esperienza amministrativa, è arrivato il momento in cui chi non è d’accordo con una strategia o un provvedimento della maggioranza non debba scappare di fronte alle proprie convinzioni, e debba piuttosto dichiararlo chiaramente e nelle sedi opportune. Del dissenso parolaio, dei mugugni pronunciati a mezza voce, degli acuti fuori dal coro e fuori dal palazzo, i Cittadini non ne hanno bisogno. Chi amministra, se non è allineato con la compagine di cui fa parte, non può nascondersi eternamente dietro assenze strategiche. Deve trovare il coraggio di dissentire chiaramente, anche a costo di perdere posizioni nella classifica del gradimento stilata dai fedelissimi e dai fans. Men che meno può farsi condizionare al solo pensiero di dispiacere a qualcuno o a qualcuna.
Buttare alle ortiche la lottizzazione “Su Casteddu” costituisce, in definitiva, l’ennesimo flop che questa Amministrazione aggiunge alla sua già copiosa collezione. Nel frattempo, tutto stagna, tutto è fermo, e il paese langue. Vista l’occasione, e dato che siamo in tema, persino l’ultimo proclama della Sindaca che riguarda il PUC, a suo dire pronto all’uso agli inizi della prossima primavera, appare come una delle sue classiche sparate. Insieme alle tante altre che ha pronunciato nel corso degli anni, rivelatesi aria fritta, sta piano piano spingendo Pula nel baratro.
I CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA